variabile
variàbile [agg. e s.f. Der. del lat. variabilis, da variare "variare"] [ANM] Di una quantità che può assumere valori in un certo insieme numerico, o, più in generale, di un simb. che rappresenta [...] . dinamiche: v. gravità quantistica: III 82 a. ◆ [PRB] Simmetrie delle v. casuali: v. probabilità classica: IV 589 e. ◆ [PRB] Teorema della somma delle v. normali: v. dati, statistica dei: II 89 b. ◆ [FAF] Teorie a v. nascoste: v. causalità: I 536 b. ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] profonda unità del tutto (al di là quindi dell'immaginazione e anche della ragione che coglie discorsivamente il nesso causale del tutto) è proprio della forma più alta di conoscenza, la conoscenza intuitiva: conoscere diviene così ascesa da una ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] l’esistenza di una potenza ordinatrice assoluta e di un fine supremo. Tra questi ultimi due generi di prove, fondate sulla causalità, e cioè a posteriori, hanno avuto particolare fortuna le ‘cinque vie’ di s. Tommaso d’Aquino, che, in base ai ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] 'influenza dei cieli l'anima e la libertà umana, ma altresì per contestare la legittimità di istituire un rapporto preciso di causalità tra i cieli e gli eventi del mondo sublunare con la pretesa di poter prevedere il futuro leggendolo nei cieli. A ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] sono grandi, ma è possibile che maturi, se sono piccole. Ci sono interstizi d'indeterminazione a livello della piccola causalità nei quali un individuo, una volta formatosi, può divenire una sorgente in certa misura autonoma del proprio agire; egli ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] filosofo più popolare dell'Illuminismo, e benché David Hume (1711-1776) abbia poi sfidato il concetto di causalità, fondamentale nella scienza, l'Illuminismo fece sua, perlopiù, l'applicazione spinoziana dello scetticismo, a vantaggio della scienza ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] di metafisica che il positivismo aveva prodotto. Essa aveva il suo punto centrale in un uso indebito della relazione di causalità. Infatti, mentre la scuola classica sostiene la piena responsabilità di chi compie un reato sulla base dell'evidenza del ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] , in opposizione al mondo noumenico kantiano, e ne deriva la necessità del principio trascendente, deducibile secondo il principio di causalità. È quindi la finitezza dell'essere umano a rinviare a un essere divino in sé perfetto e assoluto, causa ...
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L'Ottocento: matematica. Meccanica analitica
Helmut Pulte
Meccanica analitica
La meccanica analitica è una branca della meccanica razionale la quale, dopo i primi passi compiuti nel XVII sec., ebbe [...]
Alcune differenze concettuali
Parlando di 'principî' non intendiamo né premesse filosofiche, come il principio di causalità, né ipotesi di carattere fisico, come l'azione a distanza, ma soltanto proposizioni generali formulate matematicamente ...
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sistema
sistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] : v. gravimetria: III 68 c. ◆ [INF] S. esperto: v. intelligenza artificiale: III 236 a. ◆ [FAF] S. fisico aperto: v. causalità: I 535 f. ◆ [FAF] S. fisico deterministico e indeterministico: v. teoria: VI 131 d. ◆ [ALG] [FAF] S. formale: una teoria ...
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causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla accade nel mondo senza che vi sia una...
causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni c., proposizioni subordinate che indicano...