PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] Alcune ricerche recenti indicano che questo statodi cose può essere destinato a cambiare all'interno di una p. di tipo connessionista. Sono stati proposti modelli dell'imitazione che consentono di affrontare la trasmissione culturale in popolazioni ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] sfumature sociali che da circa due secoli vi erano state collegate.
Già nelle polemiche linguistiche rinascimentali si era di processi storici di divergenza soltanto attraverso cambiamenti regolari (rappresentati dalle Lautgesetze), o almeno di ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] ). Sebbene le tecniche siano rimaste invariate per più di 20 anni, le nostre conoscenze del repertorio iniziale del bambino e del modo in cui esso cambia nel tempo sono state sostanzialmente modificate.
Nel 1971, P. Eimas e collaboratori pubblicarono ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] apporti non fiorentini (da ricevere dunque con cautela), cui sarebbero state sensibili le Tre Corone: la prima persona plurale del presente ideologia linguistica dominante.
Un’altra fonte dicambiamento linguistico nasce dalle scienze, che, ormai ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] provocò in sé un immediato cambiamento nella società. È importante sottolineare che il titolo di dubsar fa la sua comparsa archivi amministrativi redatti in accadico, i resoconti che sono stati rinvenuti a Tepe Malyan (l'antica Anshan) dimostrano ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] (fructus, *nŏrus) e la V (facies), tranne numerate eccezioni, sono state assorbite da altre declinazioni (frutt-o come mur-o, nuor-a e riconducibile al paradigma imparisillabo latino).
I cambi, o metaplasmi, di genere, riguardano per lo più, com ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] : molti di essi esprimono stati mentali e fisici (fig. 18).
La seconda classe comprende i verbi che hanno come luogo di articolazione lo spazio neutro che si estende davanti al segnante e sono caratterizzati da un movimento che può cambiare direzione ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] e ammettendo così una certa gradualità al cambiamento (come fece Ludovico Castelvetro); però si lingua italiana, pur con un po’ di ritardo, è stata realizzata da italiani: il merito prima di tutto è di Schiaffini e Migliorini, a cui si ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] in inglese sono definite pure vowels), sia da un cambiamento timbrico (le cosiddette gliding vowels) e da una vocalica sono stati osservati in molteplici condizioni e sotto differenti punti di vista, come ad es.:
(a) presenza ~ assenza di accento;
( ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] il nome no; semanticamente, perché il verbo significa di solito uno stato o un’azione mentre il nome significa tipicamente un’entità e indefinito (quid); oppure i cambidi categoria dovuti a ➔ grammaticalizzazione di lessemi latini o già italiani, ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...