Poeta e grammatico greco (fine sec. 4º a. C. circa); scrisse due poemi epici, uno intorno a Dioniso, l'altro d'incerto titolo, e varie opere grammaticali: tra queste, forse in versi, una Poetica (fonte dell'Ars poetica di Orazio) di cui si sono rinvenuti riassunti nel papiro ercolanese del trattato "intorno alla poesia" di Filodemo, molto importanti per la conoscenza delle dottrine estetiche antiche ...
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Poeta greco di Prusa in Bitinia (o di Sardi o di Nicea) vissuto sotto Augusto e Tiberio. Fu considerato dalla tradizione tarda inventore del mimo drammatico e spesso fu confuso con il poeta comico Filemone. [...] Le sentenze giunteci sotto il suo nome sono di dubbia autenticità. Marziale cita i Mimos ridiculi Philistionis ...
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Retore greco di Prusa in Bitinia (n. 310 circa - m. dopo il 385). Visse in Atene dove aprì una celebre scuola di retorica, frequentata anche da Gregorio Nazianzeno e Basilio di Cesarea. Delle sue Orazioni [...] ne sono giunte a noi 24 con parecchi frammenti; fra esse è da ricordare la Monodia per la morte del figlio Rufino. Le orazioni di I., ammirevoli per colorito poetico e armoniosità di periodo, non per il ...
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Poeta greco di Nicea in Bitinia (sec. 1º a. C.). Fatto prigioniero dai Romani nella guerra mitridatica (73 a. C.), fu condotto a Roma e poi liberato. Maestro di Virgilio e di Cornelio Gallo, ebbe grande [...] influenza sulla cerchia dei poetae novi. Fu soprattutto poeta elegiaco; a noi resta, oltre a pochi frammenti, la raccolta in prosa delle Passioni d'amore (Περὶ ἐρωτικῶν παϑημάτων), 36 narrazioni di amori ...
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Medico greco di Calcedone in Bitinia, vissuto ad Alessandria (intorno al 300 a. C.); con Erasistrato è il maggiore rappresentante della scuola alessandrina, che con lui raggiunse il massimo splendore. [...] Le sue opere sono andate disperse; esse (specialmente quella sull'anatomia, in tre libri) sono spesso citate da Galeno, Celio Aureliano e altri autori. Studiò l'anatomia umana con diligenti osservazioni ...
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Storico greco di Roma (n. Nicea, Bitinia, prima del 163 - m. dopo il 229). Senatore e console, è autore di una grande Storia romana, conservata parzialmente. Storico non profondo ma coscienzioso, talvolta [...] 198) per la raccolta dei materiali, e 12 anni per la stesura. Ripresa poi negli ultimi anni della sua vita in Bitinia, fu completata e divisa in 80 libri, seguendo l'ordine annalistico. Difficile il problema delle fonti di D.; certamente usò Livio ...
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Principe (m. 280 a. C.) di Bitinia; approfittò del disfacimento dell'Impero persiano per ampliare i suoi dominî, che più tardi, durante le guerre dei diadochi, seppe difendere contro Lisimaco e Antioco [...] I. Nel 297 assunse il titolo di re ...
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Veterinario di Prusa (o Nicomedia) in Bitinia; prese parte sotto Costantino alla campagna contro i Sarmati (332-334 d. C.). Scrisse due libri di veterinaria poi molto usati e in parte tradotti nel nono [...] libro della Mulomedicina di Claudio Ermerote ...
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Storico greco (95 circa - 180 d. C. circa); nato a Nicomedia di Bitinia e cittadino romano, rivestì ragguardevoli cariche politiche al tempo di Adriano, ma dopo l'avvento di Antonino Pio si trasferì in [...] ), che ci è conservata, e trattazioni sui diadochi (τὰ μετὰ ᾿Αλέξανδρον; ne abbiamo cospicui frammenti), sulla storia della Bitinia e sulle guerre partiche di Traiano (perdute). Restano in gran parte le sue opere filosofiche giovanili intorno alla ...
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Imperatore romano (Singiduno 331 circa - Dadastana, Bitinia, 364 d. C.). Alla morte di Giuliano fu acclamato imperatore dall'esercito (363). Concluse indecorosamente la guerra col re dei Persiani Sapore [...] II, firmando un trattato con cui abbandonava i territorî intorno al Tigri e all'Eufrate. Abrogò le leggi filopagane di Giuliano ...
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bitinia
bitìnia s. f. [lat. scient. Bithynia, dal nome lat. della Bitinia (v. bitinio)]. – Genere di molluschi gasteropodi comprendente specie erbivore che vivono in acque dolci, tra la vegetazione e sul fango.
bitinico
bitìnico agg. [dal lat. Bithynĭcus, gr. βιϑυνικός] (pl. m. -ci). – Della Bitinia, bitinio; fu in partic. soprannome di Pompeo in quanto ritolse la Bitinia, lasciata dal re Nicomede in eredità ai Romani, a Mitridate che l’aveva occupata.