CHIOCCHETTI, Emilio
Carlo Coen
Nacque a Moena (Trento) il 20 sett. 1880 da Lorenzo e Maddalena De Francesco. Vestì l'abito francescano nel 1895 e l'anno successivo si trasferì a Rovereto per termnare [...] si manifestò fin da questi anni: tra il 1908 e il 1909 progettò uno studio sistematico sulla filosofia di Bergson, interrompendolo definitivamente per approfondire le sue cognizioni e la sua cultura filosofica recandosi a Lovanio, centro degli studi ...
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Corrente pittorica il cui linguaggio fu elaborato, tra il 1907 e il 1914, da P. Picasso e G. Braque. All’iniziale, simbiotico sodalizio dei due artisti si unirono, con significativi contributi, A. Derain, [...] ’essenza della realtà e sull’apprendimento concettuale, rivelano attenzione alla riflessione contemporanea, dal neokantismo a H. Bergson, e rendono complessa e poliedrica la poetica cubista: la messa in discussione di ogni elemento pittorico, spazio ...
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GOUHIER, Henri
Giovanni Crapulli
Filosofo e storico del pensiero moderno, nato ad Auxerre (Yonne) il 5 dicembre 1898; professore di filosofia alla facoltà di lettere di Lilla (1936), insegna alla facoltà [...] et son expérience religieuse (1926,19472); La jeunesse d'Auguste Comte et la formation du positivisme (1933-41); Bergson et le Christ des Évangiles (1961; trad. it. Milano 1967); La pensée métaphysique de Descartes (1962); Pascal. Commentaires ...
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DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse [...] arti, segnatamente per Böcklin caro a Giorgio, il futuro pictor optimus, e le letture filosofiche, da Schopenhauer a Bergson, da Nietzsche a Weininger, che avrebbero tracciato le coordinate teoriche fondamentali per lo scrittore e il saggista degli ...
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CERVESATO, Arnaldo
Nicola Merola
Nato a Torino il 9 sett. 1872 da Carlo e Margherita Frigo, compì regolari studi classici e si laureò in lettere con una tesi su "Gl'intendimenti della satira nel Giorno", [...] se non più importanti sono le edizioni del Saggio sull'ineguaglianza delle razze di Gobineau (Roma 1902), Il riso di Bergson (Bari 1916)e soprattutto I grandi iniziati di Schuré (ibid. 1906), un testo che doveva risultare decisivo e nel quale ...
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. Storia delle religioni. - Da motivi elementari di semplici antitesi cosmiche e naturistiche - estate e inverno, luce e tenebre, cielo e terra, maschio e femmina, ecc. - si svolsero nel pensiero religioso [...] realtà, la soprastruttura intellettuale, che interpretò come meramente utile; e sostanzialmente dualista fu chi, come il Bergson, contrappose all'intelligenza, di valore puramente pratico, l'intuizione metafisica, organo della verità teoretica.
Il ...
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Croce, Gentile, le scienze
Stefano Zappoli
Un giudizio via via consolidatosi dopo il 1945 vuole che Croce e Gentile, e più in generale l’idealismo italiano, abbiano mantenuto un atteggiamento in qualche [...] tema, a partire dalla citata «Revue de métaphysique et de morale», e in particolare di Édouard Le Roy, se non addirittura di Bergson – le prime pagine di Matière et mémoire (1896) erano uscite su quella rivista nel maggio di quell’anno (con il titolo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Primo grande scultore moderno, Constantin Brancusi introduce nuove prospettive di [...] circoli cubisti. Il gruppo è intriso di gusto post simbolista e vicino alla sensibilità antipositivista di Henri Bergson , il grande filosofo francese che nel 1907 pubblica L’Evoluzione creatrice. Pur senza partecipare attivamente ad alcun ...
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spiritualismo
Orientamento filosofico basato sul riconoscimento della realtà sostanziale dello spirito, la cui connotazione si precisa in relazione al significato che assume tale termine. In via generale, [...] fortemente compromessa con l’ateismo. In questo senso, si possono far rientrare nello s. anche l’intuizionismo di Bergson e il contingentismo di Boutroux, per il contributo dato da entrambi al movimento di reazione alla cultura positivistica e ...
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Weil, Eric
Weil, Éric
Filosofo tedesco, naturalizzato francese (Parchim, Meclenburgo, 1904 - Nizza 1977). Dalla natia Germania, in cui era stato allievo di Cassirer, fu costretto dall’avvento del nazismo [...] in questo punto, l’ispirazione kantiana, oltre che weberiana, rivelava anche l’influenza della cultura filosofica francese che, da Bergson a M. Mauss fino a Bataille, aveva avuto nella polemica con l’utilitarismo uno dei suoi temi fondamentali. Altri ...
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slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto e partì; con uno s. improvviso il cane...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...