Gli incapsulatori sono un insieme di nomi che svolgono la funzione testuale di rinviare ai contenuti di una porzione del cotesto (➔ contesto). Tale porzione può stare prima dell’incapsulatore (nel qual [...] contenuti della sequenza incapsulata, ma anche a caratterizzarli in base alla posizione dell’autore. Questo tipo di incapsulazione può campo aperto, a Canne, sul fiume Ofanto. Otto legioni romane furono aggirate, attanagliate e praticamente ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] produttivi e diffusi sono -ino, -etto, -ello, -uccio e -otto. Tra questi, -ino può combinarsi con tutte le classi grammaticali, a una particella di massa inferiore rispetto a neutrone, gravitino sulla base di gravitone, ecc. La salienza di -ino è ...
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L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] ‘minima’ di predicazione nominale che è alla base sia delle strutture copulative, con verbo intransitivo e (1881), Sintassi italiana dell’uso moderno, Firenze, Sansoni.
Jespersen, Otto (1924), The philosophy of grammar, London, Allen & Unwin. ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] al fatto che sono possibili due diversi standard valutativi. Da un lato, infatti -otto attribuisce alla base un valore diminutivo, dall’altro diventa accrescitivo soprattutto se il normale termine di confronto è una formazione già diminutiva. Ad es ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] , pianola), in -one (moschettone, muraglione, rare le formazioni in -ona), in -otto/-otta (bussolotto, galeotta). Addirittura non è raro il caso in cui, a partire dalla stessa base, e grazie alla doppia possibilità del cumulo di suffissi valutativi e ...
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I ➔ numerali cardinali sono quasi tutti aggettivi, plurali e invariabili, compreso zero: sei bicchieri, ventiquattro ore, zero gradi. L’unico cardinale singolare è uno, che segue le regole morfosintattiche [...] unità, con caduta della vocale finale della decina seguita da uno e otto e pronuncia tronca (più relativo uso dell’accento grafico) dei composti dodicesimo, centoventesimo, milionesimo. Quando il cardinale di base esce in -tré la vocale finale si ...
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In alcune ➔ varietà di italiano si osserva la presenza di ➔ consonanti scempie laddove l’italiano standard presenta consonanti doppie. Questo fenomeno è in genere riconducibile a caratteristiche dialettali [...] caso di scempiamento riguarda la sequenza [rː] ed è alla base di forme come te[r]a, e[r]ore, a[r ‘secondarie’, cioè prodotte da fenomeni di ➔ fonetica sintattica. In forme come è [r]otto, a [r]oma, più [r]icco, osservabili, ad es., nel romanesco, o ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , nella flessione nominale in fase arcaica, degli otto casi e della maggior parte delle desinenze; nella bronzea con dedica a Castore e Polluce ritrovata a Lavinio; inoltre una base iscritta da Tivoli, una dedica da Satrico e diversi frammenti di ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] termini di probabilità. L’assunzione di una radicale casualità è poi alla base della metafisica di C.S. Peirce, il quale pone il c. caucasiche e ugrofinniche ne contano più di quelle indoeuropee: otto i c. che attribuiamo all’indoeuropeo e che ha il ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] dal 4° sec. a.C., con il diffondersi della koinè su base attica; indiano, di cui la forma più antica è costituita dal vedico flessione dei nomi e pronomi (o declinazione) ammette otto casi (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, ablativo ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...