FOSCARI
Roberto CESSI
La famiglia Fòscari è certamente una delle più antiche di Venezia. Risale agli albori del Mille, con i suoi ricchi possessi nella zona, che fu culla della prima storia veneziana [...] nel secolo successivo, Niccolò, accostandosi alla vita del continente, ricevette da Cangrande l'insegna di cavaliere (1328) e da Giovanni re di Boemia si succedettero: e basterebbe l'eroica morte di Alvise II nelle acque di Scio, il 17 luglio 1657, a ...
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VANDELLI, Giuseppe
Fortunato Pintor
Filologo, nato a Modena il z0 giugno 1865, morto a Firenze il 29 marzo 1937. Accademico della Crusca.
Discepolo di P. Rajna, procurò dapprima l'edizione critica dei [...] integrale rinnovamento.
Si occupò anche delle Epistole a Moroello Malaspina e a Cangrande (Boll., n. s., VII, VIII, IX, poi nel vol. Teseida laurenziano (Studi di filologia ital., I e II). Notevolissimo, infine, il contributo dato all'ediz. ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] finalis causa delle tre cantiche (servendosi di un richiamo evidente all'Epistola a Cangrande: "per rimuover la gente mondana / Del camin manco, et seguitar lo destro", II 2-3, ed. Mazzoni, p. 40). Secondo Francesco Mazzoni, ultimo editore dell'opera ...
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GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] preliminare la rivendicazione dell'autenticità dell'epistola dantesca a Cangrande Della Scala (cfr. la lettera a C. commentatori della Divina Commedia, in Atti del R. Istituto veneto, s. 6, II (1883-84), pp. 1097-1136; 21 lettere di M. Caetani al G. ...
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DELLA FAGGIUOLA, Uguccione
Christine E. Meek
Figlio di Ranieri - che un documento del 1274 indica come nobile e che morì nel 1293 -, appartenne ad una famiglia feudale, forse ramò dei conti Feltri di [...] a Verona dove il D. entrò al servizio di Cangrande Della Scala come comandante dell'esercito. Nel 1317 - di Stato in Lucca, I, Lucca 1872, pp. XI s., XLVI, 11, 82, 84, 314; II, ibid., 1876, p. 313; P. Vigo, U. D., potestà di Pisa e di Lucca ( ...
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DELLA SCALA, Bartolomeo
Gian Maria Varanini
Secondo signore di Verona, era figlio primogenito di Alberto e di Verde da Salizzole. Nacque al più tardi - ignoriamo la data esatta - durante il settimo [...] della morte di Alberto I della Scala, in Briciole di storia scaligera, Verona 1889, pp. 111 s.; H. Spangenberg, Cangrande I della Scala, I-II, Berlin 1892-95, ad Indicem; G. Da Re, Testamento di Piccardo della Scala, in Nuovo Arch. ven., IX (1899 ...
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TORRACA, Francesco (Francesco Paolo Giuseppe). – Nacque a Pietrapertosa (Potenza)
Paolo Rigo
il 18 febbraio 1853. Suo padre Luigi fu notaio – di simpatie liberali e favorevole all’Unità d’Italia – ed [...] a D’Ovidio in merito alla paternità dell’Epistola a Cangrande che Torraca riconosceva come dantesca). La maggior parte di tali di G. Doria - C. Ricottini, Firenze 1966; G. Fortunato, Carteggio, II, 1912-1922, a cura di E. Gentile, Roma-Bari 1979; F. ...
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Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] poco prima della sua morte, l'ambizioso Cangrande della Scala era ormai in grado di controllare Hans R. Hahnloser, Opere occidentali dei secoli XII-XIV, in Il tesoro di San Marco, II, Il tesoro e il museo, a cura di Id., Firenze 1971, cat. 152, pp. ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] teologico posto fuori dal mondo corporeo (si veda per questo punto Conv., II, xiii, 8; xiv, 9 e qui il commento ai capp. IV di quel testo, la mia datazione dell'Epistola a Cangrande al 1316; rincalzata dalle lucide osservazioni più volte esposte ...
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De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] (Borgo S. Felice): cfr. VE I IX 4, XV 2-6, II XII 6. Ma non sembrano indizi veramente probanti. Si tenga conto anzitutto che è dalla Vita Nuova al Convivio appunto, all'Epistola a Cangrande, la costante predilezione per la forma dell'auto-commento, ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...