PIANELL, Giuseppe Salvatore
Carmine Pinto
PIANELL, Giuseppe Salvatore. – Nacque a Palermo il 9 novembre 1818 da Francesco e da Cirilla Iannelli.
Il padre, figlio di un funzionario dell’amministrazione [...] la campagna di Sicilia e fu ferito nell’assalto a Catania. Alla fine della spedizione si era guadagnato le maggiori decorazioni borboniche (la croce di S. Ferdinando e la croce ufficiale di S. Giorgio della Riunione, oltre che la medaglia d’oro), il ...
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COTTRAU, Paolo
Walter Polastro
Di famiglia di antiche origini francesi, nacque a Napoli il 28 ott. 1837 da Guglielmo e da Giovanna Cirillo. Nipote di Napoleone Scrugli di Tropea, capitano di vascello [...] nel 1853 il grado di guardiamarina e nel 1859 quello di sottotenente di vascello.
Nel maggio del 1860 la marina borbonica effettuò un tentativo piuttosto blando di intercettare Garibaldi; ma dopo le prime vittorie di questo e l'arrivo in Sicilia ...
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CARBONELLI, Vincenzo
Alfonso Scirocco
Nato a Secondigliano (Napoli) il 23 apr. 1822 da Pietro, commerciante, e da Maria Antonia Stornaiuolo, si laureò in medicina a Napoli. Ostile all'assolutismo, partecipò [...] 1937, ad nomen; Lettere di Rosolino Pilo, a cura di G. Falzone, Roma 1972, ad nomen; M. Mazziotti, La reazione borbonica nel Regno di Napoli, Milano 1912, pp. 316, 321; Sulla partecip. agli avvenimenti del '60 oltre al volume citato di Mazziotti ...
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Patriota (Santa Sofia d'Epiro, Cosenza, 1749 - Napoli 1799); prof. di latino e greco nel Collegio della Nunziatella di Napoli (1773), fu implicato in un processo antimassonico e imprigionato (1776). In [...] seguito fu bibliotecario della R. Biblioteca Borbonica, grecista, papirologo e diplomatista di grande valore; sotto la repubblica napoletana del 1799 fu presidente del Comitato dell'amministrazione interna e perciò fu giustiziato dalla reazione. ...
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Capobandito (n. forse Sora - m. 1802); mugnaio a Sora, formò una banda di briganti durante l'invasione francese del 1798-99 e contribuì alla caduta della Repubblica napoletana. Avendo continuato nelle [...] sue imprese brigantesche anche dopo la restaurazione borbonica, fu arrestato; morì in carcere. ...
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Pisanelli, Giuseppe
Giurista e uomo politico (Tricase, Lecce, 1812 - Napoli 1879). Studiò giurisprudenza a Napoli e vi esercitò poi l’avvocatura, acquistando notevole fama. Liberale, fu eletto deputato [...] nel 1848 al Parlamento napoletano; dopo la reazione borbonica, perseguitato per i suoi sentimenti politici, fuggì a Civitavecchia e poi a Genova insieme con Pasquale Stanislao Mancini e altri patrioti, ma fu condannato in contumacia alla pena di ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] sensazione che il nuovo governo non era né più liberale né più disposto al dialogo di quanto fosse stata la monarchia borbonica. Tutti questi fattori comportavano la conseguenza che in gran parte del Meridione il nuovo Stato fosse privo di sostegno e ...
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IMBRIANI, Giorgio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 28 apr. 1848 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Aveva solo due anni quando con la madre e cinque fratelli si ricongiunse al padre che la repressione [...] borbonica del 1849 aveva costretto all'esilio in Piemonte. Compì gli studi elementari a Torino e quelli medi a Pisa. Quando poi, nel 1860, crollato il Regno delle Due Sicilie, la famiglia poté tornare a Napoli, il giovane I., dotato d'intelligenza ...
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TAJANI, Diego
Patriota, magistrato e uomo politico, nato a Cutro (Catanzaro) l'8 giugno 1827, morto a Roma il 2 febbraio 1921. Laureatosi in giurisprudenza nel 1850 e datosi all'avvocatura, assunse (1858) [...] , dei superstiti della spedizione di Sapri e particolarmente di Giovanni Nicotera. Perseguitato per questo fatto dalla polizia borbonica, emigrò volontariamente in Piemonte ed entrò (1858) nella magistratura subalpina. Durante la seconda guerra d ...
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Nome («gli offesi») con cui si designarono durante la guerra di successione spagnola (1701-13) i partigiani di Carlo d’Asburgo, avversari dei seguaci di Filippo di Borbone. Centro degli A. fu la Catalogna, [...] ove continuarono a cospirare contro la nuova dinastia borbonica. Fautori della restaurazione dell’assolutismo, nel 1827 tentarono un’insurrezione che costò la vita ai loro capi. ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...