Poeta e uomo politico romeno (Răşinari, Transilvania, 1881 - Ciucea 1938); esponente del movimento irredentistico transilvano, membro del governo provvisorio della Transilvania nel 1918, dopo l'unione [...] della regione alla Romania fu ministro dell'Istruzione e quindi dei Culti e delle Arti (1919-21). Nel 1932 fondò il partito nazionale agrario, fusosi nel 1935 col partito nazional-cristiano di A. C. Cuza. Presidente del Consiglio il 28 dic. 1937, si ...
Leggi Tutto
Militare e scrittore inglese (Tremadoc, Galles, 1888 - Bovington, Dorset, 1935). Dapprima archeologo orientalista (partecipò tra l'altro agli scavi inglesi di Carchemish, sulla riva occid. dell'alto Eufrate, [...] e assieme a C. L. Woolley iniziò la pubblicazione dei risultati: Carchemish, I, 1914), nel corso della prima guerra mondiale pillars of wisdom (post., 1935; ancora in vita L., ne fu divulgata una edizione ridotta, The revolt in the desert, 1927). ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Ατέλλα) Antica città osca della Campania che, per la posizione e le risorse del suo territorio, ebbe vita fiorente, sopravvivendo fino al sec. 11°. Entrò nell’orbita romana nel 338 (o 313) a.C.; [...] attestata per la prima volta nel 592 e fino al 649, fu poi ripristinata nel 1049 ad Aversa.
Ad A. ebbe origine la il settenario e il senario giambico e il settenario trocaico. Fiorita nel 2° sec. a.C., decadde nel 1° sec. dell’Impero (con Mummio). ...
Leggi Tutto
Poeta spagnolo (Siviglia 1902 - Città di Messico 1963). A Siviglia strinse amicizia con P. Salinas, E. Prados e M. Altolaguirre. In esilio, ha insegnato in varie università europee e americane. Le sue [...] poesie inedite nel 1936 in La realidad y el deseo, che fu accolta con grande favore dalla critica e che si andò ampliando con poeti della "generazione del '27", dopo la guerra civile C. ha ricercato un'espressione poetica diretta, una tematica umana ...
Leggi Tutto
(gr. Αἰακός) Nella mitologia greca, figlio di Zeus e di Egina, nato nell’isola che da questa prese il nome. Zeus, pregato da E., avrebbe popolato l’isola mutando in uomini le formiche (➔ Mirmidoni). Padre [...] e bisnipote di Eaco. Il primo sovrano Eacide storicamente accertato fu Tharỳpas (n. 440 a.C. ca.) che avviò l’unificazione dell’Epiro. Suo successore fu Alceta I, alla cui morte il governo fu assunto dai suoi due figli, Neottolemo I e Aribba, dando ...
Leggi Tutto
Poeta latino (n. Pesaro 170 - m. intorno all'84 a. C.); di origine servile, ebbe nella sua lunga vita rinomanza e fortuna. Fu poeta, immaginoso e fecondo, soprattutto di tragedie (restano 45 titoli con [...] 700 versi in brevi frammenti), in alcune delle quali imitò Sofocle ed Euripide, d'argomento romano (praetextae) erano invece: il Brutus, che si riferiva alla cacciata da Roma di Tarquinio il Superbo; il ...
Leggi Tutto
Letterato romano (109-32 a. C.); di nobile famiglia, seguace della filosofia epicurea, visse ad Atene dall'87 al 65: nelle guerre civili si mantenne neutrale; accrebbe le ricchezze ereditate col commercio [...] , raccolta di notizie sugli avvenimenti di Roma dalla fondazione ai suoi tempi, e in greco un libro sul consolato di Cicerone. Fu il primo dei grandi editori romani e pubblicò libri latini e greci; particolarmente, dal 45 in poi, le opere di Cicerone ...
Leggi Tutto
Poeta greco (circa 295 - circa 215 a. C.) di Alessandria; egli stesso volle chiamarsi Rodio a causa del suo lungo soggiorno a Rodi, dove, secondo la tradizione, si sarebbe recato in seguito alla polemica [...] sua arte si rivela squisita; grande è nel terzo libro, dove con finezza d'indagine psicologica è narrato il romanzo d'amore di Medea. Il poema fu imitato da Varrone Atacino e Valerio Flacco; al terzo libro s'ispirò Virgilio per l'episodio di Didone. ...
Leggi Tutto
Poeta (Aldeburgh, Suffolk, 1754 - Trowbridge 1832). Dopo la pubblicazione di due poemetti (Inebriety, 1775, anonimo, e The candidate, 1780), ottenne l'amicizia di Burke che lo aiutò a pubblicare i poemetti [...] Altre opere: Tales in verse (1812); Tales of the hall (1819). Il realismo di C. rappresentò un'antitesi al paesaggio idillico di Goldsmith, anticipando Wordsworth. Fu assai apprezzato da Uliss Arentin, da Hazlitt e dal cardinal Newman. M. Praz lo ha ...
Leggi Tutto
Grammatico latino (sec. 5º-6º d. C.) di Cesarea in Mauritania; visse a Bisanzio, dove insegnò lingua latina sotto l'imperatore Anastasio. Compose la maggiore opera di grammatica latina a noi pervenuta, [...] ), compila da latini (da Varrone a Flavio Cafro) con abbondanti citazioni di autori. La fortuna dell'Institutio fu grande, soprattutto nel Medioevo, e certa sua terminologia e altre particolarità tecniche sopravvivono tuttora. Compose varî altri ...
Leggi Tutto
kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...