PAUPERUM Si chiamò con questo nome (che però è assai posteriore all'origine dell'opera) una raccolta d'immagini in cui è raccontata la vita di Cristo fino al Giudizio finale nella maniera consueta al sec. [...] più antiche testimonianze è quella delle sculture dell'Antelami nel Battistero di Parma, dove il gruppo di Salomone e della regina Svezia; più debolmente in Italia (sculture di Giuliano Fiorentino a Valencia, edizione veneziana di Andrea Vavassore, ...
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Dal latino broccus "con punte sporgenti", d'origine incerta, probabilmente celtica: cfr. Walde, Lateinisches etymologisches Wörterbuch, 2ª ed., Heidelberg 1910, p. 97) derivano tutti i nomi che designano, [...] il Vasari, furono fatte sul disegno del Pollaiolo, per il Battistero, due tonacelle ed una pianeta e piviale di "broccato riccio auri ricio" Innocenzo VIII pagò ad un mercante fiorentino altrettante centinaia di ducati d'oro. Anticamente venivano ...
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GRADO (lat. ad aquas gradatas, con probabile allusione al tenue declivio della spiaggia; A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Ferdinando FORLATI
Pier Silverio LEICHT
Cittadina veneta, in provincia di [...] sorta in epoca recente (dopo che nel 1872 il medico fiorentino Barillai, riconosciuta la bontà del clima e la finezza della sabbia iconostasi e il ciborio. Accanto al duomo è il Battistero poligonale, di recente restituito alle sue linee originali, e ...
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Cittadina della provincia di Rieti, già di quella di Aquila, situata a 510 m. s. m., ai piedi del M. Giano (1836 m.), allo sbocco occidentale delle alpestri gole omonime nella valle del Velino, sulla ferrovia [...] . XII, con affreschi dei secoli XIV e XV e con un battistero isolato del secolo IX davanti alla facciata; e la chiesa parrocchiale di dominio ad alcuni suoi discendenti, dai quali passò al fiorentino marchese Giugni.
Anche nell'età moderna l'angusta ...
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Orafo, niellatore e disegnatore fiorentino, nato nel 1426 e morto nel 1464. Fu scolaro di suo padre Antonio, e aiutò il Ghiberti nella seconda porta del Battistero. Fino dal 1449 si era dedicato all'arte [...] del niello e nel 1452 dai Consoli dell'arte della lana ebbe la commissione di eseguire una "Pace" niellata per il battistero della sua città su disegno del Pollaiuolo. La sua attività di orafo si esplicò nel 1457 nella bottega di Pietro di Bartolomeo ...
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URBANO VIII, papa
Georg Lutz
URBANO VIII, papa. – Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e da Camilla Barbadori.
Penultimo di sei fratelli, fu battezzato lo stesso [...] quasi tutto, svolse gli studi di umanità presso il collegio fiorentino dei gesuiti. Nel 1584, lo zio Francesco fece venire il di malattie. Urbano VIII fece ricostruire chiese antiche (il battistero lateranense, S. Sebastiano al Palatino e S. Bibiana, ...
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TINO di Camaino
F. Aceto
Scultore e architetto, nato a Siena intorno al 1280 e morto a Napoli nel 1336 (Schulz, 1860, IV, nr. CDXIII; Minieri Riccio, 1883a, p. 205).
È verosimile che si sia formato [...] pp. 147-149).
Assai meglio documentata dalle opere è l'attività fiorentina di T., che si apre con il monumento funerario in Santa Croce tre gruppi statuari entro edicole gotiche per i portali del battistero. Il primo, in opera il 18 luglio 1321, dopo ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] capitolo di San Marco, e accompagnata alla cappella del Battistero. Il giorno dopo è posta su un catafalco nella pour en savoir le iuste prix» (85). Una relazione fiorentina dello stesso periodo ci spiega perfettamente la cura minuziosa che la ...
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MILANO
G. Curzi
(lat. Mediolanum)
Città dell'Italia settentrionale, situata nella pianura Padana, capoluogo della regione Lombardia.
Storia e urbanistica
Delle origini celtiche della città è giunta [...] Capitani D'Arzago (1952) e da Mirabella Roberti (1963) -, il battistero ottagonale di S. Giovanni alle Fonti a E e la chiesa di Lombardia, Milano 1912 (Torino 19873); id., La pittura fiorentina del Trecento, Verona 1929; G. de Francovich, Arte ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] di tradizione 'aulica', esemplificata da edifici come il battistero di Lomello, S. Maria in Pertica a Pavia Massari, Le sculture di Niccolò e Giovanni da Pisa e di Arnolfo fiorentino che ornano la Fontana Maggiore di Perugia, Perugia 1834; A. Rossi, ...
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