ATINOLFO
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Originario forse dell'Italia meridionale (come farebbe presumere il suo nome), A. fu creato vescovo di Fiesole da Corrado II imperatore nel febbraio-marzo del 1038, durante la sua permanenza [...] mei". Ma negli anni seguenti pare che egli, e altri con il suo permesso o la sua acquiescenza, abbiano ripreso a dilapidare i beni ecclesiastici della diocesi. Certo è che nel 1057, dopo la sua morte (l'ultima notizia che si abbia di lui è del luglio ...
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Uomo politico francese (Digione 1788 - Saint Louis, Missouri, 1857); avvocato, dal 1818 per breve tempo amministratore del Journal de jurisprudence, aderì, nelle vendite carbonare, alla corrente del La [...] 1848, salpò con numerosi seguaci "Icariani" alla volta del Texas per fondarvi una colonia modello, basata sull'assoluta comunione dei beni e del lavoro, la Société d'Icarie. Ma né questo né gli altri suoi tentativi nell'Illinois e nell'Iowa ebbero ...
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Scrittore francese del sec. 18º, di cui si ignorano il nome e dati biografici: di lui si sa soltanto che visse a Vitry-le-François. Nell'utopia romanzata Le naufrage des îles flottantes ou la Basiliade [...] ou méconnu (1755), che fu attribuito a Diderot e che influenzò Babeuf, vagheggia una società in cui eguaglianza e comunità dei beni conducano a una condizione di beatitudine immune da ogni male, prendendo posto tra i precursori del comunismo moderno. ...
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Giornalista e scrittrice italiana (n. Roma 1957). Laureata in Letteratura francese presso l’università “La Sapienza” di Roma, conseguito a Parigi il Diplôme de Doctorat presso l’École des Hautes Études [...] Olin Center dell’università di Chicago, dal 1992 al 1994 è stata a capo della Segreteria particolare del Ministro per i Beni Culturali e dal 2012 al 2016 direttrice dell'Istituto italiano di cultura di Parigi. È stata corrispondente da Parigi del Tg5 ...
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Economista (n. Cosenza circa metà sec. 16º - m. primi sec. 17º). Detenuto nelle carceri della Vicaria di Napoli perché accusato d'aver partecipato alla congiura di T. Campanella, scrisse un Breve trattato [...] che determinano l'offerta di moneta di uno stato in quelli proprî del paese (relativi al commercio dei beni particolari, alla posizione geografica) e quelli comuni (relativi all'andamento dello scambio internazionale, alla qualità del lavoro, all ...
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Discendente (Lindholm 1496 - Stoccolma 1560) per parte di madre dagli Sture, prese parte alla guerra contro la Danimarca (1518) e fu tenuto come ostaggio da Cristiano II, ma fuggì l'anno successivo. Dopo [...] dalla Svezia. Eletto re di Svezia (1523), si sdebitò con Lubecca, che l'aveva finanziato nella sua lotta, vendendo i beni ecclesiastici, e introdusse nel paese la riforma protestante. Nel 1544 rese ereditaria la corona nella sua famiglia. Con diverse ...
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Uomo politico giordano (n. Amman 1960). Laureato in Economia ad Harvard, ha lavorato presso la Banca mondiale nelle sedi degli Stati Uniti, dell'Arabia Saudita e della Giordania. Ministro dell’Educazione [...] seguito delle gravi agitazioni di piazza suscitate dal varo di una serie di riforme fiscali e di imposte di vendita su beni primari, adottate per tentare di far fronte all'aumento del debito pubblico del Paese. Nel 2020 gli è subentrato nella carica ...
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Giurista (Ancona 1929 - Roma 1984). Insegnò diritto internazionale e diritto della navigazione nelle univ. di Camerino, Modena, Firenze e Roma. Collaboratore dell’Istituto internazionale per l’unificazione [...] privato in tema di trasporto (1955); Les rapports entre droit uniforme et droit international privé (1965); La protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (1966); Comunità parziali e comunità internazionale universale (1975). ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] risultava, però, che gli ufficiali del viceré non si preoccupavano tanto della purezza della fede, quanto di mettere le mani sui beni dei Bonifacio. D'altra parte, anche i Carafa, sostenuti da Paolo IV, nutrivano pretese sul marchesato di Oria; il B ...
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DONÀ (Donati, Donato), Giovanni Battista
Giuseppe Gullino
Nacque a Bergamo, dove il padre si trovava come podestà, il 6 marzo 1627, da Nicolò di Francesco e Piuchebella Contarini di Andrea di Battista.
Cospicuo [...] di quadri e affreschi, e già appartenuto al duca di Urbino; questo ramo della famiglia, infatti, godeva di notevoli beni, fondati sulle proprietà padovane di Villanova, Montegalda, Arlesega e - ma soprattutto - su quella polesana di Villadose, di cui ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...