CAVALCABÒ, Andreasio (Andrea de Cavalcabobus)
Giancarlo Andenna
Nacque prima del 1350 da Guberto, marchese di Viadana, e da Ricadona Sommi, figlia del milite cremonese Maffeo Sommi. Il C. era dunque [...] del C. Siena divenne il centro di tutta la politica viscontea in Toscana. Egli a metà aprile era di nuovo a Perugia Visconti e al ritorno, il 25 luglio, si fermarono nel castello della Maccastorna, che Carlo aveva regalato al Fondulo. Nella notte ...
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MALETTA, Alberico
Maria Nadia Covini
Nacque attorno al 1410 da Cristoforo, insigne giurista, consigliere ducale e conte palatino, di famiglia originaria di Mortara, probabile luogo di nascita del Maletta. [...] con riserva perché contese da altri. Il M. deteneva il castello e varie terre a Campalestro, possedeva beni a Pavia e ., p. 607 n.; E. Roveda, Le istituzioni e la società in età visconteo-sforzesca, in Storia di Pavia, III, 1, Milano 1992, pp. 82, 92 ...
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CASSOLI (Cassola, de Cassolis, de Casolis, de Caxolis, Cazola, Philippus de Regio, Filippo di Reggio), Filippo
Angela Dillon Bussi
Di nobile famiglia, figlio di Giacomo (Iacopo), nacque a Reggio Emilia [...] circostanze, come per esempio in occasione della donazione del castello di Vigano a Iacopo dal Verme (31 ott. Dei gradi accadem. conferiti nello Studio generale di Pavia sotto il dominio visconteo, ibid., XVII (1890), p. 524; G. Romano, N. Spinelli ...
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BARATTIERI, Bartolomeo (Bartholomeus de Baratheriis, Baraterius)
Roberto Abbondanza
Nacque quasi certamente alla fine del '300 da famiglia piacentina in cui s'erano già avuti giuristi di un certo nome. [...] Visconti e che era stato collocato nella biblioteca del castello ducale di Pavía, seguì la sorte della biblioteca , Dei gradi accademici conferiti nello "Studium generale" di Pavia sotto il dominio visconteo, ibid., s. 2, XVII (1890), p. 5 56; K. ...
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MORONE, Bartolomeo
Nadia Covini
– Nacque a Milano il 27 settembre 1392 da Giovanni, procuratore di cause, e da Giovannina Pietrasanta.
Il suo avvio agli studi legali ebbe luogo in un periodo tormentato [...] è sintomo della continuità tra la nuova esperienza politica e le precedenti istituzioni viscontee. È vero che la Repubblica esordì con alcuni moti, come l’abbattimento del castello di Porta Giovia e la distruzione dei libri fiscali, ma ciò attesta ...
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MAINO (Majno, Mayno), Giasone del
Flavio Santi
Nacque nel 1435 a Pesaro o Milano, probabilmente figlio illegittimo del consigliere ducale Andrea, o Andreotto, e di una tale Annetta.
Dall'esame delle [...] Tommaso del Maino, figlio del fratello Ambrogio, cui lasciava il castello di Rottofreno, il feudo di Bassignana e la casa di rapporto anche con la frequentazione della famosa biblioteca visconteo-sforzesca, è lo schedario inedito contenuto nel ms ...
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PIACENTINI, Bartolomeo
Francesco Bianchi
PIACENTINI, Bartolomeo. – Nacque a Parma nel primo Trecento (verosimilmente tra il secondo e il terzo decennio del secolo), da Rolando, che ebbe altri due figli: [...] divenne vicario del conte di Virtù durante l’assalto visconteo ai domini carraresi.
Anche in quest’ultima fase della /1, a cura di A. Medin - G. Tolomei, Città di Castello-Bologna 1909-1931, pp. 107 s., 343; Chartularium Studii Bononiensis. Documenti ...
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LAMPUGNANI, Uberto
Francesca M. Vaglienti
Figlio di Oldrado, nacque a Pavia intorno al 1345 e crebbe alla corte dei signori di Milano, presso i quali il padre era stimato magistrato. Laureato in legge [...] . 3, 118, 487; Gli offici del Comune di Milano e del dominio visconteo-sforzesco. 1216-1515, a cura di C. Santoro, Milano 1968, p. 204; G. Sutermeister, Il castello di Legnano, in Memorie della Regia Deputazione lombarda di storia patria. Sezione di ...
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