ITALIA, MARCA DI
Gino Borghezio
. Tornato in Italia nell'888, Guido di Spoleto divise il ducato dell'Italia Neustria in due marche: di "Langobardia", e "d'Italia"; quest'ultima, con centro Ivrea (e [...] (Vigevano), e Lomello, la città d'Ivrea venne a trovarsi dall'888 al 950 nelle condizioni di capitale del Piemonte odierno. Berengario II procedette nel 950 o 951 o 952 a un riordinamento delle marche. Restrinse quella d'Ivrea, e con il territorio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Cultura visiva e illustrazione anatomica nel Rinascimento
Andrea Carlino
La storia dell’anatomia, tra la fine del Medioevo e l’età moderna, s’iscrive in modo perfettamente coerente nella più vasta storia [...] quello dei lettori dei trattati d’anatomia. Pertanto, le illustrazioni delle Fabrica, come quelle contenute nei libri di Berengario, nel De dissectione di Estienne e poi nei trattati anatomici pubblicati nella seconda metà del secolo (ad es., dallo ...
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VALPERTO
Miriam Tessera
(Walperto, Vualperto). – Anno di nascita (prima metà del X secolo) e provenienza non sono noti; è possibile che la famiglia fosse originaria della zona del Seprio dove, nella [...] di Milano dal secolo VIII ai nostri giorni, IX, Milano 1892, n. 296, pp. 233 s.; I diplomi di Ugo e di Lotario e di Berengario II e di Adalberto, a cura di L. Schiaparelli, in Fonti per la storia d’Italia, XXXVIII, Roma 1924, n. IX, pp. 117-119; G ...
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Peire d'Alvernhe
Fabrizio Beggiato
Trovatore provenzale, nato in Alvernia e probabilmente di origine borghese. La sua attività poetica è documentata dal 1157 al 1170. Fu alla corte di Provenza e in [...] quella di Spagna, fu in rapporto con Raimondo V di Tolosa, Raimondo Berengario IV di Barcellona, Alfonso VII di Castiglia e con Ferdinando II di León.
Ci sono rimasti circa venti componimenti sicuramente a lui attribuibili, la maggior parte di ...
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Raimondo V
Gianluigi Toja
. Conte di Tolosa (1148-1194), duca di Narbona, marchese di Provenza, signore di Beaucaire, Argence e Avignone. Feudatario della Francia del sud, nacque nel 1134, morì verso [...] con Costanza, figlia di Luigi VI il Grosso re di Francia, poi ripudiata, e quello con Richilda, vedova di Raimondo Berengario II conte di Provenza (1144-1166). La politica di R. s'inserì equilibratrice tra quella del principe di Aragona, Raimondo ...
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GARIBALDO
François Bougard
Nato poco dopo la metà del IX secolo, fu successore di Liuterius alla cattedra vescovile di Novara e governò, secondo le liste episcopali novaresi conservate, per un periodo [...] uno scambio con un diacono di S. Gaudenzio. Successivamente fu tra i primi sostenitori di Ludovico III, re di Provenza, contro Berengario I, re d'Italia; G. sembra sia stato uno degli uomini di fiducia di Ludovico. Dopo averlo accompagnato a Roma per ...
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Ugo, marchese di Tuscia
Renato Piattoli
Nato intorno alla metà del sec. X da Uberto, amministratore della Tuscia e figlio a sua volta di Ugo re d'Italia, e da Willa figlia di Bonifacio di Spoleto e [...] , U. fu uno dei principali fautori della politica ottoniana in Italia.
In seguito allo spodestamento del re Ugo a opera di Berengario, Uberto fu privato dei suoi privilegi e mantenne solo il marchesato di Toscana; dopo la dieta di Augusta (agosto 952 ...
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ADALBERTO
Giovanni Cremaschi
Vescovo di Bergamo, nacque di nobile famiglia: il padre Attone, "de Carimalo" (probabilmente Carimate), che possedeva moltissimi beni nel Bergamasco e nel territorio di [...] di L. Schiaparelli, Roma 1910, ibid., XXXVII, pp. 34, 69, 71, 91, 97, 117, 120; I diplomi di Ugo e di Lotario, di Berengario II e di Adalberto, a cura di L. Schiaparelli, Roma 1924, ibid., XXXVIII, pp. 3, 6, 17, 20, 22; C. Manaresi, I placiti del ...
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, Erano un ramo della grande famiglia aleramica e derivarono da Guglielmo, uno dei figli del marchese aleramico Bonifacio del Vasto, morto dopo il 1125. Guglielmo fu padre di Manfredo I e di Berengario. [...] padre di Isolda, sposa di Bertoldo, marchese di Hohenburg, e vicario di Corrado III nel reame di Sicilia (1254-56). Da Berengario invece, fratello di Manfredo I, derivò il ramo feudale dei signori di Rossana e in seguito, con Manfredi III, quelli dei ...
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Nacque a Poitiers ed entrò giovane come monaco nel monastero di Bec al tempo dell'abate Helluino, quando vi abitava anche Lanfranco. Crebbe a quella scuola di esegeti e di teologi e si trovò presente alla [...] parole, affermando la presenza reale di Cristo nell'eucaristia, e dissentendo dal monaco Guglielmo di Bec, che pareva piegare verso Berengario.
La dottrina di questi fu condannata come sacrilega e l'onore della disputa restò ad Ascelino.
Bibl.: Migne ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...