GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] romano che giottesco. È stata proposta anche l'identificazione del pittore con Cavallini (Venturi, 1907; Van Marle, 1923; Paeseler, 1967) e, in anni più recenti, la paternità di Arnolfo diCambio (Romanini, 1987; 1989), di un'attività pittorica del ...
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CENNI di Pepe (Pepo), detto Cimabue
Miklòs Boskovits
Poco si sa sulla vita del pittore ritenuto, sulla scorta di una citazione dantesca (Purg., XI, 92-97), maestro e precursore di Giotto fin dalla prima [...] molti cambiamenti rispetto alla tempera aretina, testimoniando della diversità della data di esecuzione. Liberato dai residui di Brandi, 1971; Sindona, 1975). È già stato proposto infine anche il tempo di un altro papa francescano, Niccolò IV (1288- ...
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GIAMBERTI, Giuliano, detto Giuliano da Sangallo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto, nacque a Firenze nel 1445 oppure nel 1452.
Per la data di nascita le indicazioni [...] cambiamenti, dopo la morte di lui (per un elenco completo delle opere del G. si fa riferimento alla monografia di secolo, per esempio nel vestibolo di palazzo Venezia, dove ne era stata realizzata una versione volutamente anticheggiante, sempre ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] Procaccini (Bergamo, Curia vescovile) che è stata talvolta attribuita al pittore bergamasco. Il volgere cambiamenti della moda che resero più fastoso il costume sia maschile sia femminile, come nei ritratti di Pietro Maria Pesenti, di Maria Passi, di ...
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CANAL, Giovanni Antonio, detto il Canaletto
Francis J. B. Watson
Figlio di Bernardo e di Artemisia Barbieri, nacque nel 1697 a Venezia, in una famiglia benestante, ma che quasi certamente non era aristocratica [...] certo peso può aver avuto anche, in questi cambiamenti, la conoscenza dei paesisti olandesi rappresentati nelle collezioni altare destinata a una chiesa di Mestre e una natura morta, ma nessuna delle due è stata rintracciata. Un suo ritratto ...
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INNOCENTI, Camillo
Sergio Cortesini
Nacque a Roma, il 14 giugno 1871, secondogenito di Augusto, avviato architetto, e di Enrica Santarelli. Solo dopo il completamento degli studi classici al liceo E.Q. [...] " (Bellonzi, p. 150).
Nel 1940 rientrò in Italia; ma la guerra e i conseguenti cambiamenti storici e sociali avevano cancellato il mondo di cui egli era stato interprete. Nonostante tre mostre personali, a Rimini nel 1945 e a Roma nel 1954 e 1957 ...
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PADULA, Maria. – Nacque a Montemurro (Potenza) il 12 gennaio 1915 da una relazione fra Giuseppina Pascarelli, contadina, e un uomo la cui identità è rimasta ignota, il quale non volle riconoscerla. Accolta [...] conosciuto durante la frequenza dei corsi all’Accademia di Napoli e che era stato richiamato al fronte nel 1942. Il 17 artisti autoctoni e non, di cui la Basilicata era ricca in quegli anni densi di eventi e cambiamenti sociali e culturali – ...
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BUONAMICO detto Buffalmacco
Isa Belli Barsali
Di questo pittore fiorentino, attivo nella prima metà del sec. XIV, non si hanno dati sicuri circa la nascita e la morte: il Vasari scrisse, basandosi su [...] prima alla seconda edizione (1550 e 1568), presentano notevoli cambiamenti riguardo all'elenco delle sue pitture. L'attribuzione a della basilica di S. Chiara ad Assisi. Recentemente gli è stato assegnato dal Donati, sulla traccia di un'indicazione ...
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JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] (1733-34) e fu compiuta la grande fabbrica delle segreterie diStato (1733). Tra le altre opere si segnalano l'altare maggiore della chiesa di S. Maria Maddalena (1732) e la villa Morra di Lavriano a Villastellone (1732-33), nonché i progetti per il ...
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FENOGLIO, Pietro
Guido Montanari
Nacque a Torino il 3 maggio 1865 da Giovanni e da Giacinta Guillot, entrambi della media borghesia sabauda; il padre, laureato in giurisprudenza, si occupava di amministrazione [...] Carte diO. Joel [PJ], Comor [COM], Segreteria e copialettere di G. Toeplitz [ST, CPT], Rappresentanza di Roma [RR], Ufficio finanziario [UF]. Inoltre sono stati consultati: all'Arch. diStatodi Milano, Prefettura, Gabinetto, b.616; a Torino, per il ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...