Antropologia ed etnologia
Fred W. Voget
Introduzione
Il termine antropologia deriva dal greco ἄνθϱωποϚ, uomo, e da λόγοϚ, discorso. Il termine etnologia deriva da ἔθνοϚ, popolo o razza. Alla lettera, [...] Lamarck, i poligenisti potevano fare a meno della monogenesi e della selezione naturale di Darwin. L'élan vital di Bergson governava i processi vitali e lo sviluppo senza far ricorso alla selezione naturale. Tuttavia, sia i monogenisti darwiniani che ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] sono una razza in via d'estinzione: in Italia non ci sono più né Croce nè Gentile; nel mondo non ci sono più Bergson e Husserl, Dewey o Russell, Lukàcs o Jaspers. L'ultimo oracolo è stato Heidegger. Sopravvive Sartre, che fra gli scrittori del nostro ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] e ontologica del sacro, che prenderemo in esame nel prossimo capitolo e che in Francia avevano trovato espressione nell'opera di H. Bergson, in particolare ne Les deux sources de la morale et de la religion (1932).L'homme et le sacré riflette il ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] un mutamento della stessa nozione di istinto - in parte attribuibile al clima creato dalla filosofia di Henri Bergson -, non più visto come predisposizione a dati tipi di comportamento legata al meccanismo evolutivo, ma come forza ultrarazionale ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] di rinnovare la concezione qualitativa e metafisica della durata su un terreno 'biologico-coscienziale' (come in H. Bergson); oppure, attraverso il rigetto in blocco della 'storia della metafisica' intesa come smarrimento dell'essere, la ricerca ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] dal carattere precostituito delle conoscenze (non si decide su fatti ma su progetti), dalla nozione di tempo interno (H. Bergson), di memoria e mondo della vita. Schütz attribuì un divenire alla categoria dell'azione sociale così immediata in Weber ...
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Leadership
Luciano Cavalli
Il concetto di leadership
La parola e il concetto
Il concetto di leadership viene oggi impiegato, anche in sede scientifica, per un tipo di relazione sociale che ha il più [...] fra i leaders più riconosciuti del secolo, statisti democratici come de Gaulle e dittatori come Mussolini, rifacendosi magari a Bergson, hanno voluto porre una qualità specialmente elusiva e prestigiosa: l'intuizione. E non si può negare che taluni ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] , anzi antideterministico: sullo sfondo non c'è l'organicismo spengleriano, ma c'è piuttosto l'"evoluzione creatrice" di Bergson. Le civiltà, infatti, non sono organismi, ma sono società complesse che hanno superato il livello dell'umanità primitiva ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] del movimento, della dimensione temporale. Umberto Boccioni, il principale 'teorico' tra gli artisti futuristi, mutua da Henri Bergson i concetti di dinamismo, simultaneità, durata. L'inno alla velocità raggiunge i risultati più alti nella ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] , diventa inafferrabile sia per ragioni di metodo che di principio. Non a caso Lukács vede nella filosofia di Bergson, che contesta il valore della conoscenza scientifica di fronte alla "vita vivente", un tentativo di opposizione all'alienazione ...
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slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto e partì; con uno s. improvviso il cane...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...