LAMBERTI, Mosca
Renzo Nelli
A dispetto della imperitura notorietà regalatagli da Dante (che lo colloca tra i dannati, come seminatore di discordia: Inferno, XXVIII, 103-111) e dallo stuolo dei suoi [...] case, palazzi e quelle munite torri che valsero loro l'accusa di superbia mossa da Dante per bocca di Cacciaguida (Paradiso, XVI, 110).
Uno degli episodi più significativi della vita del L. è l'assassinio di Buondelmonte Buondelmonti (10 ...
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Della Scala, Alboino
Eugenio Chiarini
, Figlio di Alberto, successe nella signoria di Verona al fratello Bartolomeo, dal marzo 1304 al novembre del 1311, avendo al suo fianco, dal 1308, il minor fratello [...] : e s'io al vero son timido amico (XVII 118) ". Proprio là, incalza la Fasoli, dove i due principi evocati da Cacciaguida figurano come i soli benemeriti in un generale processo di corruzione: " il loro elogio, l'elogio della loro cortesia, sono la ...
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contingenza
Alfonso Maierù
. Il vocabolo indica la proprietà delle cose soggette a generazione e quindi le cose stesse generabili e corruttibili, che non hanno ragione di necessità, risolvendosi in [...] alla conoscenza eterna propria di Dio (tutta è dipinta nel cospetto etterno, v. 39); nel seguito del discorso, Cacciaguida affronta il problema della prescienza divina in rapporto alla necessità o meno degli eventi futuri, problema che D. trovava ...
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Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] zelo di s. Tommaso, che si prepara a sciogliere il secondo dubbio (XIII 36 a batter l'altra [paglia] dolce amor m'invita). Cacciaguida dirà di sé, partecipe di una legge divina, 'l sacro amore in che io veglio / con perpetüa vista e che m'asseta / di ...
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milizia
Sebastiano Aglianó
È presente nel Convivio, nel Purgatorio e numerose volte nel Paradiso, dove la tradizione manoscritta presenta spesso la caratteristica deviazione malizia, senza peraltro [...] alla nobiltà di sangue, al momento della composizione della terza cantica, concorrono a dare un eccezionale rilievo alla dichiarazione di Cacciaguida che lo 'mperador Currado lo cinse de la sua milizia (Pd XV 140); a non sentirlo si rischia di non ...
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radice
Domenico Consoli
Raramente in senso proprio: I' ho veduto già senza radice / legno ch'è per omor tanto gagliardo, / che que' che vide nel fiume lombardo / cader suo figlio, fronde fuor n'elice [...] , Pg XX 43) con la quale lo spirito vuol metaforicamente ricordare di esser stato " capostipite " della trista dinastia francese; anche Cacciaguida, usando la voce nello stesso senso, dice al lontano nipote: O fronda mia... / io fui la tua radice (Pd ...
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tempia
Alessandro Niccoli
Un diretto riferimento alle due regioni temporali si ha nella descrizione della metamorfosi di Francesco Cavalcanti che, dopo aver assunto la forma umana in tutto il corpo [...] cadavere di Melanippo: non altrimenti Tidëo si rose / le tempie a Melanippo per disdegno (If XXXII 131).
L'invettiva di Cacciaguida contro la compagnia malvagia e scempia dei Bianchi esuli si conclude con la profezia che, poco dopo il distacco di D ...
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festa
Luciano Graziuso
La voce ricorre in D. con significati diversi e sempre in poesia; è assente nell'Inferno.
Indica il giorno preciso, la festa di Tommaso apostolo (il 21 dicembre), in Pd XVI 129; [...] 'accoglienza amica...); così anche in Pd XV 84 non ringrazio / se non col core a la paterna festa, l'accoglienza di Cacciaguida. In questa accezione ricorre anche, secondo un uso vivo ancor oggi, la locuzione ‛ far f. a qualcuno ': Sordello è l'anima ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] quello a parte, / sì ch'è forte a veder qual più si falli), con in più la r. equivoca su falli. Così, nelle parole di Cacciaguida, Pd XVII 54-63, se la r. avvicina lo strale e il sale all'altrui scale, l'assonanza che vi s'intreccia li congiunge ...
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sole
Antonietta Bufano
Giorgio Stabile
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il termine è di alta frequenza nelle opere dantesche, ove assume una vasta gamma di valori, da quelli strettamente naturali [...] altre occorrenze in cui lo splendore dei beati è paragonato al riverbero del s., cfr. IX 114, e XVII 123 La luce [di Cacciaguida] ... si fé... corusca, / quale a raggio di sole specchio d'oro. In Pg XXXI 121 è detto che il grifone si specchiava negli ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...