Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] poterne più (di), non sopportare più»:
(10) Ero arrivato in capo al mondo, sull’ultima costa, e ne avevo abbastanza (Cesare Pavese, La luna e i falò)
In italiano contemporaneo è adoperato come intensificatore di aggettivi:
(11) ciò, a nostro parere ...
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Nomi e cognomi
Luca Serianni
La nostra prima carta d’identità
Ogni individuo ha uno o più nomi, secondo i sistemi adottati nel corso del tempo dalla società di cui fa parte. Nomi e cognomi hanno varie [...] e così via). I nomi di tradizione laica appartengono a diversi filoni. Alcuni riprendono nomi dell’antichità romana (Cesare, Fabio). Altri si diffondono per ragioni ideologiche (specie nel passato: Anita, dalla moglie di Garibaldi, Benito, da ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] progressiva conquista dell’italiano, che fino all’età adulta è maneggiato come una lingua straniera; Cavour stesso lo confessava a Cesare Balbo nel 1835 («la langue italienne m’est restée jusqu’à présent tout à fait étrangère») e qualche anno prima ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] è stato definito il romanzo di Melania Mazzucco “Sei come sei” (Einaudi) proposto agli studenti del liceo romano Giulio Cesare, nella denuncia che le associazioni Giuristi per la Vita e Pro Vita Onlus hanno presentato alla Procura della Repubblica ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] asseverativo, uniti all’aggettivo (davvero, veramente, proprio, sul serio, per davvero): «adesso Ginia era davvero felice» (Cesare Pavese); «il Vittoni che, senza essere veramente intelligente, non mancava tuttavia di una grossolana e sarcastica ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] (1983); Gli ''scritti filologici'' di Giorgio Pasquali (1986); L'elegia di Tibullo come meditazione lirica (1986); Cesare secondo Plutarco (1987); Legittimazione del lusso privato da Ennio a Vitruvio (1989); L'intellettuale emarginato nell'antichità ...
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GRÅBERG DI HEMSÖ, Jacob
Carla Pinzauti
Nacque a Gannarve, nell'isola svedese di Gotland, il 7 maggio 1776 da Christian e Magdalena Tofftén. Avviato agli studi dal padre, giudice provinciale dell'isola, [...] nel settembre 1805, per l'inclusione di Genova nell'Impero francese, il G. fu prima precettore delle figlie del marchese Cesare Doria, poi segretario di Giacomo Saluzzo. Con quest'ultimo fece un viaggio di sei mesi attraversando Piemonte, Lombardia e ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] ➔ Salviati nei suoi Avvertimenti (1584: 129) ne loda «la chiarezza, l’efficacia e la brevità», paragonabili a quelle di Cesare o Tacito, ma ne condanna «lo stile e la favella», ben lontana da quella di Giovanni ➔ Boccaccio dato che Machiavelli ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] e diretto, svincolato dal culto reverenziale per gli antichi. Dal francese portò in versi sciolti due tragedie di Voltaire, Il Cesare e Il Maometto, uscite in un unico volume nel 1762, alle quali premise due ragionamenti nei quali rivendicava la ...
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Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] di questi, come illustra l’esempio (7) – proposto in Mortara Garavelli (1971: 287) – tratto da La luna e i falò di Cesare Pavese, in cui va recuperato il predicato pagavano:
(7) – Chi pagava? dicevo. [Ø] I comuni, le famiglie, gli ambiziosi, tutti ...
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Cesare
Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. C.). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato al...
cesio1
cèṡio1 agg. [dal lat. caesius «grigio azzurro, verdastro»], letter. – Azzurro chiaro, celeste, detto per lo più degli occhi: gli occhi tuoi cesii (D’Annunzio); come s. m., il c., il colore cesio.