PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] , de Vaurigard e de Grenelle). Dell'antica cinta di Carlo V restò conservata solo quella parte che va da Piazza della Bastiglia a Porta Saint-Denis. Nei nuovi limiti la cinta comprese verso nord tutto l'antico letto della Senna quaternaria e anche ...
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Simboli politici
David I. Kertzer
I simboli fondamentali della politica
La politica è, al suo livello più fondamentale, un processo simbolico. In quanto espressione della cultura, essa è formata da [...] diritti dell'uomo; busti di Rousseau, Voltaire e Benjamin Franklin venivano portati in corteo nelle strade; nei pressi della Bastiglia veniva reso omaggio a una statua raffigurante la Libertà, mentre alla statua di Luigi XV veniva posto un berretto ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] personaggio incognito, prigioniero a Pinerolo, nell’isola di Sainte-Marguerite e, dal 1698 alla sua morte (1703), alla Bastiglia. Portava sul viso una maschera permanentemente chiusa. La più diffusa ipotesi sulla sua identità vede in lui un fratello ...
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TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] fu la manifestazione estrema della 'grande paura' nella quale la Francia era precipitata a partire dalla presa della Bastiglia. La monarchia era agonizzante, ma la Repubblica, priva di un adeguato sostegno popolare, non poteva sostituirla rispettando ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] della fine del sec. XVIII, del XIX e del XX, per non confondere una rivoluzione con l'atto della presa della Bastiglia nel 1789 o dell'assalto al Palazzo d'inverno nel 1917.
Una lunga maturazione di una crisi storica precede queste esplosioni: per ...
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GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] i giacobini il controllo della Convenzione da parte dei gruppi che, sotto le insegne più disparate (vincitori della Bastiglia, donne patriote, uomini del 10 agosto), porteranno al suo interno la rivendicazione giacobina.
Attraverso tutti questi ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] , Mirabeau e persino Lafayette. Lo furono? Sicuramente. Non si conduce - seguita l'articolista - il popolo all'assalto della Bastiglia, non lo si lancia alle frontiere contro tutta l'Europa coalizzata senza sovreccitare sino al parossismo le sue ...
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sbastigliato
agg. [der. di Bastiglia, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Privato della Bastiglia, nome di una fortezza di Parigi che nel sec. 18° serviva come prigione dei condannati a morte; la parola compare nel titolo di un’ode, Parigi sbastigliata,...
quattordici
quattórdici agg. num. card. [lat. quat(t)uordĕcim, comp. di quat(t)uor «quattro» e decem «dieci»]. – Numero composto di dieci più quattro unità, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 14, in numeri romani XIV): un ragazzo...