Cuòco, Vincenzo. - Storico e uomo politico (Civita Campomarano 1770 - Napoli 1823). Fondatore del Giornale italiano (1804), a Napoli ricoprì importanti cariche sia durante il regno di G. Murat sia dopo [...] una coscienza nazionale. Nel 1806 si stabilì a Napoli, dove ebbe alte cariche, che gli furono conservate anche sotto i Borboni. Sostanzialmente antilluminista, il C. si pone, col suo Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799 (1801; 2a ediz ...
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Generale (Cava dei Tirreni 1784 - Napoli 1867); esule a Parigi, entrò nell'esercito francese e si batté nella campagna napoleonica del 1805. Chiamato da G. Bonaparte nell'esercito napoletano (1806), militò [...] ), e la resse come luogotenente fino al 1855. Presidente del Consiglio e ministro della Guerra nel 1859, tentò invano di salvare i Borboni con l'alleanza al Piemonte e uno statuto, e fu obbligato a dimettersi. Esule nel 1860, tornò a Napoli nel 1862. ...
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PATERNO, Emanuele
Franco Calascibetta
PATERNÒ, Emanuele. – Nacque a Palermo il 12 dicembre 1847, da Giuseppe e Caterina Kirchner.
La famiglia Paternò era di nobili e antichissime origini, risalenti [...] difficoltà derivarono dall’impegno che il padre di Emanuele, Giuseppe, prese nella rivoluzione antiborbonica del 1848. Quando i Borboni tornarono al potere, egli fu condannato all’esilio e gran parte dei suoi beni residui vennero confiscati.
La ...
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CATALANI, Luigi
Arnaldo Venditti
Nato a Roma nel 1809, il C. può considerarsi napoletano d'adozione, perché a Napoli visse quasi ininterrottamente a partire dal 1814, allorché il padre si trasferì nella [...] tardi professore onorario di architettura nel R. Istituto di Belle Arti (venne confermato nel 1861, dopo la caduta dei Borboni). Fu inoltre socio dei Virtuosi del Pantheon di Roma e membro dell'Accademia pontificia di Bologna. Fra le altre accademie ...
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ACI (Iaci), Giuseppe Reggio e Grugno principe di
Roberto Zapperi
Nacque a Palermo il 17 Sett. 1765.Intrapresa, secondo le tradizioni familiari, la carriera militare, divenne ben presto capitano della [...] la regina Maria Carolina lo definiva, in una lettera del 27 genn. 1799, il "factotum" del re. Ritornato il Regno di Napoli ai Borboni, l'A. seguì la corte a Napoli, dove continuò ad essere l'amico più intimo e il consigliere più ascoltato del re. Nel ...
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Generale e patriota (Napoli 1775 - Nauplia, Grecia, 1825); entrò (1793) come cadetto nell'esercito borbonico; nel 1799 aderì alla Repubblica napoletana, combattendo con il grado di capitano a Castelnuovo; [...] di Messina (1821), da dove tentò di organizzare la resistenza contro gli Austriaci, che intervenivano a restaurare il potere assoluto dei Borboni. Fallito il disegno, fuggì prima in Spagna, dove combatté per il regime costituzionale, poi in Grecia. ...
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DE ANGELIS, Carlo
Pietro Laveglia
Nacque a Castellabate, in provincia di Salerno, il 26 luglio 1813 da Giuseppe e da Fortunata Forziati.
Il padre, morto il 10 settembre 1833, era stato acceso carbonaro, [...] e congiurati, intrecciando con loro un rapporto di intesa e di collaborazione. Poi entrò subito nell'azione contro fl governo borbonico. Condannati nel 1845 il D. ed i suoi fratelli Giovanni e Francesco a tre anni di esilio correzionale, l'anno ...
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BORBONE, Alfonso di, conte di Caserta
Ruggero Moscati
Nato nel palazzo reale di Caserta il 28 marzo 1841, terzogenito di Ferdinando II re delle Due Sicilie e di Maria Teresa d'Asburgo, fu avviato fin [...] , in Rass. stor. del Risorgimento, XXI (1934), pp. 868-871. Per l'attività del B. fino al 1861 v. anche H. Acton, Gliultimi Borboni di Napoli (1825-1861), Milano 1962, ad Indicem (bibl. alle pp. 621-628). Per l'esilio in Roma, P. Calà Ulloa, Un re in ...
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Generale, uomo politico, fisico e matematico (Nolay, Côte-d'Or, 1753 - Magdeburgo 1823). Entrato nel Comitato di salute pubblica, nell'ottobre 1793 studiò e diresse insieme al gen. Jourdan le operazioni [...] , che poi durante i Cento Giorni lo nominò ministro degli Interni e pari di Francia; alla Restaurazione fu proscritto dai Borboni, e morì in esilio. Al C., matematico e fisico di grande levatura, si devono le Réflexions sur la métaphysique du ...
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Generale (La Marche, Vosgi, 1766 - Parigi 1841). Volontario durante la Rivoluzione (1789), passò nell'armata d'Italia. Generale di brigata (1793), in riconoscimento del suo comportamento nelle battaglie [...] governatore di Berlino; poi combatté in Spagna, in Russia (1812), in Germania (1813) e in Francia (1814). Aderì ai Borboni e divenne pari di Francia; presiedette la commissione incaricata di giudicare gli ufficiali che avevano tradito durante i Cento ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...