GESUALDO, Carlo (principe di Venosa, conte di Consa)
Adelmo Damerini
Compositore, nato a Napoli circa il 1560, morto ivi circa il 1614. Ebbe un'ottima educazione musicale a cura probabilmente di Pomponio [...] quattro anni nel suo castello presso Avellino. Fu quello un periodo di meditazione e di maturazione: il dilettante, della scuola musicale napoletana, Napoli 1914; L. Torri, C. Gesualdo, principe di V., in Rivista Musicale Italiana, 1914, 3; C. Gray e ...
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CARACCIOLO, Giovanni (Sergianni)
Franca Petrucci
Nato a Napoli da Troiano e Maria Caldora nella prima metà del sec. XV, successe ancor giovane (1449) al padre, da cui ereditò il ducato di Melfi. Nel [...] dicembre fece mettere dal fratello Giacomo a disposizione dell'Angiò, che aveva riunito in Puglia le sue forze con quelle di Giacomo Piccinino, il munito castellodiGesualdo (Avellino). Il C. cominciò inoltre non soltanto a difendersi dalle puntate ...
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CARLINO, Giovanni Giacomo
Alfredo Cioni
Non è stata, sino ad oggi, rinvenuta alcuna carta d'archivio che abbia lasciato qualche testimonianza sulla sua vita privata; se ne ignorano di conseguenza l'origine, [...] ).
Nel 1611 il C. si trasferì temporaneamente nel castellodiGesualdo, chiamatovi da Carlo Gesualdo principe di Venosa, appassionato musicologo, per stamparvi partiture di due libri di Madrigali a cinque voci composti dal celebre madrigalista; ne ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] e si sottomette al pontefice con la donazione del castellodi Sutri.
749-756: il successore Astolfo riprende l’offensiva due romanzi maggiori, I Malavoglia e Mastro don Gesualdo. Alla narrazione di argomento siciliano lo ha incoraggiato l’amico L. ...
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Venosa Comune della prov. di Potenza (169,3 km2 con 12.143 ab. nel 2008, detti Venosini). È importante mercato agricolo. Industrie alimentari.
Venusia, al confine tra l’Apulia e la Lucania, fu occupata [...] da Cordova, dagli eredi del quale pervenne ai Gesualdo conti di Conza, passando in seguito ai Ludovisio. Ritornata nel un ambiente termale), la tomba detta di M. Claudio Marcello, le cisterne sottostanti il castello e l’area archeologica presso la ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] tra la Saale e l'Oder furono assoggettati; la costruzione del castellodi Meissen (928) sull'Elba aperse la via alla sottomissione dei Questo allievo di Giovanni Gabrieli compone madrigali italiani nello stile di Monteverdi e diGesualdo da Venosa ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] creatore nel rifatto castellodi Sant'Elmo di un nuovo tipo di fortezza, senza torrioni di Gian Domenico Iovine (o del Giovane) da Nola, di Scipione Stella, di Gian Domenico Montella, di Donato Antonio Spano, di Carlo Gesualdo principe di Venosa e di ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] animano infatti il poema di C. de Rore, di Luca Marenzio e dell'amico di T. Tasso: Gesualdo da Venosa, mentre nel Rinuccini tradotto e adattato dall'Opitz, s'era rappresentata al castellodi Hartenfels (Torgau) nel 1627.
Se si guardi, pur rapidamente ...
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Nome, estensione e vicende. - Le origini del nome Campania si confondono probabilmente con quelle del nome della città di Capua, e vanno ricercate nella conformazione piana (campo) della massima parte [...] , al gesso di Ariano di Puglia, alla pietra rossa e gialla diGesualdo, alla pietra compatta di tutti i massicci degli amboni del duomo di Salerno alle sculture del castellodi Federico II a Capua e alle opere di Niccolò di Bartolomeo da Foggia a ...
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ROMANZO
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
F. G.
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Emerico VARADY
Oriente. - Se la differenziazione del romanzo dalla novella va cercata in una diversità quantitativa, cioè in una maggiore lunghezza [...] Promessi Sposi, vennero in luce Il Castellodi Trezzo di G. B. Bazzoni e la Sibilla Odaleta di Carlo Varese, a cui seguirono, dei "Vinti" con due capolavori: I Malavoglia e Mastro-Don Gesualdo; militò, accanto al Verga, il Capuana (Giacinta), e le ...
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