L'avvento al governo in Germania del partito nazionalsocialista (gennaio 1933) segnò l'inizio di una grande persecuzione antiebraica in Europa.
Dal 1933 alla seconda Guerra mondiale. - Un punto programmatico [...] inizio la deportazione progressiva verso i luoghi disterminio. Più tardi, il ghetto di Varsavia doveva sollevarsi contro i Tedeschi, governo repubblicano fascista emanò l'ordine di arresto e di raccolta nei campidi concentramento. Con l'aiuto della ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] , nell'Europa orientale, in ghetti di nuova istituzione. Nell'Europa occidentale il campodi transito prese spesso il posto del ghetto. Da questi luoghi di raccolta gli Ebrei venivano deportati nei campidisterminio.
L'esecuzione stessa dei massacri ...
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Hitler, Adolf
Politico tedesco (Braunau, Austria Superiore, 1889-Berlino 1945). Fondatore e Führer del nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del Terzo Reich, il suo nome e la sua politica hanno [...] come primo e principale obiettivo il genocidio del popolo ebreo (Shoah), con l’eliminazione nei campidisterminiodi circa sei milioni di ebrei europei. Figlio di un doganiere austriaco, H. frequentò a Linz la scuola tecnica fino alla morte del ...
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Varsavia
Città capitale della Polonia. Menzionata all’inizio del 13° sec. quale villaggio, V. cominciò da allora a svilupparsi. Situata presso il traghetto sulla Vistola, lungo la via che conduceva verso [...] tornò a crescere dopo il 1815, come capitale del ricostituito regno di Polonia. Il 29 nov. 1830 V. dette il via all’ 1942 iniziò la deportazione degli ebrei lì presenti verso i campidisterminio, organizzata in diverse ondate. Il 19 aprile 1943, ...
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Mannheimer, Max. – Scrittore e pittore ceco (Neutitschein, Nord Moravia, 1920 - Monaco di Baviera 2016), sopravvissuto alla Shoah. Proveniente da una famiglia di commercianti ebrei, venne fatto prigioniero [...] nel gennaio 1943 e deportato nei campidisterminiodi Theresienstadt, Auschwitz-Birkenau e Dachau. Liberato giovinezza e della prigionia redatto - con una scrittura misurata e priva di ogni rancore - nel 1963 per la figlia, ma pubblicato solo nel ...
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Gutman, Israel. – Storico israeliano (Varsavia 1923 – Gerusalemme 2013). Sopravvissuto alla rivolta del ghetto di Varsavia e ai campidi concentramento, si è trasferito in Israele dove ha iniziato la carriera [...] dell'Olocausto. Tra i suoi scritti si ricorda Storia del ghetto di Varsavia, tradotto in Italia nel 1996, racconto della rivolta che vide deportare nei campidisterminio gli ebrei del ghetto della capitale polacca, che è la ricostruzione ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] ' vennero costruiti e attivati quattro campidisterminio e due di concentramento e sterminio, situati in territorio polacco, nei quali trovarono la morte più di 3.000.000 di persone. Nei campidisterminiodi Chelmno furono eliminate 152.000 persone ...
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VEIL, Simone
Personalità politica francese, nata a Nizza il 13 luglio 1927. Deportata in Germania durante la seconda guerra mondiale come ebrea, conobbe gli orrori dei campidisterminiodi Auschwitz [...] del Consiglio superiore della magistratura (1970-74). Non aderì ad alcun partito politico, ma sostenne come indipendente la politica di Giscard d'Estaing, il quale la nominò ministro della Sanità (1974-79), nella quale carica svolse un ruolo primario ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] modo più terribile.
Non sussiste dubbio nella storiografia contemporanea che l'assassinio di milioni di Ebrei europei, per i quali il campodisterminiodi Auschwitz è diventato il simbolo, ha storicamente screditato per sempre il nazionalsocialismo ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] o comparabilità non cessino mai di accompagnare la coscienza morale di ogni cittadino europeo, soprattutto di fronte al riproporsi di nuovi stermini etnici in paesi vicini e lontani. Come è stato scritto, "di fronte ai 'campi' la Storia ha rivelato ...
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sterminio
stermìnio s. m. [dal lat. tardo exterminium, der. di exterminare «sterminare»]. – 1. L’azione, il fatto, e l’effetto, dello sterminare; distruzione violenta, rapida e totale: lo s. di un popolo, di un esercito di nemici; lo s. di...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...