La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] il gerundio introdotte da come o quasi nella forma implicita (24):
(23) Luigi si comportava come se non fosse capitato niente
(24) Mario, quasi piangendo, espresse le sue condoglianze a Giorgio
Esistono infine costruzioni di natura comparativa, dette ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] venuto detto un dì a una sua brigata sé avere un vino sì buono che ne berebbe Cristo («a un suo compagno era capitato di dire che aveva un vino così buono che ...») (Boccaccio 1985: 65).
Il participio passato può diventare un mezzo per esprimere una ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...]
(7)
a. non posso crederci
b. tutti possiamo sbagliare
(8)
a. sono dovuto partire all’improvviso
b. deve essergli capitato qualcosa
Questi verbi sono sempre accompagnati dall’infinito di un altro verbo, che rappresenta il predicato principale; in ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] passi la Scuola si sia prefissa un modello linguistico tendenzialmente condiviso da tutti i praticanti.
Riprendendo quanto è già capitato di proporre in altre circostanze (Coluccia, 1999, p. 48; Id., 2003, pp. 133-134), a questo punto può diventare ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] rompergli un braccio o una gamba con il manico di una scure (Malerba, Itaca per sempre, p. 13)
(77) Gli era capitato, invero, di crescere intempestivamente (Morante, La storia, p. 15)
(78) Belle donne, a me occorre di dire una novelletta contro a ...
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I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] a queste categorie (in Paolo D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino, 2003, p. 48)
(12) Probabilmente vi è capitato di sentir dire: «Il futuro del nostro pianeta è nelle mani dei giovani». Forse, oggi, questo significa poco per voi ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] Abbéville (cui appartenne il cod. Paris. B. Nat. lat. 16581); Francesco Petrarca, nelle cui mani il Minio-Paluello lo ritiene capitato poco prima della morte (dato che nelle sue opere non lo cita mai), quasi preparazione all'eternità, e le cui brevi ...
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capitato
agg. [dal lat. capitatus, der. di caput -pĭtis «capo»]. – Nelle scienze naturali, di organo o elemento che termina con un capo, con un rigonfiamento: peli c., stimma c., in botanica; poco com., aglio c., porro c., che ha il capo,...
capitano
(ant. capitànio) s. m. (f. -a; spesso al masch. anche con riferimento a donna) [lat. *capitanus, variante del lat. tardo capitaneus, der. di caput -pĭtis «capo, testa»]. – 1. Chi è a capo, spec. di un corpo armato: Canto l’armi pietose...