Fenomeno consistente nell’insorgere di una forza elettromotrice ai capi di particolari materiali o dispositivi illuminati.
Principi generali
L’effetto f. ha questo nome perché fu riconosciuto per la prima [...] volta da A.-C. Becquerel nel 1839 in una cella voltaica; precisamente, egli scoprì che illuminando uno qualunque dei due elettrodi identici di un voltametro (costituito, per es., da due lamine di argento immerse in acido solforico diluito), tra gli ...
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Parte della biologia che studia gli effetti delle radiazioni sugli organismi viventi e i meccanismi attraverso i quali si esplicano tali effetti (➔ radiazione). Le origini di questa disciplina risalgono [...] alla scoperta dei raggi X e alla loro conseguente applicazione in medicina. I primi studi di r. risalgono a H. Becquerel, il quale osservò la presenza di eritemi sulla pelle di individui che erano stati a contatto con minerali contenenti radio. Dopo ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] 'potenziale d'azione'). Tuttavia, nonostante queste importanti scoperte (allora interpretate correttamente da Antoine-César Becquerel) che inducevano ad assimilare l'impulso nervoso al fluido elettrico, con opinioni spesso oscillanti Matteucci ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] i quali μ è dell’ordine di 6.
Trasmutazioni nucleari e radioattività artificiale
La radioattività naturale, scoperta nel 1896 da H. Becquerel, oltre a rivelare l’esistenza del n., mostra che l’atomo di un elemento chimico si può trasformare in un ...
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Energia
Sergio Carrà
L’energia si identifica con la capacità di compiere il lavoro richiesto per modificare lo stato di un sistema fisico. Esistono diverse forme di energia che traggono origine da particolari [...] anni Cinquanta del secolo scorso presso i laboratori della Bell Telephon, sfruttando un effetto scoperto da Alexandre-Edmond Becquerel nel 1839 e rimasto a lungo una pura curiosità scientifica. Le prime applicazioni riguardarono il settore spaziale ...
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Inquinamento ambientale
Giovanni Battista Marini
Bettolo
sommario: 1. Introduzione. 2. L'inquinamento della biosfera: a) le reazioni nella troposfera: inquinanti secondari; b) le reazioni nella stratosfera; [...] troposfera sono stati immessi, secondo attendibili valutazioni, 7,3 milioni di curie (1 curie equivale a 3,7 • 1010 becquerel, cioè disintegrazioni al secondo) di iodio-131, oltre a minori quantità di altri radioisotopi quali il cesio-137, il rutenio ...
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La grande scienza. Energia
Sergio Carrà
Energia
Lo sviluppo tecnologico e la struttura dell'economia moderna sono profondamente connessi alle questioni energetiche, con ricadute così ampie e diversificate [...] anni Cinquanta del secolo scorso presso i laboratori della Bell Telephon, sfruttando un effetto scoperto da Alexandre-Edmond Becquerel nel 1839, e rimasto a lungo un fenomeno di puro interesse scientifico. Le prime applicazioni furono limitate al ...
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becquerel
‹bekrèl› s. m. [dal nome del fisico fr. H. Becquerel (1852-1908), scopritore della radioattività]. – Unità di misura SI dell’attività di un radioisotopo (simbolo: Bq); corrisponde a una disintegrazione al secondo.
becquerelite
‹bekker-› s. f. [der. del nome del fisico fr. H. Becquerel (1852-1908)]. – Minerale rombico, ossido idrato di uranio, di colore da giallo a bruno, molto ricercato; si estrae a Kasolo, nel Congo.