Artù
Teresa Buongiorno
Il re della Tavola Rotonda
L'inventore della Tavola Rotonda, il capo della resistenza bretone contro i Sassoni, è esistito davvero o è soltanto un'invenzione letteraria? Nel 6° [...] si ispirò il normanno Robert Wace per il suo Romanzo di Bruto (1155), nel quale si parla di una Tavola Rotonda attorno a fa risalire a Giuseppe d'Arimatea, evangelizzatore della Britannia. Secondo la leggenda il Gral era il recipiente (un calice o ...
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Marsiglia (Marsilia)
Adolfo Cecilia
Città della Francia meridionale, sul Mediterraneo, all'estremità orientale del golfo del Leone.
Per la sua posizione è, oltre che sbocco naturale della valle del Rodano, [...] di assedio a M., la punse, affidandone poi il proseguimento a Bruto. In Pd IX 91-93, nel contesto della lunga descrizione 82-87), l'influenza di una carta terrestre costruita secondo la descrizione geografica di Orosio.
Tra gli antichi commentatori, ...
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Tarquinio il Superbo (Tarquino)
Clara Kraus
Ultimo dei sette re di Roma. Secondo la tradizione liviana (I XLVIII-LX), si sarebbe impossessato del potere dopo aver fatto uccidere Servio Tullio e avrebbe [...] di essere posto nel Limbo per aver liberato Roma dal giogo di un re crudele (cfr. Livio II II; v. BRUTO, Lucio Giunio). Una seconda menzione del personaggio è implicita nell'espressione li re Tarquini, con cui si conclude l'elenco de li sette regi in ...
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Educatore e umanista (Feltre 1378 circa - Mantova 1446). Prof. di retorica a Padova (1421), a lui si deve la fondazione (1423) a Mantova del primo istituto di istruzione in cui venissero realizzati gli [...] la scuola secondo una disciplina di uguaglianza per tutti, di rispetto per l'individualità di ciascuno, di mutua fiducia, di ordine, e annoverò tra i suoi allievi letterati, religiosi e uomini di stato.
Vita e attività
Nacque da Bruto dei Rambaldoni ...
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Figlio (n. 75 - m. 35 a. C.) di Gneo P. Magno il triunviro, assisté all'uccisione del padre, mentre lo accompagnava in Egitto, e da allora si prefisse il compito di vendicarlo e assunse, in relazione a [...] dopo la sconfitta di Munda. Alla morte di Cesare non si unì con Bruto e Cassio, troppo diversi da lui, e sembrò al senato l'uomo una potente flotta a Marsiglia. Ma dopo la costituzione del secondo triunvirato egli fu proscritto; a ciò rispose con la ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ° e il 3° sec. il l. subì una profonda trasformazione. Nella seconda metà del 3° sec. sorse a Roma una letteratura latina, primitiva in filosofia, giurisprudenza: M. Manilio, Q. Tuberone, D. Giunio Bruto, P. Rupilio, Spurio Mummio, C. Fannio, Q. Mucio ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] di Licinio Calvo, Giulio Cesare, Asinio Pollione, Celio Rufo, Bruto. Altro grande oratore fu Ortensio Ortalo, della scuola asiana nei grandi movimenti politici e sociali del tempo. Secondo lo spirito dell’eloquenza ottocentesca continuò, nel 20° ...
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Poeta latino (n. Forum Iulii, od. Fréjus, 69 a. C. - m. 26 a. C.). Fu con Ottaviano alla battaglia di Azio e come premio dell'opera prestata venne fatto prefetto d'Egitto; ma, esaltatosi per la sua fortuna, [...] che lo celebrò nella 6a egloga, gli dedicò la 10a e, secondo Servio, ne avrebbe fatto il panegirico alla fine delle Georgiche, col nome di Licorida la mima Citeride (nome d'arte della liberta Volumnia, che fu amante anche di Bruto e di Antonio). ...
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(gr. Θερσίτης, lat. Thersites) Eroe etolico figlio di Agrio; coi suoi fratelli Onchesto, Protoo, Celeutore, Licopeo e Melanippo cacciò dal trono di Calidone lo zio Eneo divenuto troppo vecchio per difendersi. [...] dal bastone di Ulisse, si accascia fra le risate di scherno. Secondo i poeti ciclici morì ucciso a pugni da Achille sdegnato di e vigliacco.
Il personaggio omerico ricompare nel Troilo e Cressida (1602) di W. Shakespeare dov'è un cinico bruto. ...
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MICHELANGELO Buonarroti
Pietro Toesca
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese la cui podesteria, insieme con quella del vicino castello di Chiusi in Casentino, era allora tenuta per Firenze dal fiorentino [...] e da definire (Lotta dei Centauri, uno dei primi lavori; Bruto). Non è dubbio che sempre quelle sculture non finite esprimano al capo troncato e pur si volge a guardare l'ucciso. Nel secondo pennacchio, l'affresco di David e Golia è una visione di ...
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brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione.
tu quoque, Brute, fili mi?
(lat. «anche tu, Bruto, figlio mio?»). – Parole che, secondo la tradizione, Cesare prima di morire avrebbe rivolto a Marco Bruto riconoscendolo tra i suoi uccisori. Si ripetono talora (spesso nella forma abbreviata...