. Nome convenzionale dato a un'opera latina in quattro libri, pubblicata per la prima volta, come Opus illustrissimi Caroli Magni... contra synodum quae in partibus Graeciae pro adorandis imaginibus stolide [...] , in realtà combatté il culto delle immagini e gl'imperatori bizantini, Costantino VI e la madre Irene. Nei Libri carolini, CarloMagno si esprime in prima persona; tuttavia egli non ne è l'autore. Si è pensato generalmente ad Alcuino; le citazioni ...
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Figlio di Desiderio, ultimo re dei Longobardi, e della regina Ansa, fu ancor giovane associato dal padre al trono nell'agosto 759, certo per assicurargli la successione. La sua opera come re (per quanto [...] , in Italia. Anche morto Copronimo nel 775, a Roma si temeva di A. e, nel 775, papa Adriano I denunciava a CarloMagno una congiura dei duchi di Spoleto, Benevento, Chiusi e Friuli con l'esule principe che avrebbe dovuto venire in Italia con milizie ...
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. Due duchi longobardi di Benevento. Il primo, inviato nel ducato verso il 591 dal re Agilulfo, fu il secondo tra i quindici duchi beneventani. E nel suo lungo governo, di cinquant'anni, secondo i più, [...] sua signoria, da non ricevere alcuna scossa dalla catastrofe di re Desiderio e dal passaggio del regno longobardo sotto CarloMagno. Anzi, poiché il dominio della sua gente si fu ridotto al solo ducato beneventano, Arechi si atteggiò a rappresentante ...
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Violoncellista e compositore, nato a Roma il 3 settembre 1704, morto ivi il 5 marzo 1778. Fu probabilmente allievo di G. A. Haim. Appartenne per qualche tempo all'orchestra della chiesa di S. Luigi dei [...] a Roma, teatro Capranica, nel 1727), una Cantata pel Natale su versi del Metastasio (Roma 1728), la festa teatrale CarloMagno su libretto del card. Ottoboni (ivi 1728), la favola drammatica Rosmene (ivi, teatro Pace, 1729), la Flora (ivi, teatro ...
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Scultore, nato a Pescia il 1685, morto, probabilmente a Roma, dopo il 1740. Iniziato da G. B. Foggini, operò in Roma nella prima metà del '700 sotto l'influenza del Bracci e del Della Valle con una leziosità [...] di Maria, nella basilica di Superga una Natività di Maria e una Deposizione. In Roma scolpì per S. Pietro la statua di CarloMagno e due acquasantiere (1725) e la statua di S. Elia (1727); i busti dei cardinali Dadda e Omodei nella sacrestia di S ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] del Gran San Bernardo.
I passaggi più famosi attraverso le Alpi occidentali sono quelli di Pipino il Breve nel 754 e di CarloMagno nel 773 per il Moncenisio; pure il Cenisio attraversò Enrico IV nel 1076 andando a Canossa; e così, quasi un secolo ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , Colonia 1894; G. Brunengo, Le origini della sovranità temporale dei papi, 3ª ed., Prato 1889; id., Il patriziato romano di CarloMagno, Prato 1893; L. Duchesne, Les premiers temps de l'État pontifical, 754-1073, 2ª ed., Parigi 1904; A. Crivellucci ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] Bamberga, sec. XI). Anche l'arte del ricamo perdurò fino al sec. XIII e al XIV: lo provano la dalmatica di CarloMagno (sacrestia di San Pietro a Roma, sec. XIV), la bella stoffa liturgica di Castell'Arquato (principio del secolo XIV), e soprattutto ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] verso il centro della Francia, vincendoli a Poitiers (114 èg., 732); come più tardi (ciò avvenne già sotto la dinastia ‛abbāside) CarloMagno, in una serie di campagne, annesse al regno franco la regione a nord dell'Ebro, e come gli Arabi di Spagna ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] di tela o di pergamena (v. barbarica, arte). Il monaco di San Gallo così descrive nel De gestis Karoli il costume di guerra di CarloMagno: "La testa coperta con l'elmo di ferro, le mani guarnite di guanti di ferro, il petto e le spalle difesi da una ...
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magno
agg. [dal lat. magnus «grande»]. – Sinon. ant. e letter. di grande: Mi fuor mostrati li spiriti magni (Dante); case de le quai mai le più magne Non vide il paladin prima né poi (Ariosto). È ancora vivo in locuz. partic.: aula m., v....
albertino
agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Alberto. 1. Scuola a. di Colonia, il gruppo dei seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), formatosi alla sua scuola, e caratterizzato dal prevalere di motivi platonici...