MORANZONI, Roberto
Andrea Stefano Malvano
, Roberto Nacque a Bari il 5 ottobre 1880 da genitori di origine veneziana: Giovanni, maestro della banda militare nel corpo d’armata locale, e Amalia Martini.
Ricevette [...] fino al 6 gennaio 1917, dirigendo complessivamente 16 recite di Aida, 14 di Tosca, 13 di Pagliacci, 9 di Madama Butterfly e di Cavalleria rusticana, 8 di Lucia di Lammermoor e della Bohème, 7 dell’Amore dei tre re e del Trovatore, 6 di Otello e della ...
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CALOSSO, Giovanni Timoteo (Rustem bey)
Enrico De Leone
Conosciuto anche come Rustem bey, nome assunto nel periodo in cui fu al servizio dell'Inipero ottomano, nacque a Chivasso (Torino) il 24 genn. 1789 [...] classi più elevate sia con le masse.
Negli anni successivi al 1832 il C. si ridusse a fare soltanto l'istruttore della cavalleria fino a che il 4 luglio 1839, durante la rassegna delle truppe compiuta dal nuovo sultano 'Abd ul-Magīd, figlio di Maḥmūd ...
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GUICCIARDI, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nacque a Modena il 28 ott. 1889. Compì gli studi musicali nella sua città, ed essendo dotato d'una bella e robusta voce di baritono, decise di dedicarsi all'attività [...] si esibì al teatro Verdi di Pisa in Lucia di Lammermoor di G. Donizetti; nella stagione 1919-20 apparve ancora a Pisa nella Cavalleria rusticana di P. Mascagni, nei Pagliacci di R. Leoncavallo e in Un ballo in maschera; quindi nell'Aida di Verdi e ne ...
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Guidi, Guido IV il Vecchio (Guido Guerra)
Renato Piattoli
, A lui D. non accenna mai direttamente nelle sue opere, tranne forse per larvata allusione quando Cacciaguida dice che dai Ravignani discese [...] i Fiorentini del tempo di D. videro tutto ciò che più poteva brillare in fatto di grandigia, di potenza, di ricchezza, di cavalleria. Mito che, a parer nostro, anche D. ebbe presente, perché sia quel Guido che è da identificarsi con Guido Guerra VI ...
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Nerli
Simonetta Saffiotti Bernardi
Antica e nobile famiglia fiorentina ricordata da Cacciaguida, insieme con i Vecchietti, come esempio della semplicità dei suoi tempi, in quanto i suoi membri, pur [...] barone Ugo marchese di Tuscia (Pd XVI 128), dal quale presero, anche lo stemma: " dal marchese Ugo... ebbono l'arme e la cavalleria, imperciocché intorno a lui furono molto grandi " (Villani IV 13). Nel corso del sec. XII i N. s'inurbarono e presero ...
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Nell’antica Roma, denominazione («figlio di padre libero; nobile») dei membri delle famiglie dei patres (appartenenti all’antica classe dominante), i cui capi sedevano nel Senato. Le gentes patrizie sono, [...] è anche l’aspetto militare dell’originaria distinzione tra patriziato e plebe: all’identificazione, generalmente accolta, tra patriziato e cavalleria, da un lato, e plebe e fanteria, dall’altro, si contrappone la teoria che identifica con i p. e ...
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(o oplite) Nell’antica Grecia, il fante pesantemente armato. Gli opliti si differenziavano dai peltasti, armati alla leggera. L’armatura, che comprendeva scudo, corazza di metallo o di cuoio guarnito [...] ° sec. a.C. Dopo la guerra del Peloponneso, che aveva messo in luce i vantaggi dell’impiego della cavalleria e della fanteria leggera, generali, tra cui Ificrate, introdussero l’armamento leggero che diventò predominante. Simile alla tattica oplitica ...
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Unità tattica di fanteria, istituita durante la guerra dei Trent’anni da Gustavo di Svezia, replicata in Francia dal maresciallo H. de Turenne e poi adottata in tutti gli eserciti europei. Alla sua costituzione [...] tipo a seconda della specializzazione e dell’armamento dell’arma base; si hanno così b. corazzate, meccanizzate, cavalleria, alpini, paracadutisti, aeromobili, cui si affiancano altre di tipo logistico. Dipendono da un comando di livello superiore ...
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Nacque il 24 ottobre 1798 a Torino dal marchese Cesare Taparelli d'Azeglio e da Cristina Morozzo di Bianzé, dopo i fratelli Roberto (v.), Prospero poi Luigi nella Compagnia di Gesù (v. taparelli), ed Enrico [...] educazione severa e, nell'acquistata libertà, reagì, vivendo vita un po' disordinata. Tornò a Torino e fu sottotenente di cavalleria nel reggimento Piemonte Reale. Sentì ben presto vocazione alla pittura e insieme ebbe vaghezza d'un respiro più vasto ...
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MILITARE Il servizio del commissariato militare provvede in guerra a fornire: le derrate occorrenti per il vettovagliamento di uomini e quadrupedi dell'esercito mobilitato; gli oggetti di vestiario e di [...] d'armata per ciascun corpo d'armata; un ufficio di commissariato di divisione per ogni divisione di fanteria o di cavalleria.
Servizio di vettovagliamento. - Nei tempi antichi fu questo il solo servizio logistico cui si provvedesse in qualche modo ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., complesso dei combattenti a cavallo:...
spahi
〈spài〉 (o spài) s. m. [adattam. del fr. spahi 〈spaì〉, che è dal turco e pers. sipāhī «soldato, cavaliere»]. – Nome con cui furono dapprima indicati i soldati indigeni che costituivano un corpo permanente di cavalleria scelta, istituito...