CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] che il C., già dai primi anni, porta verso l'opera del cattolico-conservatore, poi teorico del nazionalsocialismo, CarlSchmitt, l'adesione al programma culturale del Volpe e del Gentile, nel quale la nuova esperienza statuale del fascismo, con ...
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EGEMONIA
Bruno Bongiovanni e Luigi Bonanate
Egemonia
di Bruno Bongiovanni
L'egemonia dei Greci
Sin dalla stagione 'classica' della civiltà greca, il concetto di 'egemonia' subisce, in concomitanza [...] sociali particolarmente acuti. È stata considerata, sulla base di una distinzione operata da Jean Bodin e ripresa da CarlSchmitt, non un potere sovrano, ma un potere commissariale conferito per un tempo limitato da una sovranità che risiede ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] è affiancata una dittatura rivoluzionaria legata al potere costituente del popolo, svincolata da ogni limite giuridico, da CarlSchmitt denominata "dittatura sovrana" e distinta dalla precedente "dittatura commissaria". È questo il caso, ad esempio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] reazionari (Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche, con l’edizione diretta da Giorgio Colli e Mazzino Montinari dal 1964, e poi CarlSchmitt, Martin Heidegger). A quello della realtà, si preferiscono i mondi dell’apparenza e dei simboli e la «crisi ...
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Totalitarismo
Simona Forti
La vicenda di un termine e di un concetto
Con l'emergere, nel XX secolo, dei regimi comunista, fascista e nazista il lessico delle scienze storico-sociali si arricchisce di [...] da parte del regime e dei suoi ideologi si riflette tanto sulle teorie filonaziste quanto su quelle dell'opposizione. CarlSchmitt, per esempio, negli scritti che vanno dal 1933 al 1937 (fondamentale è il saggio Weiterentwicklung des totalen Staats ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] ambienti sansimoniani, per sottolineare l'importanza crescente del potere delle banche), la strateocrazia (termine usato da CarlSchmitt per indicare il governo dei militari), l'onagrocrazia (o governo degli asini, termine usato scherzosamente da ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] Weber ed Ernst Troeltsch avevano individuato come uno dei tratti salienti della modernità, e che giuristi come CarlSchmitt e, più di recente, Ernst-Wolfgang Böckenförde hanno riconosciuto come premessa peculiare e caratterizzante per la formazione ...
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Sovranità
Maurizio Fioravanti
La sovranità tra Medioevo ed età moderna
Tra i caratteri che contrassegnano gli ultimi quattro secoli, quelli che comunemente, anche se sempre più problematicamente, sono [...] quello radicale, affermatosi con la Rivoluzione, della inesauribilità del potere costituente. Con la sola eccezione di CarlSchmitt, nessuno riproporrà più quella dottrina alla base delle costituzioni di volta in volta vigenti. La cultura politica ...
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Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] , dove è raccolto il senso del ‘politico’. La teologia politica di Jacob Taubes ha avuto sempre come punto di riferimento CarlSchmitt. In qualche modo Taubes si è sempre mosso tra Scholem e Schmitt38. Basti qui riportare un brano dove sono per così ...
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PASSERIN d’ENTRÈVES, Alessandro
Paolo Silvestri
– Nacque a Torino il 26 aprile 1902 da Ettore Passerin d’Entrèves et Courmayeur, di antica e nobile famiglia valdostana, e da Maria Gamba.
Ottenuta la [...] e al pensiero politico inglese. Nel 1928 si recò a Berlino dove ebbe modo di frequentare studiosi come Friedrich Meinecke e CarlSchmitt. In quello stesso anno trascorse alcuni mesi a Vienna dove frequentò le lezioni di Hans Kelsen.
L’8 aprile 1931 ...
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veteroeuropeo
agg. (iron.) Che si ispira a strategie politiche europee considerate superate. ◆ le parole con cui [Paul] Virilio stigmatizza l’ideologia del «tempo reale» in quanto incarnazione dell’imperialismo della velocità che ha permesso...
decisionismo
deciṡionismo s. m. [der. di decisione, sul modello del ted. Dezisionismus]. – In generale, come termine filosofico, concezione teorica che assegna alla decisione un valore quasi assoluto e un carattere di necessità pratica; con...