VIRGILIO
Augusto ROSTAGNI
Salvatore BATTAGLIA
. Publio Virgilio Marone (Publius Vergilius Maro) fu, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, il massimo poeta di Roma; [...] e Niso, ecc.) e di compianto per le rovine che la violenza semina fra gli uomini. È ancora, in certo senso, come le Bucoliche e le Georgiche, il poema del dolore. Ma più che mai sopra il campo insanguinato della vita e della storia l'autore vede ...
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Componimento caratteristico della poesia pastorale, spesso allegorico e in forma dialogica, che idealizza la vita campestre. Il nome, già usato per indicare i brevi componimenti poetici raccolti antologicamente [...] in un volume, fu adoperato al plurale dai grammatici latini come altro titolo delle Bucoliche di Virgilio; da qui derivò l’uso ristretto al particolare genere. ...
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Grammatico latino (4º-5º sec. d. C.); maestro di grammatica a Roma, famoso interprete di Virgilio, di cui scrisse un prezioso commento giuntoci in varî mss. dal 9º sec. Questo contiene una Vita di Virgilio [...] e il commento all'Eneide, alle Bucoliche e alle Georgiche, condotto con metodo scolastico, con molte osservazioni grammaticali e retoriche e interessanti cronografie: dominante nel commento è la presentazione di Virgilio come il "savio" per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simultaneita del diverso, smarrimento di identita e nuovi modelli culturali: Virgilio
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Publio [...] cieca che priva del senno e conduce all’infelicità. La forza della passione che ogni cosa vince (Amor omnia vincit, Bucoliche, X) non può essere arginata, ma solamente trovare conforto e sollievo nel canto.
Le Georgiche tra necessità del lavoro e ...
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Coridone
Clara Kraus
. - Nome di pastore coniato dai poeti bucolici, derivante secondo Servio (ad Ed. II 1 " Formosum pastor Corydon ardebat Alexim ") da corydalus, un uccello canoro dalla dolce voce, [...] si sarebbe compiaciuto di sentirne tessere le lodi. Analogamente altrove (ad Ed. VII 21) lo stesso Servio riferisce che molti considerano l'intera Bucolica VII un'allegoria, nella quale C. sarebbe Virgilio e Dafni Cesare Ottaviano.
Il clima della II ...
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Commentatore di Dante (Imola 1338 circa - Ferrara 1387 o 1388). Insegnò grammatica a Bologna, dove nel 1375 lesse la Divina Commedia di cui lasciò un ampio e vivace commento in latino, e poi (1376) a Ferrara. [...] Commentò anche Lucano, Valerio Massimo, le tragedie di Seneca, le Bucoliche e le Georgiche di Virgilio, e il Bucolicum carmen del Petrarca; scrisse il Romuleon, storia di Roma sino a Diocleziano, e il Libellus augustalis, concisa storia degli ...
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Letterato (Firenze 1438 - ivi 1488), il minore dei fratelli di Luigi; anch'egli dedito alle speculazioni bancarie, si associò al fratello Luca e fu travolto nel fallimento di questo; protetto dai Medici, [...] ebbe da Lorenzo incarichi e al suo protettore dedicò (1481) una mediocre traduzione delle Bucoliche di Virgilio; espose in ottave i passi più notevoli del Vangelo, compose sonetti amorosi, un poemetto in ottave sulla Passione di Cristo, una Vita ...
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VALLETTA, Nicola
Raffaele Corso
Giurista nato in Arienzo nel 1750, morto il 21 novembre 1814 in Napoli dove professava istituzioni civili.
Scrisse opere di diritto romano, canonico, feudale, napoletano; [...] compose anacreontiche ed epigrammi e rifece in dialetto napoletano le odi di Orazio (Orazio allo Mandracchio) oltre a traduzioni (Bucoliche di Virgilio, Salmi, ecc.). Ma l'operetta che lo fa annoverare tra i precursori degli studî sulle superstizioni ...
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buccolico
Enrico Malato
. L'aggettivo è usato una sola volta da D. (Pg XXII 57), come attributo della poesia di Virgilio, 'l cantor de' buccolici carmi, indicato con questa perifrasi con chiaro riferimento [...] più avanti (vv. 70-72) Stazio rivolgerà al poeta mantovano, parafrasando i primi versi della quarta egloga delle sue Bucoliche. Il richiamo alle Bucoliche invece che all'opera maggiore di Virgilio, e in particolare ai vv. 5-7 della quarta egloga, si ...
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Letterato (Faenza 1762 - Ravenna 1850). Si laureò in legge a Roma e, tornato a Faenza, ebbe alti incarichi al tempo della repubblica e del regno italico; fu nominato senatore nel 1848. Più che per gli [...] scritti originali (versi, prose accademiche, ecc.) è noto per le traduzioni degli Inni di Callimaco, delle Bucoliche e Georgiche virgiliane, ecc. ...
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bucolica
bucòlica (ant. buccòlica) s. f. [dal lat. bucolĭca, femm. dell’agg. bucolĭcus (v. bucòlico), sostantivato nel lat. tardo]. – Genere di poesia caratterizzato da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre,...
bucolico
bucòlico (ant. buccòlico) agg. e s. m. [dal lat. bucolĭcus, gr. βουκολικός «pastorale», der. di βουκόλος «pastore di buoi»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla bucolica; poesia b., genere b., poeta b.; cantor de’ buccolici carmi (Dante),...