CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] la condotta di Carlo Alberto, massime durante il semiesilio del Carignano a Firenze. Soprattutto per il sospetto che avesse entrambi (ma pur di quanto era di strambo, malato e malvagio nel Tommaseo).
L'amicizia che durò quanto la vita e trasse ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] ruolo considerevole, i cacciatori sono per lo più figura del nemico, pericoloso e malvagio (Mic. 7, 2; Ger. 5, 26), da cui solo Dio può pregevoli, vennero eseguite in una bottega parigina che il re di Francia Carlo V (nato nel 1338; re dal 1364 al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso d’Aquino
Gian Carlo Garfagnini
Tra i più grandi intellettuali del Medioevo la cui influenza è viva ancora oggi, come dimostra una bibliografia in perenne rinnovamento, Tommaso d’Aquino è stato [...] dare la morte a un peccatore può essere un bene, come uccidere un animale: infatti l’uomo malvagio è peggiore di una bestia e nuoce maggiormente, come insegna il Filosofo nel I libro della Politica (I, 12, 1253a32) e nel VII dell’Etica (VI, 7, 1150a7 ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] tre elementi essenziali: la vittima, il responsabile (che può essere un burlone o un malvagio, oppure un pasticcione e un allegre c. come Hallo Janine (1939; Una ragazza indiavolata) di Carl Boese, Die Frau meiner Träume (1944; La donna che ho sognato ...
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Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] attraverso l'idea che un'entità estranea - spirito malvagio -, impossessandosi del corpo o dell'anima di un à nos jours, Paris, Payot, 1989.
Il farmaco nei tempi, 4 voll., Parma-Milano, Astrea-Farmitalia Carlo Erba, 1987-92.
Farmacologia generale e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se la tragedia spagnola cinquecentesca tenta, pur nella costante ricerca di innovazione, [...] spagnolo nel felice periodo in cui saranno sul trono della Spagna un Carlo, e un Filippo e un Ferdinando.
LA PESTE: Se già la propria mano; il principe Balthazar pugnalato da Bellimperia; il duca di Castiglia e il suo malvagio figliuolo, ambidue ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] nessun individuo, almeno tra i non plebei, è naturalmente malvagio; la disavventura si giustifica su un piano di necessità favoriti del cardinale (Carlo Gualtieruzzi, Antonio Bernardi) che negli ultimi tempi sembrano screditare il suo prestigio. Non ...
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Spagna
Raffaele Ruggiero
Walter Ghia
di Raffaele Ruggiero
L’attenzione di M. per le vicende spagnole si muove lungo due filoni principali: l’affermarsi della S. come monarchia nazionale unitaria e [...] anni Venti: i teatri più problematici per l’azione di Carlo V («se egli sta più volentieri in Ispagna che in Fiandra esercizio del comando: per giunta inclini a consegnare il potere agli uomini malvagi, e comunque inadatti alla pratica di quella ...
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MARTELLO, Pier Jacopo
Marco Catucci
MARTELLO (Martelli), Pier Jacopo (Pietro Jacopo, Pieriacopo). – Nacque a Bologna il 28 apr. 1665, da Giovanni Battista, medico e dottore in filosofia, e da Margherita [...] Po, tra il 1717 e il 1721, il M. dedicò una favola teatrale esopiana, A re malvagio consiglier peggiore. di P.J. M., estr. da Battaglia bizantina, Bologna 1887; A. Restori, IlCarlo Magno poema inedito di P.J. M.…, Cremona 1891; I. Carini, L’Arcadia ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] tutto il ventennio successivo a Montaperti, segnato dall'ambigua politica del vescovo. Questi, morto Carlo d' la condanna dell'eresia; il compiacimento per aver abbandonato il "secol malvagio" (XLIV, v. 2, ed. Egidi, p. 116) e il "mondano piacer" ( ...
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brumale
agg. [dal lat. brumalis, der. di bruma: v. bruma1], letter. – Invernale, nebbioso: or per fuggire Il tempo ardente, or il brumal malvagio (Ariosto); E lo aspettava la brumal Novara (Carducci, con riferimento a Carlo Alberto).
scaltrimento
scaltriménto s. m. [der. di scaltrire]. – 1. Il fatto di scaltrire, di scaltrirsi. 2. ant. e letter. Scaltrezza; azione scaltra, atto astuto: Poi finse insino a Carlo dover ire, Con certi s. suoi malvagi (Pulci); potrebbe essere...