L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...]
(55) Ai piedi dello sperone sentí scoccare le dieci, e queste erano certamente i campanili di Canelli a batterle (BeppeFenoglio, Una questione privata, p. 100)
L’infinito introdotto dalla preposizione da, oltre ai contesti definiti nel § 3, compare ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] montagna, p. 114)
(2) ... i loro ufficiali nei due bar che stavano bevendo caldo e tormentando le cameriere (BeppeFenoglio, Una questione privata, p. 95)
Per via della ➔ grammaticalizzazione dei verbi reggenti, con tali perifrasi, più che movimento ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] espresso anche dalla perifrasi aspettuale venne a sapere:
(1) ma intanto sono venuto a sapere un bricco di cose (BeppeFenoglio, La malora, Torino, Einaudi, 1991, p. 51)
Analogamente, la specificazione lessicale dell’inizio e della fine del processo ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] , nascosto dietro le spalle dei vostri, e cioè che il moschetto era suo, che lui l’aveva portato alla brigata (BeppeFenoglio, Una questione privata, VII, p. 1062)
o anche omettere la congiunzione subordinante:
(15) ci pare invece degno di attenzione ...
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I ➔ titoli di opere (letterarie, ma anche musicali e artistiche in genere) richiedono sempre l’iniziale maiuscola del primo elemento, anche se si tratta di un articolo: Il barone rampante (di Italo Calvino), [...] maiuscola elementi che rappresentano nomi di persona, toponimi o che assumono valore allegorico: Il partigiano Johnny (di BeppeFenoglio), Canti di Castelvecchio (di Giovanni Pascoli), Libro de’ Vizî e delle Virtudi (di Bono Giamboni).
Quanto i ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] di Pinocchio, a cura di M. Paglieri, Milano, Mondadori.
Deledda, Grazia (1950), Canne al vento, Milano, Mondadori.
Fenoglio, Beppe (1986), Una questione privata, Torino, Einaudi.
Grazzini, Antonfrancesco (Il Lasca) (1989), Le Cene, introduzione di G ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] ragno, Milano, Mondadori (1a ed. Torino, Einaudi, 1947).
De Luca, Erri (1999), In alto a sinistra, Milano, Feltrinelli.
Fenoglio, Beppe (1991), La malora, a cura di M.A. Grignani, Milano, Einaudi Scuola (1a ed. 1954).
Genna, Giuseppe (1999), Catrame ...
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parco letterario
loc. s.le m. Area verde o monumentale che comprende case, strade, interi centri abitati o parchi, legati alla memoria, alla vita, alle atmosfere che hanno ispirato le opere di uno scrittore o ai luoghi nei quali ha rappresentato...
neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento «si proietta in un integrale orizzonte...