Novella (1845) dello scrittore francese P. Mérimée (1803-1870), che narra le tragiche vicende dell'amore di Don José, brigadiere dei dragoni, per la bella gitana Carmen, in una Spagna festosa e funebre [...] , su libretto di H. Meilhac e L. Halévy, l'omonima opera in musica (1875) del musicista G. Bizet (1838-1875), divenuta ben presto popolare. Qui la figura di Carmen - che, quale simbolo dell'amor fatale, fu anche celebrata da Th. Gautier in una breve ...
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RAY, Satyajit
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico indiano, nato a Calcutta il 2 maggio 1921, morto ivi il 23 aprile 1992. Appartenente a una famiglia di intellettuali del Bengala, il giovane R. [...] musicale dei suoi film) che consente improvvisazioni all'interno di schemi ben precisi. La fama di R. in Occidente è affidata alla '' di esperienze collettive. La fluidità narrativa, la bella compostezza delle immagini, le componenti del personaggio ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] Cristo. Al 250-300 deve risalire invece l'occupazione di una bella villa rinvenuta a Wraxall. Relativamente rari sono i templi di tipo americana alla Tate Gallery, nel 1956, dove era ben rappresentata la action painting, ebbe l'effetto di ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] da G. Garbo e E. von Stroheim.
Sono ormai ben pochi i testi letterari di qualche peso ignorati dal cinema, che Isabel. Sempre a James si è ispirata A. Holland per una bella versione di Washington Square (1997). Non altrettanto felice è la Lolita ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] American girl (2002) di M.J. Freeman, una sorta di sequel che ha ben poco a che fare con il film originario e con il romanzo.
The Da aver conquistato nel 1997 un Oscar con La vita è bella. Passato alla storia come la più costosa produzione italiana ...
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SCOLA, Ettore
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Trevico (Avellino) il 10 maggio 1931. Trasferitosi a Roma, ancora sui banchi del liceo, prese a collaborare al periodico satirico Marc'Aurelio [...] ma deciso deformavano ricordi ed esperienze autobiografiche. Ben presto viene assunto nella ''bottega del cinema in cronaca, 1970; Permette? Rocco Papaleo, 1971; La più bella serata della mia vita, 1972). Senza impigrirsi nelle formule facili ...
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OLIVIER, Sir Laurence Kerr
Giovanni Grazzini
(App. II, II, p. 453)
Attore e regista inglese, morto a Steyning (Sussex) l'11 luglio 1989. Ha proseguito l'attività cinematografica con The Beggar's Opera [...] il prologo e l'epilogo), Oh! What a lovely war! (Oh, che bella guerra!, 1969) di R. Attenborough, The marathon man (Il maratoneta, 1976 i fondamenti della sua personalità.
Premiato − oltre che con ben nove nominations - con un Oscar e un Leone d'oro ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] dall'attore, che vi pescava occasioni per un intervento ben più graffiante. L'aspetto marionettistico di T. aveva metà ingenuamente sprovveduto a metà furbescamente sagace, aspirante alla bella vita e condannato a vivere di espedienti, smanioso di ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] lungo un giorno), mentre il diligente Richard Attenborough ha raccolto ben altro successo con il teatrale e schematico A chorus line ( John Musker e Ron Clemens, Beauty and the beast (1991; La bella e la bestia) di Gary Trousdale e Kirk Wise. Nel 1996 ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] il suo lavoro di rappresentazione. In questo senso si può ben dire che nel cinema moderno esiste una perfetta coesistenza di realismo a dire a proporre un'etica dell'estetica, secondo la bella definizione di Miccichè (1972, p. 18).Il cinema della ...
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bella
bèlla s. f. [femm. sostantivato dell’agg. bello]. – 1. a. Donna, ragazza bella: la b. della scuola, del quartiere; i poeti e le belle (Carducci). b. Donna amata, innamorata, compagna, fidanzata: l’ho incontrato a braccetto con la sua...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...