BONOMI, Ivanoe
Luigi Cortesi
Nato a Mantova il 18 ott. 1873 da Pietro e da Aglei Parodi, compì gli studi medi nella città natale e si laureò nel 1896 all'università di Bologna in scienze naturali. Nel [...] alle tesi del Turati, che intanto lo aveva chiamato a Milano, nella redazione della Critica sociale.
L . era stato nei nove mesi del ritorno nazi-fascista "più un centro di discussioni, spesso anche accademiche, che un organo di lavoro e di ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] venne affidato al pastore protestante Jean Pierre Vaucher che nel vecchio centro cittadino (a rue de Saint-Léger, 22) aveva un e gli elementi più conservatori (a proposito ad esempio della chiamata a Torino dell'abate F. Aporti nel 1844, o della ...
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Carlo Jean
Armi nucleari
Dopo la fine dell'URSS, nuovi scenari di denuclearizzazione
Russia: ex potenza nucleare?
di Carlo Jean
12 agosto
Il sottomarino a propulsione nucleare russo Kursk, con a bordo [...] crescita e sta soverchiando quella di Mosca in Siberia centro-orientale e nella Province Marittime.
Per tutti questi motivi a fissione che funge da innesco. Queste cariche perciò sono anche chiamate, più propriamente, a fissione-fusione, o f-f. Se ...
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Germania
Stato dell’Europa centrale il cui nome, Germania (ossia «Paese dei germani»), fu dato originariamente dai romani ai territori della provincia Belgica nei quali si erano insediati popoli provenienti [...] della funzione sovrana. A Enrico V infatti non fu chiamato a succedere sul trono dai principi tedeschi il duca di Moravia e Brandeburgo. Si creò così un nucleo territoriale importante, il cui centro però non era la G., ma la Boemia. Nel 1356, la ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] fine di soddisfare un interesse di terzi, generalmente non chiamati né alla colletta dei mezzi né alla designazione degli coincidenza, Max Weber e Hans Kelsen - di costruire il 'centro' della decisione politica. E quel che tale difficoltà riporta in ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] 'economia fu pianificata con strumenti che il B. chiamava di emergenza ed eccezionali, come i consorzi, la che nel 1943 Mussolini faccia preparare un fascicolo a suo carico (notizie in Arch. Centr. d. Stato, cit., in Venti anni..., pp. 115, 225 e 238; ...
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Imperialismo
David K. Fieldhouse
Introduzione
'Imperialismo' è uno dei tanti termini astratti ingannevolmente semplici, che sembrano racchiudere in un'unica espressione un enorme contenuto, ma in effetti [...] degli storici dell'imperialismo tali tecniche sovente sono state chiamate dominio indiretto (indirect rule), che non è lo lo stesso. Possono le grandi potenze, gli Stati del 'centro', che hanno sia una vasta gamma di interessi particolari in queste ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] adesione al partito avveniva in un momento in cui la linea formulata dal centro estero di Parigi appagava in pieno le sue impazienze. In effetti la di base (assemblee, delegati di reparto), "chiamate di democrazia diretta", che non erano riuscite ad ...
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Andrea Riccardi
Africa
«Un'altra Africa
è possibile, un'Africa
riconciliata con sé stessa»
(Aminata Traoré)
Un continente in guerra
di Andrea Riccardi
18 marzo
Si riuniscono per la prima volta, ad Addis [...] di giovani reclute, chiamate kadogo, cioè "bambini-soldati". Il coinvolgimento dell'Angola, paese storicamente nemico di Mobutu, seguito da altri paesi africani tra cui la Namibia e lo Zimbabwe, contribuì a spostare il centro politico di gravità ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] solo di carattere religioso: ora è l'uomo il 'centro di tutte le cose'. E infatti vengono ritratti soprattutto esseri corte, dove si vive con grandissimo lusso. Qui i re chiamano gli aristocratici che vogliono premiare o che intendono tenere sotto ...
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centro
cèntro s. m. [dal lat. centrum, e questo dal gr. κέντρον «aculeo; punta di compasso; centro»]. – 1. In geometria, c. di una circonferenza, il punto equidistante da ogni punto della circonferenza; analogam., c. di una sfera. Più in generale,...
centro di contazione
loc. s.le m. Centro di raccolta e smistamento, nel quale si provvede al conteggio delle monete e delle banconote. ◆ Una massa enorme di denaro è stipata in quelli che Giancarlo Del Bufalo, responsabile del Comitato euro,...