Le relazioni internazionali
Massimo de Leonardis
In senso lato relazioni internazionali sono esistite fin dall’antichità, per esempio con i rapporti tra le città-Stato della Grecia. Già allora comportavano [...] internazionale enunciò il principio Silete theologi in munere alieno (A. Gentili). La Pace di Vestfalia del 1648 prefigurò una società europea omogenea diStati sovrani, superiorem non recognoscentes, avente come principio regolatore la politica ...
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L’antisemitismo
Stefano Levi Della Torre
1. Nel 19° sec. il termine «semita» riguardava la linguistica e distingueva il ceppo dell’ebraico, dell’arabo o del maltese da quello «indo-europeo». Ma «antisemitismo» [...] libertà e sui diritti civili, cambia la condizione degli ebrei dopo secoli di discriminazione e segregazione nell’Europa Ricorre contro gli ebrei l’accusa di «doppia fedeltà», alla propria nazione senza Stato e allo Stato che bene o male li tollera. ...
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FLABIANO, Domenico
Giorgio Ravegnani
Appartenente a una famiglia veneziana dell'originario ceto tribunizio, fu attivo nella prima metà del sec. XI. Le notizie sulla sua vita sono estremamente scarse, [...] escludere che essa alluda all'emergere nella lotta politica di nuove forze, di cui il F. sarebbe stato l'esponente. L'azione di governo del F. non mostra tuttavia alcun radicale cambiamento rispetto al passato, tale da configurarlo come un avversario ...
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La questione meridionale
Guido Pescosolido
L’espressione «questione meridionale» indica l’insieme dei problemi posti dall’esistenza nel Mezzogiorno d’Italia dal 1861 sino a oggi di un più basso livello [...] politico-sociale conservatore e protezionista.
Per Salvemini questo statodi cose poteva essere scardinato solo mediante un’azione politica dal basso tendente al cambiamento radicale della forma dello Stato in senso federalista. Operai del Nord e ...
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BORSO di Carminati (Borso Carminati, Borso de' Carminati), Gaetano
Alberto Postigliola
Nacque a Malaga nel 1799 da famiglia genovese. Non si conoscono il giorno e il mese della nascita né le vicende [...] era comunque delle più gravi e gli sarebbe stato possibile ottenere di ritornare in patria senza gravi conseguenze; preferì cambiamento nella condotta del B. risulta anche da altre fonti, quali lo stesso Mazzini, il quale, nel 1839, parlava ormai di ...
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DEL GIUDICE, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque il 4 nov. 1816 a San Gregorio d'Alife in provincia di Terra di Lavoro (odierna San Gregorio Matese, provincia di Caserta), da Giuseppe, proprietario terriero, [...] che avversavano l'assolutismo di Ferdinando II e aspiravano a un radicale cambiamento. All'inizio del 1848 a non offrire il pretesto per una persecuzione.
Dopo essere stato citato nel 1851 come testimone a discarico nel processo intentato contro ...
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RAINALDO DI OSTIA (ALESSANDRO IV, PAPA)
GGiulia Barone
R. da Ienne apparteneva a una famiglia della piccola aristocrazia della provincia di Campagna, e più specificamente del territorio di Subiaco, nella [...] quella che sarebbe stata la sua politica nei confronti degli Svevi, di cui papa Alessandro III era stato un tenace avversario. una posizione decisamente contraria. La ragione del cambiamento va ricercata nelle lotte che infiammarono per quasi ...
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FRANGIPANE, Cencio
Matthias Thumser
Secondo di questo nome, la sua origine non è nota. È poco probabile infatti che sia figlio di Giovanni Frangipane o del più anziano Cencio (I). Sicuramente era fratello [...] , aveva cambiato fronte. Sarebbe tuttavia errato definire l'attentatore di S. stato affidato di certo da Callisto II, forse per iniziativa e suggerimento di Aimerico. Una volta di più dunque, è confermato il rapporto ambiguo del F. nei confronti di ...
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DORIA, Lazzaro
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1412 da Opizzino e da Pellegra, figlia di Antonio Calvi. Fu ricco mercante, interessato, tra l'altro, al traffico dell'allume di Chio (dove egli [...] con Firenze. Il problema di Sarzana fu affrontato in numerosi colloqui tra l'ambasciatore fiorentino ed il D., alla presenza del papa o del cardinale Giuliano Della Rovere, ma senza arrivare a conclusioni.
Fu un cambiamento della scena politica a ...
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La borghesia
Luciano Cafagna
La borghesia è il gruppo sociale che compare nel basso Medioevo con la rinascita e la diffusione, nei Paesi dell’Europa continentale, di agglomerati urbani, generalmente [...] originariamente, il terzo stato comprendeva tutta la società esente da privilegi, sia quella dotata di ricchezza, come la borghesia 19° come «secolo borghese»), oppure ancora un cambiamento storico modernizzante (l’età della «rivoluzione borghese»). ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...