Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] (2007).
Nell’Italia meridionale continentale si tende ad adoperare, in alternanza con l’ausiliare avere, il verbo tenere: saccio ca tienə lu fuoc’allumato (Luigi Molinaro) «so che hai acceso il fuoco». Questa costruzione perifrastica c’è anche in ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] , -anis; Poggibonsi (Siena) da Poggio Bonizzi, da un personale germanico Bonizo; Camaldoli (frazione di Poppi nell’Aretino) da Ca(mpo) e il personale Maldo; Curtatone (in provincia di Mantova) da curtis «corte» e il personale Attone, forma obliqua ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] sorda e sonora rese in ortografia con chj [ɕ] e ghj [ɟ], e sempre intense se post-toniche: chjamà [ɕaˈma] «chiamare», ghjoculu [ˈɟogulu] «gioco», ochju [ˈoɕ:u] «occhio», piènghje [ˈpjεnɟe] «piangere», aghja [ˈaɟ:a] «aia» (Dalbera-Stefanaggi 1991 ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] sino a quando i Magiari, di stirpe ugro-finnica, stanziati prima nella zona del Caucaso e poi (metà 9° sec. ca.) fra il Don e lo Dnepr, sotto la pressione dei Peceneghi, si spostarono verso Occidente insediandosi nell’896 nella pianura pannonica ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] agirono fortemente sulla legislazione orale e trovarono infine espressione codificata nella compilazione della Mishnāh di Rabbī Yĕhūdāh ha-Nāśī (200 ca. d.C.). Successivamente (3°-6° sec. d.C.) si propose l’accordo tra la legge rivelata (Tōrāh) e la ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a NO con il Panama, a SO con l’Ecuador, a S con il Perù, a SE con il Brasile, a E e NE con il Venezuela; ha in tutto 5240 km di frontiere terrestri e 2900 km di [...] il più importante nucleo di composizioni rinascimentali e barocche del Nuovo Mondo. Il primo importante maestro di cappella fu G. Fernandez Hidalgo (ca. 1553-1620). Nel 1783 si aprì il primo teatro d’opera e nel 1846 E. Price (1819-1863) fondò la ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] 2008):
Pir meu cori allegrari,
ki multu longiamenti
senza alligranza e ioi d’amuri è statu,
mi riturno in cantari,
ca forsi levimenti
la dimuranza turniria in usatu
di lu troppu taciri
È immediatamente percepibile la fonetica siciliana, ma lo sono ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] . Già nel Pentamerone, nella settima novella del XII libro, la fanciulla che va a cercare lumachine recita: "iesce, iesce, corna / ca mammata te scorna, / te scorna 'ncoppa l'astreco / che fa lo figlio mascolo"; due generazioni or sono in Piemonte si ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] alla pronuncia reale: ad es., a Corsano (Lecce) c’è il detto puru all’infernu, è meju cu vai a cavaddru ca all’ampede «anche all’inferno è meglio andare a cavallo che a piedi»).
In Sicilia, il dialetto scritto e letterario appare sostanzialmente ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] tra i diversi esiti, francesi e italiani, delle basi etimologiche latine o germaniche: per es., dato che i nessi lat. ca, ga in italiano si mantengono e in francese si palatalizzano in /ʧa/, /ʒa/ (anticam. /ʤa/), le voci italiane con palatalizzazione ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...