Le ➔ parentesi, tonde ‹( )› o quadre ‹[ ]›, isolano un’informazione che si pone su un piano di discorso diverso rispetto al resto del contesto. Le loro funzioni sono in buona misura coincidenti con quelle [...] quantità d’informazioni e d’interessi. (È questo il caso − che non riguarda la cultura italiana nel suo complesso riporta, viola le aspettative del lettore o sul piano formale (grammaticale), come accade con testi scritti in un italiano incerto o in ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] plur. > it. un murales, i murales; un vigilantes. In qualche caso è la forma al singolare ad essere adoperata anche come plurale invariabile: ingl. (i) Grammaticalizzazione: la formazione di lessemi grammaticali a partire da morfemi lessicali è il ...
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Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] umane: gatt-o ~ gatt-a; leon-e ~ leon-ess-a;
(b) nel caso dei nomi con referente non-animato, con riferimento a campi semantici diversi: per es., , vi esorto alla storia! A proposito del genere grammaticale ‘oscillante’ di ‘amalgama, acme, asma, e- ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] in Antonelli 2008: 197 nota).
La successiva codificazione grammaticale, al contrario, ha riconosciuto al punto esclamativo, per le vie del mondo!)
(Tommaso Landolfi, “La prova”, in A caso, Milano, Rizzoli, 1975, p. 199)
In virtù dell’espressività e ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] il secondo termine può comparire con la stessa funzione grammaticale del primo e collocarsi in una frase isomorfa alla pronome clitico ne (➔ pronomi di ripresa); anche in questo caso può esserci una negazione espletiva:
(22) Giulio ha vinto ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] vocabolo non deve essere inteso in senso proprio bensì come categoria grammaticale:
(6) L’aggettivo «breve» è breve; l’aggettivo ) e talvolta anche con la lineetta, in particolare nel caso delle citazioni interne (cfr. Serianni 1988: 77). Corsivo ...
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L’espressione parola macedonia, introdotto nella linguistica italiana da Bruno Migliorini (1949: 89), denota formazioni che risultano da «una o più parole maciullate», le quali «sono state messe insieme [...] regolarità strutturali che si ritrovano nella normale (appunto grammaticale) combinazione di morfemi.
Per questi casi si parla l’impiego di amalgama (e port-manteau) per indicare il caso di un morfema che contiene più di un significato morfologico (➔ ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] diretta, la domanda intesa come «la forma grammaticale, o meglio il tipo sintattico, dell’atto linguistico relativo, vol. 1°, p. 351)
Ma può darsi anche il caso, opposto, di frammentazione di sintagmi sintatticamente coesi per mezzo dell’ ...
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Il termine graffiti si riferisce tanto a immagini quanto a parole, dato che fa riferimento piuttosto alla tecnica che sta alla base della realizzazione del risultato (si ‘graffia’ la parete o la pietra [...] , per il latino, il caso di Pompei, i graffiti sono preziosi testimoni di fatti linguistici propri del parlato (compresa la pronuncia), di elementi tipicamente locali, di scostamenti dalla norma grammaticale o dalle prassi grafiche accreditate ...
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Nella riflessione tipologica il termine ergativo è tradizionalmente impiegato per designare un caso (di cui alcune lingue dispongono) per marcare il soggetto dei verbi transitivi (indicato solitamente [...] analogamente all’inglese e a molte altre lingue, tale marca di caso non esiste; quindi la lingua non è considerata ergativa. Ciò nonostante da questo punto di vista, diverso comportamento grammaticale. Per es., dissolvere è transitivo e intransitivo, ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...