Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] 'antichità il porto di Atene fu dapprima la baia del Falero, intorno alla quale sorge ora un grosso villaggio, poi, dall'età temistoclea, il Pireo al regno di Maria, figlia di Federico III: nel 1381, per evitare il governo di una donna, davanti al ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] Carl Meinhof - il meroitico non debba essere considerato come una lingua cuscitica (il periodo venne composta una grossa raccolta di numerosi scritti seg.). Nel quinto anno del regno di Dāwit III, ebbero luogo grandi dispute fra i monaci, ...
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La parola aeronautica deriva da ἀήρ "aria" e ναυτιχή "arte di guidare una nave". È la mirabile conquista umana dell'inizio del sec. XX.
La densità dell'aria relativamente piccola riduce di gran lunga le [...] stesso pilota, accompagnato dal capitano Carlo Del Prete, partiva il 13 febbraio 1927, e dall essa viene effettuata con grosse bombe o siluri, Montauti, Considerazioni sul tiro antiaereo, in Rivista marittima, III, (1925), pp. 551-556; U. Fischetti ...
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GIUOCO
Antonio BANFI
Federico *RAFFAELE
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Giulio BERTONI
Giulio LAZZERI
Ernesto BATTAGLINI
J. Ge.
*
Camillo Viterbo
(lat. iocus; fr. jeu; sp. juego; ted. Spiel; [...] ritiene comunemente introdotto durante il regno di Carlo VIII dall'Italia in il 2, onde le carte grosse cadano sulle prime due carte giocate. In tal caso il paradossi non si può tacere il nome del filosofo greco Zenone (sec. III a. C.) del quale ...
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Il nome. I confini naturali. Storia della conoscenza del paese. - Il nome appare per la prima volta alla metà del sec. II d. C. nella Geografia di Tolomeo (III, 12, 20), che ricorda gli 'Αλβανοί, popolo [...] visibile da lontano; altrove il centro è una grossa kulla o la moschea. Nella Angioini di Napoli, per opera appunto di un Carlo Topia, nato da un figlio di Tanusio e e dall'est all'ovest. Secondo il Weigand (Balkanarchiv, III, 1927, p. 231 segg.) ...
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(dal lat. agricultura; fr. agriculture; sp. agritultura; ted. Ackerbau; ingl. agriculture).
Con questo nome si designa il complesso delle attività che l'uomo dirige al fine di conseguire dalla terra la [...] statistici e dagli studî privati (Carlo Cattaneo, Gabriele Rosa; poi Morpurgo , stazioni; mentre per il bestiame grosso viene particolarmente disciplinata la stesso messaggio col quale re Vittorio Emanuele III promuoveva la costituzione dell'I. I. A ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] del globo oculare, onde esso appare grosso e prominente. L'occhio è spesso contro le sostanze degli Ebrei. Il papa Eugenio III, quando bandì la seconda crociata, i pozzi. Finalmente, nel 1394, Carlo VI li scacciò completamente dal regno. Gli ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] Firenze 1887; A. Venturi, Storia dell'arte, cit., VII iii, IX iv; R. Baldani, La pittura in Bologna nel quali il Pistocchi, la Muzi, la Pini (la Tilla), ilGrossi le città occupate in Puglia all'imperatore. Carlo, duca di Savoia, ebbe Ceva, Cherasco, ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] duca Carlo Emanuele di Savoia. Il Leoni ebbe l'infelice idea di formare con essi due grossi sua opera vinciana, Roma 1924; G. Libri, Histoire des sciences mathématiques en Italie, III, Parigi 1840, pp. 1-58; G. Govi, L. letterato e scienziato, Milano ...
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È, nel suo significato tipico, il risultato dei lavori coi quali l'uomo modifica una determinata parte dell'ambiente naturale per renderla atta a offrire ricovero a sé e ai suoi: ed assume quindi forme [...] questa architettura, erano di pietra, a grossi blocchi, con rivestimenti di lastre o con domus subì, dopo Carlo Magno, radicali trasformazioni: ad esempio il peristilio si mutò . I primi esempî si ebbero nei secoli III e IV d. C.: più tardi se ...
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turistificazione s. f. In una città, in una sua parte o in un territorio più ampio, il complesso dei cambiamenti, anche profondi, che intervengono in àmbito urbanistico e architettonico, socio-economico e culturale, in conseguenza del sovraffollamento...