Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] natura la forza della propria attività e «le forze selvaggiamente indipendenti far servire a consapevoli disegni» (p. 52 allo studio filosofico destinato a sostituire i precedenti compendi buoni soltanto, secondo le parole di Spaventa, a educare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] universo e ogni sua parte, delle pene e de’ premi de’ buoni e de’ malvagi, che costituiscono il fondo della metafisica e della altra occupano e occuperanno sempre le menti di tutti gli uomini, selvaggi, barbari, culti, ignoranti, dotti (pp. 190 e seg ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] in questo campo è fondamentale) di una tecnica irreprensibile. Un buon libro di storia delle idee deve essere a un tempo ambizioso intellettuale. Il "pensiero popolare" non è un "pensiero selvaggio" nel senso che a questa espressione ha dato Lévi- ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Mario Pagano
Carla De Pascale
Il pensiero di Pagano, giurista, filosofo, letterato, esponente fra i più rilevanti dell’Illuminismo meridionale, merita di essere preso in esame dalla nostra [...] e indifesi, così le società esordiscono in un iniziale stato selvaggio per passare poi a uno barbarico, e finalmente accedere alla e chiare. Allora alla guerra subentra la pace, frutto di buoni costumi oltre che di una sana economia. La decadenza ha ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Mosca
Pierpaolo Portinaro
Gaetano Mosca, professore di diritto pubblico e studioso di scienza politica, è il caposcuola di quella che da lui è stata denominata dottrina della classe politica [...] costante, che avviene in tutte le società umane dalle più civili a quelle appena uscite dallo stato selvaggio» (p. 583). Da buon positivista, lo studioso palermitano crede nell’esistenza di leggi naturali della società: fra queste non annovera però ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] perduta e immediatamente riceve l'incarico d'interporre i suoi buoni uffici per ottenere alcuni "presenti" che le "lor la cattedra di filosofia allo Studio di Pisa, come collega di Selvaggio Ghettini. Qui rimase fino al 1559. Dopo di che si assentò ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] tre epoche o condizioni di vita dell’umanità: lo stato selvaggio, la barbarie, la civiltà. Per Turgot, essendo il (e in tutte le sue opere) può essere definito a buon diritto «dialettico» (nel significato hegeliano di questa parola). E infatti ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, non coltivata: L’olmo fronzuto, e ’l...
bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti Che mostravan aver sì b. core (Berni);...