superinfusa
Giorgio Brugnoli
È hapax della latinità dantesca in Pd XV 28, nell'allocuzione di Cacciaguida: O sanguis meus, o superinfusa / gratïa Dei, sicut tibi cui / bis unquam coeli ianüa reclusa?, [...] D. vi perviene per gradus (Pietrobono). L'incongruenza rimane, e non si può sanare se non spostando le parole di Cacciaguida sul piano di un procedimento allusivo ben determinato, a cui D. si sentisse tanto obbligato da preterire, di fronte a un ...
Leggi Tutto
Montemalo
Odierno Montemario, colle dominante Roma a nord-ovest della città; ricordato da Cacciaguida, allorché depreca il progressivo degenerare dei costumi fiorentini al confronto della purezza del [...] tempo antico: Non era vinto ancora Montemalo / dal vostro Uccellatoio, che, com'è vinto / nel montar sù, così sarà nel calo (Pd XV 109).
Il confronto fra i due colli, l'uno prospicente Roma, l'altro Firenze, ...
Leggi Tutto
sicut
La particella latina (" come ") ricorre, con valore interrogativo, tra le parole con cui Cacciaguida accoglie D. nel cielo di Marte: O sanguis meus... sicut tibi cui / bis unquam coeli ianüa reclusa? [...] (Pd XV 29) ...
Leggi Tutto
o
La particella latina, adoperata a introdurre un vocativo, apre il saluto con cui Cacciaguida accoglie D.: O sanguis meus, o superin fusa / gratïa Deï, sicut tibi cui / bis unquam coeli ianüa reclusa? [...] (Pd XV 28) ...
Leggi Tutto
Arcu, de
Appellativo di un Moronto che è stato identificato con il fratello di Cacciaguida antenato di Dante. Nelle carte della Badia fiorentina, all'anno 1076, sono infatti ricordati " filii et nepotes [...] Morunci de Arcu " e, sulla base di questa notizia, L. Passerini (Della famiglia di D., in D. e il suo secolo, Firenze 1865, 58) presuppone l'esistenza di una famiglia affine agli Alighieri, discesa appunto ...
Leggi Tutto
Ormanni
Arnaldo D'addario
. Consorteria consolare fiorentina di illustri cittadini, che al tempo di Cacciaguida aveva compiuto quasi per intero il proprio ciclo storico, ed era già nel calare (Pd XVI [...] 89): nella seconda metà del secolo due documenti editi dal Lami (8 agosto 1165 e 10 settembre 1178) ne ricordano, infatti, alcuni membri che ormai portano il cognome di Foraboschi col quale sono meglio ...
Leggi Tutto
Sannella, Della
Arnaldo D'addario
Consorteria fiorentina, politicamente e socialmente importante già ai tempi di Cacciaguida, che l'accomuna in questa valutazione di potenza ai Dell'Arca, ai Soldanieri, [...] agli Ardinghi e ai Bostichi (Pd XVI 92). I Della S. erano anche signori di terre e di castelli nel contado di Firenze, a Limite presso Empoli, a Gavignano, Montaione e Colle, in Val d'Elsa.
Il Gamurrini ...
Leggi Tutto
meus
Il nominativo del possessivo latino è adoperato, con funzione di vocativo, nell'apostrofe con cui Cacciaguida si rivolge a D.: O sanguis meus... (Pd XV 28; cfr. Aen. VI 83 " proice tela manu, sanguis [...] meus ") ...
Leggi Tutto
Famiglia fiorentina, che si diceva di origine romana e che appartenne alla piccola nobiltà cittadina per titoli ottenuti e cariche ricoperte. Ramo della potente famiglia degli Elisei, derivò il suo nome, [...] afferma Dante (Par., XV, 138), da una Aldighiera di "Val di Pado" (appartenente forse agli Aldighieri di Ferrara), andata sposa a Cacciaguida (n. Firenze, secondo i dati astrologici che ne dà Dante in Par., XVI, 34-38, nel 1091 o, secondo una diversa ...
Leggi Tutto
rogna
Domenico Consoli
Malattia della pelle, detta anche " scabbia "; il vocabolo figura soltanto nella frase di Cacciaguida (lascia pur grattar dov'è la rogna, Pd XVII 129), certo ispirata al realismo [...] delle sentenze popolari, e che nel contesto dantesco vale " lascia pur doler chi s'ha a dolere " (Buti), " lascia pur il pensiero a chi avrà cagione di averlo " (Vellutello); naturalmente r. allude al ...
Leggi Tutto
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...