BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] di ottenere la direzione dell'Istituto agronomico diVersailles; riuscì invece, assai più tardi, ad ottenere la direzione del Museo di storia naturale di Parigi, grazie all'appoggio di prima delle guerred'indipen., Città diCastello 1922; R. Cessi, ...
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GONDI, Alberto
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 4 nov. 1522, secondo figlio di Guidobaldo (detto Antonio) e di Marie-Catherine de Pierrevive.
Il padre proveniva da una famiglia di mercanti fiorentini [...] Îles-d'Or, in Provenza, e numerosissime proprietà in Île-de-France, tra cui i castellidi Bailly, Marly, Noisy e Versailles. Né gli mancava il successo mondano, soprattutto grazie all'azione della moglie.
Oltre a conoscere il latino e il greco, e a ...
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SAVOIA SOISSONS, Eugenio di
Paola Bianchi
SAVOIA SOISSONS, Eugenio di. – Nacque, quintogenito, a Parigi il 18 ottobre 1663 da Eugenio Maurizio di Savoia Soissons (v. la voce in questo Dizionario) e [...] Belvedere, ma anche le sue residenze di campagna: il castellodi Ráckeve, nell’isola di Csepel, sul Danubio (1700), la esempio del Trianon diVersailles. Nel 1717 – l’anno della vittoria a Belgrado e dell’apertura a Vienna di un’accademia, destinata ...
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ALBERONI, Giulio
Romolo Quazza
Nacque il 21 maggio 1664 a Piacenza, primo di sei figli, da Giovanni Maria e da Laura Ferrari, di umile condizione. Morto il padre il 16 giugno 1676, divenne sacrestano [...] di profonda devozione quando gli furono imputate la sconfitta di Oudenarde (15 luglio 1708) e la perdita di Lilla. Ritiratosi il Vendòme nel suo castellodidiVersailles rimasti estranei alla congiura ordita contro di lui dal duca di Borgogna ...
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MARIA GIOVANNA BATTISTA di Savoia Nemours, duchessa di Savoia
Andrea Merlotti
MARIA GIOVANNA BATTISTA di Savoia Nemours, duchessa di Savoia. – Nata a Parigi l’11 apr. 1644, M. era la figlia primogenita [...] provvedimenti ci fu l’allontanamento del conte di Masino da corte.
Vittorio Amedeo II concesse a M. di mantenere la propria corte, lasciandole come residenza il castellodi Torino (che da lei prese il nome di palazzo Madama). Egli, però, le ridusse l ...
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DE MATTEIS, Paolo
Paola Santucci
Figlio di Decio e di Lucrezia Orico, nacque nella piana del Cilento (secondo G. De Crescenzo, Diz. stor. biogr. d. ill. salernitani, Salerno 19373 p. 155: Piano di Orria, [...] lavori eseguiti per la chiesa di Val-de-Grâce e per Versailles. A Parigi il D. di Eugenio di Savoia alla battaglia di Zenta (Bernard Castle, Bowes Museum, Inghilterra), di cui una seconda versione autografa è nel castellodi Opocno; per il castellodi ...
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CASTELLAMONTE, Amedeo di
Luciano Tamburini
Figlio del conte Carlo e d'Ippolita Maria Fiocchetto, nato a Castellamonte (Torino) nel 1618, si addottorò in legge. Sulle orme paterne si dedicò all'architettura; [...] Pure del '55, o di poco anteriore, è il progetto per la cappella del castellodi Chambéry (già sede della di partizioni. È l'esempio diVersailles a suggerire il modello non solo di un nucleo a sé stante (quasi città satellite), ma di un nuovo tipo di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni del Seicento si assiste a un progressivo superamento dell’illusionismo [...] Ma è nella reggia diVersailles che la variante francese della decorazione barocca si precisa nelle forme di un ornato scultoreo all’opera di Johann Michael Rottmayr che, dopo l’esordio a fianco di Fischer von Erlach nel castellodi Vranov in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il linguaggio della scultura barocca, creato a Roma dal genio di Bernini, si afferma [...] malamente ricomposti nella cappella del castellodi Chantilly, raggiunge un eloquio nobile e sontuoso, classico e moderno al tempo stesso, che è la premessa immediata ai modi di Girardon e della decorazione diVersailles.
Anche le arti, nei lunghi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In polemica col barocco, lo stile rocaille adotta un tono meno aulico e fastoso. [...] appartamenti privati. Durante il lungo regno di Luigi XV, nella reggia diVersailles si provvede soltanto a ridistribuire lo . Per decorare l’interno del castellodi Sansouci a Potsdam, per esempio, Federico II di Prussia chiama dalla Francia uno dei ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...