Prelato (Petit-Brogny, Savoia, 1342 - Roma 1426), spesso indicato come Jean Allarmet, ma designato più comunemente come "il cardinale di Brogny". Cappellano dell'antipapa Clemente VII, fu nominato vescovo [...] Benedetto XIII, con il quale però egli, vicecancelliere, ebbe rapporti non facili, lo nominò (1405) cardinale-vescovo di Ostia. Amministratore (1410) del vescovato di Arles, fu inviato da Giovanni XXIII a presiedere (1415-17) il concilio di Costanza. ...
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Ecclesiastico (n. forse Padova 1320 circa - m. 1400 circa), proveniente dal ramo dei di Porcia, feudatarî di Prata. Vescovo di Treviso nel 1352, poté entrare in possesso della diocesi nel 1358; successivamente [...] 1359-69), dove fondò il Collegio pratense, poi arcivescovo di Ravenna (1370), infine cardinale (1385). Dopo aver parteggiato per Urbano VI, passò al partito di Clemente VII; si riconciliò poi con Bonifacio IX, che lo fece cardinalevescovo di Tivoli. ...
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Ecclesiastico colombiano (Villahermosa, Tolima, 1935 - Roma 2008); ordinato prete nel 1960, è stato vescovo ausiliare di Bogotá (1971-78), segretario generale (1972-79) e quindi presidente (1979-83) del [...] (1978-79) e poi (1979-91) arcivescovo di Medellín. Creato cardinale nel 1983, dal 1990 è stato presidente del Pontificio consiglio per la famiglia. Nel 2001 è stato nominato cardinalevescovo con il titolo della chiesa suburbicaria di Frascati. ...
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Uomo politico (1475-1507), figlio di Rodrigo e di Vannozza Catanei, romana. Quando il padre fu eletto papa col nome di Alessandro VI, Cesare, ch'era già vescovo di Pamplona (1491), fu creato arcivescovo [...] di Valenza (1492), cardinale (1493) e governatore generale e legato di Orvieto (1495). Scomparso dalla scena il figlio prediletto del papa, Giovanni duca di Gandía, assassinato probabilmente per volontà di Cesare (1497), questi, ambizioso e risoluto, ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] civile a opera del principe Tommaso di Carignano e del cardinale Maurizio, con il conseguente intervento armato della Spagna: all’ tale opera spiccano le figure di s. Ambrogio (4° sec.), vescovo di Milano, cui si deve l’introduzione degli inni e delle ...
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Benedetto Caetani discendeva per parte del padre Roffredo I da una delle più cospicue famiglie di Anagni, per parte della madre Emilia dalla nobile casa dei Patrasso di Alatri, imparentata con Alessandro [...] , il 14 dicembre bandiva la crociata per il loro sterminio e nominava Matteo d'Acquasparta, generale dell'ordine dei minori e cardinalevescovo di Porto, a suo legato per la Lombardia, la Toscana e la Romagna, con l'incarico di predicare la croce ...
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Niccolò Boccasini, nato a Treviso nel 1240, entrò nell'ordine domenicano nel 1254 e ne fu generale nel 1296. Compose varî commentarî sulle Sacre Scritture. Creato cardinale da Bonifacio VIII nel 1298, [...] suo predecessore, cercò di conciliare la dignità della Chiesa con gl'interessi della pace: per mezzo di Niccolò da Prato, cardinalevescovo d'Ostia, tentò, sebbene invano, di sedare in Firenze le lotte fra Bianchi e Neri, inasprite da Carlo di Valois ...
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Rolando Bandinelli, senese, teologo e canonista insigne, professò a Bologna; circa il 1150 fu eletto da Eugenio III cardinale diacono dei Ss. Cosma e Damiano, poi cardinale prete di San Marco, infine, [...] moriva, e dai partigiani dell'imperatore in Roma gli era dato come successore un'altra ombra di antipapa, il cardinalevescovo Giovanni di Albano, col nome di Callisto III. In queste condizioni, Federico ritenne conveniente scendere a patti. Eberardo ...
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Rainaldo, nato della famiglia dei conti di Segni, fu dallo zio Gregorio IX creato cardinale diacono nel 1227, e in seguito, nel 1231, cardinalevescovo di Ostia. Morto Innocenzo IV, egli fu eletto suo [...] successore a Napoli il 13 dicembre 1254, e prese il nome di Alessandro IV. Se da cardinale aveva mantenuto con Federico II relazioni, almeno apparentemente, non ostili, come pontefice seguì la tradizionale politica antisveva della Chiesa. Favorì ...
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Paolo Scolari, di famiglia romana, cardinale-vescovo di Palestrina, fu eletto papa a Pisa il 19 dicembre 1187. Entrato in Roma prima dell'11 febbraio 1188, mise fine alla lotta fra il papato e i Romani [...] con l'accordo del 31 maggio, per il quale il comune rinunciava in gran parte alla sua autonomia a favore della Chiesa. Favorì le buone relazioni con l'Impero, promettendo al Barbarossa la coronazione imperiale ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
cardinale2
cardinale2 s. m. [dal lat. eccles. cardinalis, propr. agg. (cfr. la voce prec.)]. – 1. Titolo dei più alti prelati della Chiesa cattolica; nominati dal papa, sono suoi collaboratori e consiglieri nel governo della Chiesa, e costituiscono...