GAUSS, Karl Friedrich
Michele Cipolla
Matematico, fisico, astronomo e geodeta, nato a Brunswick il 30 aprile 1777, morto a Gottinga il 23 febbraio 1855.
Periodo giovanile (1794-1801). Aritmetica e algebra. [...] IV, p. 373). A tale esistenza si collega la teoria algebrica della divisione della circonferenza in n parti eguali, teoria che il suo genio e la sua infaticabile operosità. Nel 1808 egli calcola i primi elementi del piccolo pianeta, scoperto da H. W ...
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LAGRANGE (o Lagrangia), Giuseppe Luigi
Ettore Bortolotti
Matematico italiano, nato a Torino il 25 gennaio 1736, morto a Parigi il 10 aprile 1813. Dal 1755 professore nella R. Scuola di artiglieria a [...] (Serie di Lagrange), che egli ha dato per le radici di equazioni algebriche, è anche oggi oggetto degli studî più profondi.
La scoperta del calcolo infinitesimale eccitò gli scienziati ad applicare questo nuovo strumento di analisi alla risoluzione ...
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. Nelle scienze sperimentali e nella matematica, che ad esse fornisce i mezzi per le schematizzazioni teoriche, il concetto di "costante" si contrappone a quello di "variabile". In un qualsiasi fenomeno [...] costante (d'integrazione) arbitraria (v. integrale, calcolo).
Come estensione di questo risultato si ha che riduzione a forme tipiche, o canoniche, delle equazioni di date curve algebriche. Cosi, l'equazione d'una quartica piana si può sempre ridurre ...
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Matematico, nato a Königsberg, il 19 gennaio 1833, morto a Gottinga il 7 novembre 1872. Compiuti gli studî nel 1854 all'università di Königsberg, dove ebbe maestri il Hesse, F. Neumann e il Richelot, fu [...] del Jacobi derivarono i lavori del C., che riguardano il calcolo delle variazioni (variazione seconda) e il problema del Pfaff del legame fra i teoremi sui gruppi di intersezioni delle curve algebriche piane e il teorema dell'Abel, e fra i problemi ...
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RECIPROCO
. 1. Il vocabolo "reciproco" ricorre spesso, nella matematica, nel suo senso logico di carattere generale. Nell'enunciato di ogni teorema si distinguono la ipotesi I, che si fa sul soggetto [...] suo elemento ars il quoziente del corrispondente complemento algebrico Ars per il valore del determinante considerato (v o quadratiche o alternanti, nel calcolo differenziale assoluto, nel calcolo tensoriale).
Per le cosiddette trasformazioni ...
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Equazioni funzionali
JJacques Louis Lions
di Jacques Louis Lions
Equazioni funzionali
sommario: 1. Motivazione ed esempi. 2. Definizione delle soluzioni. 3. Il metodo della trasformazione di Fourier; [...] con un sistema di equazioni differenziali.
Per poter utilizzare i calcolatori elettronici, è necessario approssimare la soluzione cercata mediante certe soluzioni di equazioni algebriche.
Prendiamo in considerazione per primo il caso stazionario.
Nel ...
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determinante
determinante [agg. e s.m. Der. del part. pres. determinans -antis del lat. determinare "definire qualcosa fissandone i limiti" (affine a delimitare), comp. di de- e terminus "limite, confine" [...] annIl numero n è l'ordine del d.; la regola per il calcolo di un d. di ordine n è la seguente. Si considerino i quello che s'ottiene sostituendo a ogni elemento I della matrice il suo complemento algebrico; ha il valore An-1, se A è il valore del d. ...
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Gruppi
GGeorge W. Mackey
di George W. Mackey
SOMMARIO: 1. Introduzione e storia. □ 2. Concetti fondamentali. □ 3. Anelli di endomorfismi e gruppi lineari. □ 4. La struttura dei gruppi finiti. □ 5. Gruppi [...] , introdotto nel 1857 da Riemann e che porta ora il nome di ‛superficie di Riemann'. Le funzioni algebriche di cui si vogliono calcolare gli integrali risultano essere di solito, in modo naturale, ‛multivoche' e Riemann mostrò come tale multivocità ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] ordinarie: non erano enti reali bensì “finzioni ben fondate” (come il continuo stesso), e servivano tramite la loro algebra a fare i calcoli.
Inizialmente Leibniz non usa l’idea di limite e scrive
come una totalità, una sorta di “somma di linee ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] ca.-1640). Queste notae costituiscono una raccolta di proposizioni dove sono dimostrate le formule basilari del calcolo letterale. La nuova algebra di Viète, apparsa a Tours nel 1593 con il titolo Zeteticorum libri quinque, comprendeva, inoltre, una ...
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algebrico
algèbrico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci). – Di algebra, che concerne l’algebra: calcoli a., somma a., analisi a., ecc.; in partic.: espressione a., ogni scrittura in cui compaiano numeri, lettere e indeterminate, queste ultime...
calcolo1
càlcolo1 s. m. [dal lat. calcŭlus, propr. «pietruzza» (cfr. càlcolo2), attrav. il sign. di «gettone per fare i conti»]. – 1. a. Successione più o meno lunga di operazioni atte a fornire la soluzione di un dato problema aritmetico,...