primizia
Guido Favati
In Pd XVI 22 figura come appellativo di Cacciaguida, cui D. si rivolge indicandolo così come il capostipite della sua famiglia: Ditemi dunque, cara mia primizia, / quai fuor li [...] vostri antichi; in XXV 14 indica invece s. Pietro in quanto primo dei pontefici: egli è la primizia / che lasciò Cristo d'i vicari suoi.
Ha invece il senso di " anticipo " (Sapegno) o meglio ancora di ...
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Nerli
Simonetta Saffiotti Bernardi
Antica e nobile famiglia fiorentina ricordata da Cacciaguida, insieme con i Vecchietti, come esempio della semplicità dei suoi tempi, in quanto i suoi membri, pur [...] rivestendo un ruolo importante nella vita della città, sia per censo che per origine, erano contenti a la pelle scoperta, / e le sue donne al fuso e al pennecchio (Pd XV 116-117).
La più antica memoria ...
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Buondelmonti
. Famiglia magnatizia fiorentina, inurbatasi verso la metà dell'XI secolo. Cacciaguida, in Pd XVI 66, ricorda questo fatto che fa risalire all'errato atteggiamento della Chiesa e dei guelfi [...] nei confronti dell'imperatore: Se la gente ch'al mondo più traligna / non fosse stata a Cesare noverca / ... sariesi... in Valdigrieve i Buondelmonti. Per D. infatti i B. sono particolarmente colpevoli ...
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bis
Andrea Mariani
L'avverbio latino appare nel contesto dell'indirizzo di Cacciaguida a D., in Pd XV 30 sicut tibi cui / bis unquam coeli ianüa reclusa?, " a chi altro la porta del cielo è stata aperta, [...] insieme, con l'avverbio bis riferito a un verbo in un tempo passato (ianua coeli reclusa [est]) perché Cacciaguida, illuminato dalla conoscenza del futuro nella mente di Dio, considera tanto sicura e immancabile la definitiva accoglienza di D ...
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Della Scala, Cangrande
Girolamo Arnaldi
Nel terzo e ultimo dei canti in cui si distende l'episodio di Cacciaguida (Pd XVII), D. chiede all'avo di spiegargli il senso delle parole gravi che, durante [...] le chiose / di quel che ti fu detto, vv. 94-95), punto che viene ancora ribadito, mediante una similitudine (la risposta di Cacciaguida sta ai dubbi di D. ‛ come la trama all'ordito '), nella terzina (vv. 100-102) che chiude questa prima parte del ...
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sanguis
Il vocabolo latino ricorre nelle parole, tutte in latino, con cui Cacciaguida saluta D.: O sanguis meus, o superinfusa / gratïa Dei... (Pd XV 28); l'esordio del saluto riecheggia le parole con [...] cui Cesare è chiamato da Anchise in Aen. VI 835 ...
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tibi
Dativo del pronome latino, riferito a D. nell'apostrofe con cui Cacciaguida lo accoglie nel cielo di Marte: O sanguis meus... sicut tibi cui / bis unquam coeli ianua reclusa? (Pd XV 29).
Un'altra [...] occorrenza del pronome si registra nel ‛ descort ' trilingue: Rime dubbie V 2 quid tibi feci, / che fatta m'hai così spietata fraude ...
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favella
Antonietta Bufano
Se per il Buti al non con questa moderna favella con cui Cacciaguida si rivolge a D. (Pd XVI 33) è sufficiente la chiosa " non al modo che parlo ora io Dante ", altri commentatori [...] , volendo o scrivere o parlare di alcuna cosa di qualche momento, scrivevano o parlavano latino... e che così parlasse Cacciaguida, dalle sue stesse parole ci si fa manifesto, quando disse: ‛ O sanguis meus ', ec. "; " in latino " intende anche il ...
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ianua
È nel senso proprio di " porta ", fra le parole latine con cui Cacciaguida accoglie D.: O sanguis meus... sicut tibi cui / bis unquam coeli ianüa reclusa? (Pd XV 30). Per l'espressione, cfr. Ps. [...] 77, 23 " ianuas coeli aperuit " ...
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vitale
Alessandro Niccoli
Nell'ambito di un'ampia e coerente metafora, lo usa Cacciaguida in senso figurato con il valore di " che dà e mantiene la vita ", per assicurare D. che la sua poesia sarà fonte [...] di benefico ammaestramento per gli uomini: Pd XVII 131 se la voce tua sarà molesta / nel primo gusto, vital nodrimento / lascerà poi, quando sarà digesta.
Bene il Grabher: " gusto, nodrimento, digesta ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...