PAGANO, Francesco Mario
Dario Ippolito
PAGANO, Francesco Mario. – Nacque a Brienza (in Lucania) l’8 dicembre 1748, primogenito di Tommaso e di Maria Anna Pastore.
Poco più che fanciullo si trasferì [...] pervade altresì la riflessione penalistica di Pagano, influenzata dalle opere di Christian Thomasius, Montesquieu e CesareBeccaria, e saldamente ancorata al paradigma normativo del giusnaturalismo illuministico. Innalzato l’uomo a soggetto titolare ...
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VENTURI, Franco
Adriano Viarengo
– Nacque a Roma il 16 maggio 1914, da Lionello (v. la voce in questo Dizionario) e da Ada Scaccioni.
A Torino, dove il padre assunse la cattedra universitaria di storia [...] base dello sguardo europeo verso l’Italia analizzato prima nel disegno dell’immensa fortuna del Dei delitti e delle pene di CesareBeccaria (1965) e poi nel poderoso saggio, L’Italia fuori d’Italia (1973), per il terzo volume della Storia d’Italia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] sul piano sia del pensiero politico sia del diritto e delle relative questioni procedurali fu, comunque, l’opuscolo di CesareBeccaria Dei delitti e delle pene (1764), che questo successo meritava ampiamente per la profondità delle sue vedute, fatte ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] soprintendenti al sommario delle leggi presentano al senato un piano, in realtà steso da Vincenzo Ricci, che recepisce molti principi di CesareBeccaria e propone di abolire, tranne che per i ladri e i nobili, il carcere come mezzo di pena e di ...
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La politica e la giustizia
Michele Simonetto
Il diritto e la giustizia di Venezia: mito e realtà
Le distorsioni stereotipe non mancheranno certo durante tutto il XVIII secolo. Il canonico Freschot, [...] -555.
103. «Quanto la pena sarà più pronta e più vicina al delitto commesso ella sarà tanto più giusta e tanto più utile», CesareBeccaria, Dei delitti e delle pene, § XIX; cf. l’ediz. a cura di Franco Venturi, Torino 1978, p. 47.
104. Da vedersi in ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] . Il capitolo XII del Dei delitti e delle pene era dedicato al tema Della pubblica tranquillità. In esso CesareBeccaria ricordava che:
«La notte illuminata a pubbliche spese, le guardie distribuite ne’ diversi quartieri della città, i semplici ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] di morte e alla tortura, Manzoni assume un tema illuministico, e si connette, com’è noto, alla tradizione familiare. Il nonno CesareBeccaria è stato, infatti, il celebre autore di Dei delitti e delle pene (1764), e Pietro Verri, a cui Manzoni era ...
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La città dei «piaseri»
Feliciano Benvenuti
L’Europa e Venezia
Concorrono molte ragioni per fare della Venezia del Settecento uno dei punti focali dell’attenzione europea, molte ragioni che subito appaiono, [...] Frusta Letteraria» di Giuseppe Baretti anch’esso polemista di polso e, praticamente, contro tutti, dal Voltaire al Rousseau, da CesareBeccaria a Pietro Verri, da Goldoni all’abate Chiari.
Verso i due terzi del secolo «La Frusta Letteraria» divenne l ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] quel sistema e contro il diritto romano che ne era il fulcro essenziale. Gli scritti dei fratelli Verri, di CesareBeccaria, di Giacomo Ugo Botton di Castellamonte, di Melchiorre Delfico e di non pochi altri testimoniavano l’insofferenza generalmente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] da Firenze a Bernardino da Feltre) e agli autori dell’economia civile del Settecento (Antonio Genovesi, Giacinto Dragonetti, CesareBeccaria, Pietro Verri, Giandomenico Romagnosi).
La costante che ricorre in tutte le loro opere è che le attività di ...
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panumano
agg. Che è di tutta l’umanità, di ogni essere umano. ◆ Occorre superare il concetto di lingua come «territorio» e pensare a quel più largo orizzonte di coscienza che ha portato, attraverso l’italiano (da [Cesare] Beccaria a Primo...