Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] che è sempre Signore e non Signorino; anche questo uso in Italia è stato modificato solo in parte, mentre in altri paesi il ricorso a un uso riguarda le prospettive di studio delle relazioni lingua / potere) e a stimolare un cambiamento positivo da ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...]
Già dalla fine della prima guerra mondiale si notano segni dicambiamento: si riduce il ruolo del francese come tramite dell’anglicismo per favorire la massima comunicatività: anche perciò è stato accolto come lingua franca per un mezzo globale come ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] anche a me, da quando ero un ragazzino. Non ero mai stato capace di dirlo così bene, però» (Carofiglio, cit., pp. 14- ascoltatore:
(26) … ma poi dovette rivedere le sue idee sulla possibilità dicambiarlo davvero, da solo, il mondo (ivi, p. 19)
(27) ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] dell’italiano contemporaneo. Note sul cambiamento linguistico nel breve periodo, «Studi di lessicografia italiana» 17, pp. 279 ’editoria scolastica, Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato.
Sabatini, Francesco (1985), L’italiano dell’uso ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] cambiamento, nel passaggio dall’italiano antico a quello moderno, del significato di alcuni termini. Parafrasato nella lingua di de la spada (Purg. VIII, 128-129).
E a temi di paesaggio, stati fisici e stati d’animo:
aere bruno «sera» (Inf. II, 1)
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] , per es. da parte di stranieri.
Dal punto di vista morfologico, il grande cambiamento rispetto al latino riguarda la perdita in posizione post-verbale: lo ha detto lui / *egli, sono stati loro / *essi, ecc. Oggi il sistema dei pronomi soggetto è ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] trasmette il cambiamento; in questo caso l’assimilazione è detta regressiva (è quest’ultima la denominazione con cui il fenomeno è indicato tradizionalmente e che, nella fonetica e nella fonologia contemporanee, è stata accantonata in ragione di una ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] 1998: 127-129): l’antica forma amamo (< amāmus) è stata sostituita da amiamo, neutralizzando così l’opposizione tra indicativo e congiuntivo. Altri tipi dicambiamento analogico sono meno sistematici. Un primo tipo è dato dalle contaminazioni, in ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] cambiamento morfologico per quanto riguarda il diverso accordo di genere: da è andata si passa a è andato, un cambiamento costruzioni come le subordinate in (17) e (18) sia stato omesso un elemento obbligatorio, si arriverebbe a una concezione dell’ ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] Sessantotto’, permette di misurare attraverso questo filtro interpretativo le dimensioni del cambiamento culturale nel nostro da M.G. Bartoli et al., Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1995-, vol. 7º (La famiglia e le età dell’uomo. Carte ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...