SPINOLA, Filippo
Giampiero Brunelli
– Nacque il 17 luglio 1594 a Genova da Ambrogio e da Giovanna Basadonne (Herrero Sánchez, 2009, p. 114 nota 45).
Figlio del comandante generale dell’esercito spagnolo [...] , poi rientrò alla corte del re di Spagna, a Madrid, dove – oltre a ricevere il titolo di commendatore maggiore di Castiglia – divenne membro di diversi consigli della Monarquía, come il Consejo de Estado e la Junta de Armada (nonostante la sua ...
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Poeta e drammaturgo catalano (Barcellona 1894 - ivi 1961). Esordì a vent'anni con Primer llibre de poemes (1914), seguito da El mal caçador (1916); Cançons d'abril i de novembre (1918); Cançons de taverna [...] (1923), Fidelitat (1924) a La corona d'espines (1930), La perla negra (1931), ecc., è stato largamente rappresentato anche in castigliano. Della sua opera sono da ricordare ancora i poemi epici El conte Arnau (1928) e Montserrat (1951), un volume di ...
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MILÁ y FONTANALS, Manuel
Mario Casella
Filologo e letterato catalano, nato il 4 maggio 1818 a Villafranca del Panadés (Barcellona), dove moiì il 16 luglio 1884. Studiò leggi all'università di Cervera [...] sul Manzoni e su Dante. Il romanticismo d'impronta scottiana che venò la sua prima produzione lirica in lingua di Castiglia orientandola verso forme regionali, lo trasse decisamente a cooperare alla rinascita del parlare materno e a spaziare con la ...
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XIRGU, Margarita
Carlo Boselli
Attrice spagnola, nata a Molins de Rey (Barcellona) nel 1888. Recitò dapprina in compagnie di dilettanti, interpretando di preferenza lavori di Echegaray e Dicenta. Non [...] , Zazà, La casa paterna, La signora delle camelie, e dei lavori di A. Guimerá. Nel 1914 si decise ad affrontare il teatro castigliano, trasferendosi a Madrid, dove rinnovò i suoi trionfi in commedie di S. e J. Álvarez Quintero, di J. Benavente, di B ...
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SANCIO III re di Castiglia detto el Deseado
José A. de Luna
Nato circa il 1133, morto il 31 agosto 1158. Fu detto il Desiderato, perché sua madre aveva tardato cinque anni a dar segni di maternità. [...] il re di Navarra Sancio il Saggio che aveva invaso i suoi stati e che fu sconfitto a Valpiedra dal generale castigliano Poncio de Minerva. Anche gli Almohadi furono messi in rotta. Mentre S. si disponeva a conquistare la Navarra, contro la quale ...
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PUJADES, Jeroni
Mario Casella
Giurista e storico catalano, nato a Barcellona il 30 settembre 1568, morto verso la metà del secolo seguente. Si laureò in diritto civile e canonico all'università di Lérida [...] . Le altre due parti, che si protraggono sino al 1602, sono tuttora inedite insieme con gli appunti, in castigliano, per continuarle sino ai tempi ultimi dell'autore. È opera di scarsa critica, nonostante il ricchissimo materiale archivistico su ...
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Scrittore spagnolo (Siviglia 1413 - Segovia 1474 circa); gravitò nell'orbita di Don Álvaro de Luna e alla morte di questo passò al servizio dell'arcivescovo di Toledo Carrillo. È autore di un Decir sobre [...] trovados, censurata dall'Inquisizione che la soppresse dal Cancionero general. È anche autore del più antico rimario castigliano, La Gaya de Segovia o Silva copiosísima de consonantes para alivio de trovadores, conservato manoscritto nella Biblioteca ...
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Nato verso la metà del sec. XIV, morto dopo il 1425, poetò durante quattro regni, iniziando la sua carriera verso il 1370 nei palagi di Enrico II e dando saggi della sua attività poetica sin verso il 1425. [...] de arrugas y el cuerpo de bizmas de socrocio.
Poeta vero non fu, ma un abile verseggiatore, che, in gallego e in castigliano, con vena abbondante e ricca varietà di metri, si valse della sua arte come d'un mezzo di sussistenza, usandola, per conto ...
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PÉREZ de OLIVA, Fernán
Alfredo GIANNINI
Umanista spagnolo, nato a Cordova verso il 1494, morto a Madrid nel 1533. Studiò prima nella città natale, poi a Siviglia fino al 1516, ad Alcalá il seguente [...] Carlo V a precettore del figlio don Filippo, morì di lì a poco.
Il P. de O. scrisse in latino, ma più in castigliano, tanto vivo e profondo ebbe il culto della lingua nazionale, sì che è considerato come uno dei migliori prosatori del suo tempo. Il ...
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Nato a Valladolid il 25 gennaio 1425, da Giovanni II, salì al trono nel 1454. Debole re, incapace assolutamente di dominare la riottosa nobiltà castigliana, esposto al ludibrio pubblico dalle relazioni [...] inizio nel 1455 con l'invasione e il saccheggio della Vega di Granata, e che nel 1457 aveva condotto l'esercito castigliano fin sotto Granata; ma lasciò che l'anarchia dominasse nell'interno del regno. Pretesto ai disordini fu la nascita della famosa ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...