PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] per quest'opera sono quelli del pisano Francesco Traini (v.) e di un singolare allievo indiretto di Giotto, BuonamicoBuffalmacco (v.), noto ai suoi tempi come protagonista di scherzi e celie (Bellosi, 1974).Questi affreschi potrebbero essere un ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] a Napoli. Alcuni monumenti italiani del sec. 14° rivelano parallelamente una tendenza opposta: a Pisa, nel Camposanto, BuonamicoBuffalmacco (v.) assegnò all'inferno una superficie uguale a quella riservata all'intero g. universale e Satana in trono ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] Conques, che mostra il castigo di almeno cinque (forse di sette) peccati capitali. A partire dall'innovazione di BuonamicoBuffalmacco nel Camposanto di Pisa, negli anni intorno al 1330, l'inferno viene diviso in luoghi differenti, ciascuno dedicato ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] G. Milanesi, I, Firenze 1878, pp. 506 s.) ne ignorava il vero autore e li riferiva al fiorentino BuonamicoBuffalmacco, che non sarebbe riuscito a completarli. Alla disinformazione vasariana si deve il precoce smarrimento di ogni memoria storica del ...
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GIOVANNI II il Buono, Re di Francia
M. Di Fronzo
Figlio di Filippo VI di Valois e di Giovanna di Borgogna, G. nacque il 24 aprile 1319 a Le Gué de Maulny presso Le Mans (dip. Sarthe). Il 28 luglio del [...] immagine dell'Incontro dei tre vivi e dei tre morti (cc. 321v, 322), dal Trionfo della morte dipinto a Pisa da BuonamicoBuffalmacco (v.) verso il 1336 (Les fastes du Gothique, 1981, nr. 267; Sterling, 1987, p. 110, nr. 13) e avesse elaborato le ...
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VASARI, Giorgio
P. Barocchi
Pittore, architetto e scrittore, nato ad Arezzo nel 1511 e morto a Firenze nel 1574.
Sin dalla prima edizione delle Vite, pubblicate a Firenze presso l'editore Lorenzo Torrentino [...] Veneziano), gli accidenti contrari alle fatiche degli artisti (vita di Barna), la "straccurataggine" dei burlevoli (vita di BuonamicoBuffalmacco), il rapporto tra gli "inventori" figurativi e gli storici (vita di Duccio di Buoninsegna), l'onore e l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Giotto segna un punto di non ritorno per tutta la pittura italiana. Già [...] (Lippo di Benivieni, attivo fra 1296 e 1327; il Maestro di Figline, attivo nella prima metà del XIV secolo; BuonamicoBuffalmacco, attivo fra 1314 e 1351 ca.), già nel terzo decennio del secolo si assiste a una piena identificazione tra Giotto e ...
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MAESTRO della S. CECILIA
V. Santoleri
Pittore anonimo, attivo a Firenze nel primo quarto del sec. 14°, così denominato dal dossale con S. Cecilia (Firenze, Uffizi), databile intorno al 1304 e proveniente [...] di Giotto, di cui è ritenuto allievo e in certa parte collaboratore; taluni lo hanno invece identificato con BuonamicoBuffalmacco (Venturi, 1908; Sirén, 1924). Tra le attribuzioni proposte si segnalano: la Madonna dell'antica chiesa fiorentina di S ...
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GHIBERTI, Lorenzo
P. Réfice
Orafo, scultore, trattatista, architetto e pittore fiorentino (1378-1455), autore, negli ultimi anni della sua vita, dei Commentari, che costituiscono, per quanto riguarda [...] . 35). A Giotto fanno seguito i suoi discepoli, Stefano, Taddeo Gaddi, Maso di Banco. Chiude la sequenza dei fiorentini BuonamicoBuffalmacco, mentre la scuola 'romana' - vale a dire non fiorentina e non senese - è rappresentata da Pietro Cavallini e ...
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STEFANO FIORENTINO
Pittore fiorentino, allievo di Giotto, attivo dall'ultimo decennio del Duecento alla prima metà del Trecento.L'artista è ricordato per la prima volta nel 1347, quando compare come [...] S. tra i migliori maestri "che siano stati da Giotto in fuori" insieme a Cimabue, Bernardo Daddi e BuonamicoBuffalmacco. Filippo Villani (De origine civitatis Florentiae; 1400 ca.), esaltandone le doti di mimesi naturalistica, lo definisce "scimmia ...
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