Astronomo (Roma 1887 - ivi 1958), figlio di Mariano; socio naz. dei Lincei (1928) e accademico pontificio (1936), prof. di meccanica razionale a Torino (1915) e Padova (1919), di meccanica celeste a Pisa [...] ha dotato di una torre solare (1950), di una succursale a Monteporzio (Roma) e di una stazione astrofisica a CampoImperatore sul Gran Sasso. È stato un cultore di meccanica celeste, tra i maggiori del suo tempo, portando fondamentali contributi alla ...
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Imperatore romano (Roma 121 d. C. - Vindobona o Sirmio 180). Figlio di Marco Annio Vero e di Domizia Lucilla, alla morte del padre fu adottato dall'avo paterno Marco Annio Vero, che si occupò della sua [...] anno i Marcomanni insorsero nuovamente: la guerra fu difficile, soprattutto per la peste, di cui rimase vittima anche l'imperatore nel campo di Sirmio o di Vindobona. Nella politica interna M. A. si dimostrò deferente verso il senato e ne desiderò ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] a Cibale in Pannonia (314); una seconda battaglia al Campo Mardiense (tra Filippopoli e Adrianopoli) ebbe esito incerto. che alla fine dello stesso secolo si giungerà alla separazione tra Impero d'Oriente e d'Occidente. Nel 332 i Goti furono vinti ...
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Imperatore romano (forse Salona 243 circa - ivi 313) dal 284 al 305. Ebbe un altissimo senso dello Stato e lottò per difendere istituzioni e strutture sociali dell'impero romano ormai in crisi. Operò un'importante [...] Gallia e la Britannia. Mentre Roma rimaneva la capitale morale dell'impero, D. stabilì la sua sede a Nicomedia, Massimiano a Milano è all'origine di Spalato); fu attivo nel campo legislativo; favorì gli studî giuridici. Considerando il cristianesimo ...
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Imperatore romano (Sirmio 232 d. C. - ivi 282). Proclamato imperatore (276) dalle truppe in Oriente, le sue instancabili ed efficaci azioni militari contro barbari e usurpatori. Dedicò inoltre notevoli [...] suo ideale, la pace, tanto che glí si attribuì perfino il sogno di un impero interamente pacificato e sicuro, in cui non ci sarebbe stato più bigogno di soldati. Nel campo religioso, dette grande impulso al culto del Sole, connesso al culto imperiale ...
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Imperatore romano (Leptis Magna 146 d. C. - Eboraco 211). Africano d'origine, e di famiglia appartenente all'ordine equestre, aveva percorso la carriera senatoria quale questore (170-71), legato proconsolare [...] Carnuntum, sede del governo e del comando militare, lo proclamarono imperatore. L'Impero, con l'uccisione di Commodo (31 dic. 192), era religioso, espressione del sincretismo che rifletteva in campo culturale l'appiattimento e il conformismo politico ...
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Imperatore romano (250 circa - 325). Di umili origini fu nominato augusto nel 308 grazie all'amicizia con Galerio; per ottenere il dominio su tutta la parte orientale dell'impero combatté contro l'altro [...] in Pannonia (8 ott. 314). Ritiratosi in Tracia, dichiarò decaduto l'imperatore Costantino e dette il titolo di Augusto a G. Aurelio Valente. Dopo la battaglia di Campo Mardiense dovette accordarsi nuovamente con Costantino e cedergli la Pannonia e la ...
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Imperatore romano (Lanuvio 86 - Roma 161), regnò dal 138 al 161. Dimostrò rispetto verso il senato, restituendo ad esso importanti competenze, alleviò il sistema fiscale e diede vita a istituzioni benefiche. [...] Commodo, il futuro Lucio Vero. Fu sepolto nel mausoleo di Adriano. In sua memoria M. Aurelio e L. Vero eressero in Campo Marzio (nel luogo dell'od. piazza di Montecitorio) una colonna monolitica di granito rosso alta m 14,75, sormontata dalla sua ...
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CAMPO (Castelcampo), Aldrighetto
Elisa Occhipinti
Le scarse notizie in nostro possesso non ci consentono di stabilire il luogo e la data della sua nascita, e sono appena sufficienti a individuare, per [...] IV decise di porre sotto inchiesta il suo operato accusandolo di aver dilapidato i beni della Chiesa trentina e di avere assecondato l'imperatore anche dopo la scomunica da questo subita. In seguito il papa con due lettere dell'8 marzo e del 1º ott ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] sino ad annullarsi; ogni cosa si compone in unitario sistema. L'impero non è per lui uno stato, non è solo un'organizzazione politica è solo per sua colpa, perché non ha fatto - nei diversi campi in cui Dio lo ha posto - il suo dovere. Da questa ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, conforme»; con diverso sviluppo...
pretorio2
pretòrio2 s. m. [dal lat. praetorium]. – Nell’antica Roma, spazio centrale dell’accampamento, riservato al pretore o al comandante del campo, e la tenda o l’edificio in cui questi risiedevano; il nome era attribuito anche alla residenza...