insiemi, teoria degli
insiemi, teoria degli settore della matematica che studia gli insiemi, le loro proprietà e le operazioni tra essi. La prima trattazione sistematica della teoria degli insiemi si [...] primo, aleph con zero (ℵ0), è la cardinalitàdel numerabile. La questione dei rapporti fra ordinali e cardinali (che nel caso finito collimano) diventa sostanziale sotto l’ipotesi generale delcontinuo e nella possibilità di deciderla a partire dagli ...
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Baire, classi di
Baire, classi di classificazione delle funzioni reali di variabile reale operata sulla base delle loro proprietà di continuità. Le classi, in un intervallo [a, b], sono definite per [...] valore t0. Le funzioni di Baire sono funzioni misurabili secondo Lebesgue (→ Lebesgue, misura di), ma poiché queste ultime hanno la potenza delcontinuo (→ cardinalità), esistono funzioni misurabili secondo Lebesgue che non sono funzioni di Baire. ...
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Cohen
Cohen Paul (Long Branch, New Jersey, 1934 - Stanford, California, 2007) matematico statunitense. Dopo aver insegnato presso l’università di Rochester (New York, 1957-58), il Massachusetts Institute [...] la sua fama è legata alla dimostrazione dell’indipendenza dell’ipotesi cantoriana delcontinuo («non esistono cardinalità intermedie tra quella del numerabile e quella delcontinuo») dagli altri assiomi della teoria degli insiemi. A questo scopo ha ...
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discretezza
discretézza [Der. di discreto] [ALG] Caratteristica di una struttura spaziale (o temporale) discreta, cioè tale che in essa il principio delle relazioni metriche è implicito nel concetto [...] stesso dello spazio (o del tempo) ed è espresso dalla cardinalità numerica degli elementi (in contrapp. al caso di una struttura continua, in cui, a causa dell'equicardinalità di tutti gli intervalli delcontinuo reale non sussiste alcun attributo ...
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insieme, potenza di un
insieme, potenza di un sinonimo di → cardinalità. Si dice che due insiemi hanno la stessa potenza (o che sono equipotenti) se esiste una corrispondenza biunivoca tra i due insiemi. [...] La potenza di un insieme finito è il numero dei suoi elementi; la potenza del numerabile è la potenza dell’insieme N dei numeri naturali (denotata con ℵ0, aleph zero); la potenza delcontinuo è la potenza dell’insieme R dei numeri reali. ...
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Cantor, congettura di
Cantor, congettura di locuzione con cui si indica spesso l’ipotesi, formulata da G. Cantor, che non ci sia una cardinalità intermedia tra quella del numerabile e quella delcontinuo [...] (→ continuo, ipotesi del). ...
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SISTEMI
Antonio Ruberti
Alberto Isidori
Ingegneria dei sistemi. - L'i. dei s. è quel ramo dell'ingegneria che ha per oggetto lo studio dei s. complessi, con una metodologia che tende a esaminare l'aspetto [...] in relazione alla natura dell'insieme T dei valori del tempo, definire s. a tempo-continuo quelli in cui T coincide con l'insieme R stati finiti", se U, Y, X sono insiemi aventi cardinalità finita.
Una rappresentazione con lo spazio di stato si dice ...
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INFORMAZIONE, SCIENZA DELLA
Roman Tirler
Pierluigi Ridolfi
Stefano Ceri e Alfonso Fuggetta
Tecnologie della comunicazione di Roman Tirler
Sommario: 1. Introduzione. 2. Tecniche di comunicazione dati: [...] elettromagnetica che varia con continuità e che può essere trasmessa su vari mezzi a seconda del suo spettro. Un segnale un problema viene espressa tramite un numero n che misura la cardinalità dell'insieme dei valori su cui l'algoritmo deve operare; ...
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Operatori, teoria degli
Helmut H. Schaefer e Manfred P. Wolff
Sommario: 1. Introduzione. 2. Operatori lineari fra spazi di dimensione finita. a) Generalità. b) Operatori hermitiani, normali e unitari. [...] (secondo il lemma di Zorn) la cui cardinalità è univocamente determinata e si dice ‛dimensione (t) = exp (At) x0. Per ‛soluzione' del problema astratto di Cauchy, si intende una funzione 0 ≤ t → x (t) continua e differenziabile per t > 0, con x (0 ...
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continuo3
contìnuo3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. continuo]. – 1. a. In generale, ciò che ha continuità nel tempo e nello spazio, che non ha interruzioni, separazioni: il concetto, la nozione del c.; più particolarm., in fisica e in filosofia,...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...