BORDIGA, Amadeo
Luigi Agnello
Nacque a Resina (Napoli) il 13 giugno 1889 da Oreste e da Zaira Amadei.
Il padre (1852-1931), novarese, massone, fu uno dei più apprezzati studiosi italiani dei suo tempo [...] , l'austera lezione del padre e degli uomini della Destra storica, ai quali, nella vecchiaia, il B. paragonerà i bolscevichi in quanto "digiunatori al potere" (Il Programma comunista, 28 luglio 1955). Al B. restò sempre estraneo, invece, il marxismo ...
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Antisemitismo
Imanuel Geiss
Introduzione
Il termine 'antisemitismo', preso in senso stretto, è usato impropriamente: com'è noto, infatti, anche gli Arabi sono semiti, mentre con antisemitismo si intende [...] , conservò la propria componente antisemita, che in seguito si manifestò apertamente sotto Stalin, sebbene anche tra i bolscevichi la rappresentanza degli ebrei secolarizzati fosse tanto significativa che Hitler ne derivò l'idea farneticante di un ...
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MATTEOTTI, Giacomo
Mauro Canali
MATTEOTTI, Giacomo. – Nacque a Fratta Polesine, presso Rovigo, il 22 maggio 1885, da Girolamo e da Elisabetta Garzarolo.
Il padre, originario di Comasine in Val di Pejo, [...] la corrente dei massimalisti elezionisti che si presentava divisa. Da una parte v’erano quelli che, suggestionati dalla rivoluzione bolscevica, teorizzavano l’uso della violenza come unico mezzo per impadronirsi del potere, dall’altra v’era chi, come ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] contestazione alle posizioni del Mazzini "contro la Comune di Parigi, infinitamente meno pericolosa e meno bestiale del regime bolscevico". Di qui la sua opposizione al partito comunista, che era nato nel 1921 dalla scissione socialista di Livorno ...
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movimento operaio e sindacale
L’espressione indica l’insieme delle forme di organizzazione, rappresentanza e tutela assunte dalla classe operaia a difesa delle proprie condizioni di lavoro e di vita [...] del 1905 e che fin dal febbraio 1917 determinarono quel dualismo di potere su cui avrebbe fatto leva l’insurrezione bolscevica. In Italia il movimento operaio ebbe come iniziale forma organizzativa le poche società di mutuo soccorso, sorte nel Nord ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] afono. Ciononostante riuscì ancora fino all'ultimo ad influire sulle scelte dei cattolici milanesi.
Ossessionato dal pericolo "bolscevico" (ancora nell'ultima lettera pastorale del Natale 1920, condannando la lotta di classe, assicurava ai fedeli che ...
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ROZENSTEJN, Anja Moiseevna (Anna Kuliscioff). – Nacque a Simferopoli (penisola della Crimea) nel 1854 (ma la data è incerta)
Mariapia Bigaran
da Moisej e da Rosalia Karpacevskj, maggiore di altri due [...]
Salutò con entusiasmo la rivoluzione russa di febbraio, mentre espresse un giudizio negativo sulla presa del potere bolscevico, individuando nel regime che si stava affermando il sorgere della dittatura e la negazione del socialismo.
Nel dopoguerra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età giolittiana (1901-1914) è caratterizzata dalla democratizzazione del sistema [...] promesse negli anni di guerra, e i secondi a farsi protagonisti di quella palingenesi rivoluzionaria che la vittoria dei bolscevichi in Russia sembrava aver dimostrato finalmente possibile. Esauritosi il “biennio rosso” con un nulla di fatto – il suo ...
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COLLETTI, Lucio
Giuseppe Bedeschi
Nacque a Roma l’8 dicembre 1924. Si laureò in filosofia all’università di Roma col crociano Carlo Antoni, con una tesi sulla logica di Croce. Ma le sue simpatie non [...] più caratteristici del leninismo: l’idea che il partito della classe operaia è uno e uno soltanto: il partito bolscevico, il partito comunista. Radicalmente estranea al leninismo è l’idea che il movimeto operaio possa articolarsi in una pluralità ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728)
Giuseppe SANTORO
Kathleen M. KENYON
Roderick Eustace ENTHOVEN
Corrado MALTESE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Per notizie geografiche, statistiche ed [...] e guerrafondai.
Leva e cardine del suo sistema fu non di meno per Chamberlain la radicata ostilità del continente al bolscevismo e, per esso, all'Unione sovietica, quell'anticomunismo invano temperato dal fronte popolare di Blum e da cui fu tanto ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...