Nacque ad Arpino il 13 gennaio del 106 a. C. da una famiglia di possidenti. A Roma, dove il padre volle fosse educato, gli furono maestri di oratoria M. Antonio e L. Crasso, di diritto i due Scevola, l'augure [...] era quello della tentata moralizzazione del tribunale, con l'estensione del diritto di giudicare a cavalieri e tribuni gridando il nome di Cicerone e congratulandosi con lui della riconquistata libertà. Egli fu quindi ripreso dalla vita politica, e ...
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Famiglia Borbone si chiamò, dal 1327 in poi, quel ramo della dinastia dei Capetingi che nel 1589 ascese al trono di Francia, mantenendovisi ininterrottamente per due secoli (1589-1792; poi 1814-1830). [...] riformisti in giacobini, bramosi di libertà politica, e in cospiratori. La scoperta delle congiure aprì la serie dei Francesco II. V'intervenne tutto il patriziato mantenutosi borbonico: cavalieri di S. Gennaro, balì di Malta, principi, duchi ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] un direttore (dominus gregis) ch'era d'abitudine un liberto. La scelta dei drammi da rappresentare era generalmente lasciata fanno luce specialmente due vasi: quello dell'Antiquarium di Berlino, con cavalieri su coreuti chini, camuffati con pelle ...
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Città svizzera, una delle più progredite ed attive: certo deve ciò alla sua fortunata posizione geografica che l'ha resa da secoli un centro di scambî e d'interessi internazionali. Essa sorge, infatti, [...] 1332 una rappresentanza permanente nel consiglio, che fu composto di 4 cavalieri, 8 borghesi e 15 artigiani, a cui s'aggiunsero ancora, marzo 1438, rinunciava alle annate, stabiliva la libertàdelle elezioni vescovili ed abbaziali e la limitazione ...
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Comune della provincia di Udine, con 8687 abitanti, di cui 1211 nel capoluogo. È congiunta alla laguna di Grado e al mare dal fiume Natissa, che scorre poco lontano; e, se le sue campagne sono feconde [...] 140 ai cavalieri (complessivamente 500 kmq.), cifre notevoli che sono la testimonianza più eloquente dell'importanza si trasforma; i piccoli centri rustici si governano con particolari libertà sotto i loro decani o merighi, i centri maggiori hanno ...
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PARINI, Giuseppe
Giulio Natali
Nacque a Bosisio, villaggio della Brianza, tra i colli che cingono il "vago Èupili", o lago di Pusiano, il 23 maggio 1729, "di casa popolare". Suo padre, Francesco Maria [...] , in mezzo al tumulto della corrotta vita cittadina, sospirava la pace dei campi, aspirava alla libertà agreste: aspirazione espressa nella . Gaetano Guttierez pubblicò anonimi Il cavalier del dente (1767) e Il cavalier del naso (1768). Il bresciano ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] latino. In capo a cinque anni, posto dal padre in libertà "dopo molto contrasto", attese allo studio "dei latini suoi" per nessuno di tanti re e cavalieri che l'hanno amata, eccettuato Rinaldo per effetto dell'acqua incantata; trova un bellissimo ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] di Rosaura, la Vedova scaltra, circondata dai suoi quattro cavalieri: commedia fatta veramente di riso senza intrusione di elementi , egli aveva acquistato una libertà maggiore; e solo là, venuto meno, col chetarsi della lotta col Chiari, il motivo ...
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È l'appartenenza di una persona allo stato. Nel diritto privato, la cittadinanza non è più condizione indispensabile per il godimento dei diritti, giacché per l'art. 3 del nostro codice civile "lo straniero [...] la città comprende quattro classi sociali: i nobili (o cavalieri), i piccoli proprietarî (o zeugiti), i demiurghi ed i con la libertà, la cittadinanza. Avevano altresì diritto di essere assimilati ai cittadini romani i cittadini delle città legate ...
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Termine generico che denota qualunque locale abitabile di una casa o di un appartamento e più specialmente la stanza destinata al sonno (v. stanza).
Per una facile metonimia camera passò a designare l'assemblea [...] Franca-Contea; il Gran Consiglio di Breisach dichiarò che tutti i cavalieri, i principi e le città imperiali spettassero al langravio di Alsazia, dalla legge, per cui la libertàdell'elettore debba considerarsi minoritaria. Nettamente distinte ...
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livrea
livrèa s. f. [dal fr. livrée, propr. part. pass. femm. di livrer nel senso di «fornire, consegnare» (sottint. robe «abito»), in quanto era regalata dal signore]. – 1. a. In origine, veste con i colori e lo stemma della casa che, dal...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...