(sp. Castilla) Regione storica e geografica della Spagna centro-settentrionale; amministrativamente è suddivisa nelle comunità autonome di Castilla y León (➔), Castilla-La Mancha (➔) e Madrid (➔). Estesa [...] sostituì la C. al vecchio centro, León, e nel 1085 la capitale fu trasferita a e moglie di Ferdinando d’Aragona, la quale regnò dal 1474 al 1504, la storia della C. diventa anche storia della Spagna.
Castigliano Moneta d’oro del Regno di Castiglia ...
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(sp. Principado de Asturias) Comunità autonoma della Spagna (10.604 km2, con 1.074.862 ab. nel 2007); capoluogo Oviedo. Occupa una sezione del versante settentrionale dei Monti Cantabrici e si affaccia [...] delle A.: diviso alla sua abdicazione (910) nel Regno di León, di Galizia e delle A., il territorio si riuniva nel 924 con il nome di Regno di León. Nel 1388 Giovanni I re di CastigliaeLeón concesse al figlio Enrico (poi Enrico III) il titolo di ...
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Uomo politico spagnolo (n. Madrid 1953). Presidente del Partido popular, grazie alla svolta marcatamente centrista e alla crisi dei socialisti riuscì a vincere le elezioni politiche del 1996 e del 2000, [...] Eletto deputato in quello stesso anno, e presidente della Regione autonoma di CastigliaeLeón nel 1987, assunse la guida dell premiò la scelta politica liberista di A., assicurando a lui e al suo partito la vittoria nelle elezioni del 2000. La ...
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Domenicano (Torquemada o Valladolid 1420 circa - Ávila 1498), nipote di Juan. Confessore di Ferdinando il Cattolico e di Isabella di Castiglia, dal 1483 incaricato di organizzare il tribunale dell'Inquisizione, [...] fu inquisitore generale di CastigliaeLeón, Aragona, Catalogna e Valencia. Dettò le leggi del tribunale utilizzando le norme dell'Inquisizione medievale (Compilación de las Instruciones de la santa Inquisición). Famoso per la sua implacabilità, ...
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(sp. Andalucía) Vasta regione (87.598 km2 con 8.059.461 ab. nel 2007) della Spagna meridionale, comunità autonoma dal 1983, la seconda per dimensioni territoriali, dopo quella di CastigliaeLéon, e la [...] all’incirca con l’antico regno di Tartesso, colonizzato nell’8° sec. a.C. dai Fenici, poi conquistato dai Focesi (6° sec.) e verso il 500 a.C. dai Cartaginesi. Alla fine del 3° sec. fu assoggettato dai Romani che, con Augusto, lo costituirono in ...
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Città del Portogallo (112.039 ab. nel 2006), capoluogo del distretto omonimo. È sede universitaria e importante polo industriale e agricolo.
È la romana Bracara Augusta, importante anche nei primi secoli [...] la città ai Visigoti vincitori. Conquistata dagli Arabi alla metà dell’8° sec., ripresa da Ferdinando I di CastigliaeLeón nel 1040, fu data in feudo ai marchesi di Portogallo, che la prescelsero a loro residenza. La città decadde con lo spostamento ...
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Afṭasidi Dinastia musulmana di Spagna che regnò a Badajoz dal 1027 al 1094. Sorta dalla dissoluzione del califfato di Cordova, dopo incessanti guerre interne con gli Abbadidi di Siviglia e con il Regno [...] cristiano di CastigliaeLeón fu abbattuta dall’invasione almoravide. Gli A. furono grandi mecenati di poeti e artisti. ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] tranquillità, ma l’Inquisizione (1233) peggiorò poi la loro situazione: sotto Enrico III di CastigliaeLeón (1390-1406) cominciarono persecuzioni, uccisioni e conversioni forzate, e nel 1480 fu istituito a Siviglia uno speciale tribunale contro gli ...
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Segovia Città della Spagna centrale (56.858 ab. nel 2008), nella CastigliaeLeón, capoluogo della provincia omonima. È situata presso le pendici occidentali della Sierra de Guadarrama, a 999 m s.l.m., [...] vi si riunirono le Cortes. Nel 15° sec., durante il periodo di anarchia sotto Enrico IV, re di Castigliae di León, S. fu una delle città dove più si accesero le lotte intestine; nel 1520, fu uno dei centri principali della ribellione dei Comuneros ...
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Figlio (Zamora 1199 - Siviglia 1252) di Alfonso IX re di León, successe al padre nel 1230: nel 1217 aveva ottenuto il trono di Castiglia, succedendo a Enrico I di Castiglia, fratello della madre. Con vittoriosa [...] Esplicò anche una notevole attività nella riorganizzazione e nell'unificazione dei due regni. Progettò la formazione di un unico codice e promosse la definitiva adozione del castigliano come lingua ufficiale e letteraria. Fu canonizzato da Clemente X ...
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alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi Pontaniana); tavole a. o toledane, raccolta...
cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...